So che ho torto marcio, che non è giusto ricambiare la violenza con la violenza, eppure alle volte mi sembra che ci fosse molta saggezza nella legge del taglione veterotestamentaria. Legge una volta, secondo le Scritture, ammessa da Dio. L’avvocato di Pesaro, Luca Varani, che non è un ignorante ma per l'appunto un avvocato, era talmente disperato per il suo “amore” non corrisposto che se n’è andato tranquillamente a giocare a calcio. Avrà pensato: anziché pensare a morire d’amore, a togliermi la vita, saggiamente vado a giocare a calcio. E intanto, secondo gli investigatori, mentre giocava, un uomo incappucciato da lui saggiamente incaricato gettava dell’acido in faccia all’oggetto del suo grande “amore”, la collega avvocatessa Lucia Annibali. E la poveretta, sfigurata dall’acido, rischia di perdere la vista. Così impara a non amare per forza l’avvocato calciatore. E ringrazi il Padre eterno che il collega avvocato calciatore per bontà d’animo l’ha solo sfigurata, accecata, e non ammazzata. Lucia Annibali già in passato aveva denunciato il collega per molestie e un tentativo di forzare la porta della sua casa. Ecco perché il mio pensiero va a quella legge, pur non volendo, pur sapendo che ho torto marcio. Occhio per occhio per occhio, dente per dente, e acido per acido.
Renato Pierri
P.S. Ovviamente come non detto, se è innocente.