Il movimento 5 stelle supporti la mia candidatura alla presidenza della Repubblica

Mi candido alla presidenza della Repubblica.

Sono avvocato e giornalista, incensurato, bravissima persona, perbene, direttore di un giornale on line www.politicaqmentecorretto.com , membro responsabile del progetto cultura dell’ordine degli avvocati di Roma ed un pugno di altre cose ancora.
Ma ho scoperto che il mio curriculum assai bene assortito, non serve per candidarsi a fare il presidente della Repubblica italiana. Infatti, l’art. 84 della nostra Costituzione recita: «Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici.» Allora mi son detto: sono cittadino italiano, ho compiuto cinquanta anni, godo dei diritti civili e politici, praticamente ho tutto quello che serve per candidarmi. Ergo, mi candido. Poi, conseguentemente, è subentrato in me l’io critico, quello che redarguisce e ridimensiona. Ma che mi credevo che così si diventasse presidenti della Repubblica? La mia presunzione, era chiaro, aveva preso il soppravvento. Per essere presidenti della Repubblica, mi dicevo, occorreranno qualità trascendenti, ma che scherziamo? Quelli che rivestono questa carica sono una specie di Papi la cui investitura viene dall’alto, forse dall’altissimo, chi sa. Esperienza, competenza, diplomazia fuori dall’alea umana e al di sopra dell’uomo stesso saranno indispensabili. Insomma l’art. 84 della Costituzione mi è sembrato subito troppo semplicistico e sbrigativo nell’indicare i requisiti per diventare presidente della Repubblica. Francamente mi rendo conto che occorra una buona dose di buon senso ed una solida testa poggiata sulle spalle per presiedere a funzioni di interesse mondiale e non solo nazionale, questo sì. Ma i padri costituenti avranno o no pur vagliato l’opportunità della stesura dell’art. 84 della Costituzione, mica avranno voluto prender in giro la nazione in blocco? Che mai nessun cittadino ultra cinquantenne con i suoi diritti civili e politici in ordine abbia pensato di candidarsi alla presidenza della Repubblica, è un dato certo. E che nessuno abbia mai provato a spiegare perché ciò non sia successo è altrettanto certo. Sappiamo però che è consentito ed allora io mi candido alla presidenza della Repubblica italiana.
La cosa, però, per il semplice fatto di essere inconsueta necessita di supporto di parlamentari semplici e normali come tutti i parlamentari del movimento 5 stelle. Ecco perché chiedo loro di perorare la mia candidatura al Quirinale in qualità di cittadino di questa Nazione.
La proposta è più importante di quanto sembri, anzi, il suo significato e la reazione veemente delle nomenclature sarà assai, ma tanto assai, interessante.

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