La legge 234 del 24 dicembre 2012 sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, entrata in vigore il 19 gennaio scorso, rappresenta il principale strumento di attuazione della normativa europea, regolando modalità e tempi del recepimento. La legge, inoltre, garantisce l’adempimento degli obblighi e l’esercizio dei poteri derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, coerentemente con gli articoli 11 e 117 della Costituzione Italiana e sulla base dei principi di attribuzione, di sussidiarietà, di proporzionalità, di leale collaborazione, di efficienza, di trasparenza e di partecipazione democratica.
Il nuovo testo, infatti, risponde alla necessità di adeguare la precedente legge del 2005 alle innovazioni e semplificazioni introdotte dal Trattato di Lisbona.
Più partecipazione del Parlamento e delle autonomie locali alla fase ascendente di formazione delle normative e delle politiche europee, maggiore rapidità nella fase discendente di attuazione delle direttive sono le principali novità introdotte dalla legge. Le novità più importanti, infatti, riguardano il rispetto del principio di sussidiarietà nell’attività legislativa e nella formazione delle politiche e gli strumenti di adeguamento agli obblighi sanciti in sede UE, e questo anche per porre rimedio ai lunghi ritardi nel recepimento delle direttive europee e allo spettro delle procedure di infrazione.
Di queste novità e delle altre introdotte dalla legge, se ne parlerà con Lina Panella, ordinario di Diritto internazionale nell’Università di Messina, durante un seminario che si terrà nell’Aula Starace del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari A. Moro martedì 9 aprile con inizio alle ore 8,30.
Dott.ssa M. Irene Paolino
Europe Direct Puglia
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