IL GIURAMENTO E CORRELATO DISCORSO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO A CAMERE RIUNITE

Ho finito di ascoltare poco fa il discorso di Giorgio Napolitano ed onestamente non ho potuto non cogliere a caldo, nelle sue parole, tanta onestà intellettuale, miste a tanta commozione e durezza che, altrettanto onestamente, mi facevano pensare, parola dopo parola, alla sua impossibilità di proseguire.

Fra i diversi passaggi, tutti forti ed eloquenti, mi sono piaciuti quelli che si riferivano anche al movimento cinque stelle con cui Napolitano invitava al cambiamento sì, ma in maniera costruttiva perché altrimenti, quando la piazza si pone contro il parlamento, si precipita nella regressione democratica, ma soprattutto mi è piaciuto quando egli ha detto che gli applausi non inducono ad…auto indulgenza : non ho subito ben capito se egli si riferisse in particolare a qualcuno, ma dopo le parole, a mio avviso di alto lenocinio politico-mercantile, di Silvio Berlusconi che, rivolto a Napolitano, ha detto papale papale : “ questo è il più bel discorso che io abbia sentito in quest’ultimo ventennio”, mi sono tremate le gambe, pensando ai tanti fa e disfa dialettici dell’uomo di Arcore contro il Presidente della Repubblica ed ai suoi futuri progetti (di Berlusconi)…per dribblare la Magistratura, diventando senatore a vita e poi scalzare lo stesso Napoliotano.

Quest’ultimo, fra le altre, ha detto che opererà con immutata imparzialità e, dopo che il parlamento avrà cambiato l’attuale “porcellum”, legge elettorale che, per la sua stupidità, ha determinato frustrazioni a non finire, ha anche aggiunto che non si devono considerare le larghe intese come un orrore…

Io sono d’accordo in questo, ma se il Presidente della Repubblica, vuol essere il garante della costituzione, carta che si richiama in ogni articolo alla parità dei soggetti di fronte alla legge, deve anche indurre il parlamento a votare una legge per l’ineleggibilità di chi ha pendenze con la giustizia… Che farà ?

Mi ha anche fatto specie una sorta di quadrumvirato composto da Alfano-Berlusconi-Schifani Brunetta (seduti l’uno accanto all’altro nell’emiciclo) i quali, quando Napolitano ha evocato l’imparzialità, non hanno mostrato di sorridere…come si è visto nettamente su Rai News24 in diretta, atteggiamento in netto contrasto con il complimento sopra riferito, fatto da Berlusconi a Napolitano.

Sarà dura, perché a mio avviso, la ruggine non renderà fluidi i rapporti, realtà oggettiva che non significa certo “gusto per la polemica intellettuale”, di cui al discorso dell’attuale Capo dello Stato.

Ma, purtroppo, l’Italia, dovrà fare di necessità virtù.

ARNALDO DE PORTI

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