Riceviamo da alcuni cittadini ed ovviamente segnaliamo ai media le fotografie che documentano in maniera inequivocabile gli sprechi, ma anche lo stato d’abbandono in cui versano edifici pubblici e non.
Si affaccia su una delle baie più suggestive del Salento, anche per storia, quella del leggendario Porto Adriano, ove si ergono anch’essi in completo abbandono i resti del molo romano che penetra le acque del piccolo golfo in cui da tempo immemorabile i cittadini del capoluogo leccese sono soliti a fare il bagno anche per la modesta distanza dal centro cittadino.
Si tratta di uno dei lidi più “antichi” e che in passato erano meglio gestiti perché affidati in amministrazione al corpo dell’Esercito Italiano tant’è che prende il nome proprio da quest’ultimo: il “Lido Esercito”.
Sono almeno due anni che, non si sa se per trascuratezza, assenza di fondi o altro la struttura del Ministero della Difesa a pochi passi dal mare giace nel più completo abbandono e si sta riducendo ad un rudere, per com’è in balìa della salsedine del mare, dei venti e dei vandali.
Anche quest’anno, spiega Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, si manifesta un pugno nell’occhio nei confronti dei cittadini che non possono usufruirne, in particolare i militari del locale distretto e le loro famiglie ma anche per tutti quei turisti che passeggiando sull’arenile o percorrendo il tratto di litoranea alle spalle della struttura balneare, che chiede giustizia ed un immediato intervento da parte del Ministero della Difesa o comunque del Comune di Vernole per sollecitare il ripristino dei luoghi ed assicurarne la possibile fruizione a partire da subito.