IL PROBLEMA DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA NON E’ SOLO RIFORMARE LA LEGGE ELETTORALE MA PORRE FINE ALLA EGEMONIA PARTITOCRATICA

“La partitocrazia ( e questo statene certi non ve lo dira’ nessuno) e’ stata l’ anticamera degli attuali populismi e personalismi politici. Faccio il solito paragone a me tanto caro, con la vecchia legge elettorale dei nostri padri costituenti Berlusconi non sarebbe mai arrivato al seggiolone, perche’ nessun partito memmeno il M.S.I gli avebbe dato fiducia”
Con l’ uniproporzianalismo si potrebbe prendere due piccioni con una fava ( forse tre o…) questo (come ho gia’ avuto modo di scrivere in altre occasioni) consiste nel ritornare al veccio sistema delle circoscizioni e riduzione dei parlamentari a 750, 10 deputati e 5 senatori eletti in ogni circoscrizione. Un unico sistema elettorale uninominale, sottoscrizione e autofinanziamento delle liste, 10 mila ogni liste a livello circocrizionale e non piu’ nazionale e ad ogni tornata elettorale, assegnazione dei seggi in base ai voti ottenuti dai candidati a prescindere della lista. In questo modo sara’ il cittadino a sottoscrivere, finanziare e votare liberamente senza ordini di partito a livello territoriale il proprio rappresentante. L’ uniproporzionalismo prevede anche l’ elezione diretta a suffragio universale con un unico turno il Capo (o capi) del Governo, che nominera’ e revochera’ l’ esecutivo, elabora un programma legislativo rispecchiando il volere del popolo. Adesso vi invito a contare i piccioni…

Carmine Gonnella
Progetto Pie
Londra

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