FOCUS IDV

LAVORO: DI PIETRO, CONFINDUSTRIA VUOLE CAMBIARE ART.18, MA COME? = Roma, 24 gen. – “Ha ragione Confindustria quando afferma che la riforma Fornero va cambiata, purtroppo non spiega come intende farlo”. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, candidato con la lista Rivoluzione civile.

LAVORO: DI PIETRO, CONFINDUSTRIA VUOLE CAMBIARE ART.18, MA COME? (2)= Roma, 24 gen. – “Il presidente di Confindustria ha dichiarato, a suo tempo, che la modifica dell'articolo 18 non era una priorita' per gli industriali e non avrebbe neanche risolto il problema della nostra economia. Le ragioni dei mancati investimenti, infatti, erano, e sono ancora oggi, la burocrazia, la corruzione e la tassazione su lavoro e imprese. Quindi, siamo d'accordo con Confindustria quando afferma che la riforma non e' servita a nulla, in quanto tutti sanno che non ha creato neanche un posto di lavoro in piu', ma pensiamo che debba chiarire in che direzione intende muoversi. Infatti, in questa fase, la questione cruciale e' quella di creare lavoro e non ulteriore precarieta', usando i licenziamenti come strumenti per affrontare la crisi e le ristrutturazioni. Non e' piu' tempo di battaglie ideologiche sui licenziamenti facili – prosegue Di Pietro -. Per questo, Confindustria deve spiegare se il suo approccio e' di tipo ideologico o economico e sociale. Infatti, se si tratta di una questione ideologica e' semplicemente in continuita' con il governo Monti che ha favorito il disastro in cui ci troviamo, accentuando gli ostacoli alle imprese di natura burocratica, di accesso al credito e di corruzione diffusa. Se, invece, si tratta di un approccio di tipo economico, allora vuol dire che Confindustria e' d'accordo con noi sulla necessita' di ristabilire l'articolo18 com'era in origine perche', lo ricordiamo a tutti, con la sua modifica e' stato leso uno dei capisaldi dei diritti dei lavoratori, vale a dire la possibilita' di essere reintegrati qualora ci sia una sentenza che dichiari illegittimo il licenziamento”.

Elezioni/ Di Pietro: Monti usa scorrettamente premiership Il suo è un comportamento scoretto e non liberale Roma, 24 gen. – “Mario Monti continua a sfruttare il suo ruolo di presidente del Consiglio per farsi una facile e scorretta campagna elettorale, e questo non depone a favore né della sua correttezza politica né della sua sincerità quando si professa liberale. E' imbarazzante vederlo usare palcoscenici internazionali come quello del Fmi per gridare, come sul palchetto di un comizio “Vota Mario! Vota Mario!” o, peggio, per spiegare al mondo che senza di lui l'Italia andrà a fondo”. Lo ha affermato in una dichiarazione il leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Monti – ha aggiunto- farebbe bene a ricordare che non è un presidente del Consiglio come gli altri. Non è stato eletto da nessuno. Non dispone di una maggioranza parlamentare. Gli stessi partiti che lo hanno appoggiato attaccano le sue riforme ogni giorno. In queste condizioni, sarebbe il minimo se si limitasse a fare il candidato ed evitasse di usare palazzo Chigi come sede privata del suo comitato elettorale”.

ELEZIONI: DI PIETRO, SOLO IDV DA SEMPRE CONTRARIA A F35 = Roma, 24 gen. – “Ipocriti bugiardi, venditori di fumo questi sono i partiti che hanno appoggiato il governo Monti in questo ultimo anno anche sull'acquisto degli F35. Solo l'Italia dei Valori ha votato sempre contro idea di spendere 1 mliardo di euro l'anno per comprare aerei da combattimento quando non c'e' neanche un minimo di denaro per comprare un piatto di brodo caldo per chi ne aveva bisogno”. E' quanto a dichiarato Antonio di Pietro, leader dell'Italia dei Valori.

MPS: DI PIETRO, CORRESPONSABILITA' POLITICA DI GOVERNO E PARTITI = Roma, 24 gen. – “Noi di Rivoluzione civile denunciamo la corresponsabilita' politica e istituzionale del governo Monti e dei partiti di destra e di sinistra che hanno dato il loro appoggio allo stanziamento di quei 4 mld che nella finanziaria sono stati assegnati a Monte dei Paschi senza la minima verifica e che ora fanno lacrime coccodrillo mentre noi abbiamo votato contro”. E' quanto dichiara Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori. “Noi -prosegue- sostenevamo che non si sarebbe dovuta mettere l'Imu sulla prima casa invece di dare quei soldi a Mps e quindi buttarli nel cesso. Prima si sono comportati in questo modo e ora fanno i finti addolorati. Mandiamoli a casa”, conclude Di Pietro.

MPS: DI PIETRO, PARTITI CORRESPONSABILI, MANDIAMOLI A CASA – ROMA, 24 GEN – 'Noi di Rivoluzione civile denunciamo la corresponsabilita' politica e istituzionale del governo Monti e dei partiti di destra e sinistra sullo scandalo Mps'. Lo afferma E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, candidato nella lista Rivoluzione civile. 'Perche' – prosegue – nella finanziaria sono stati assegnati 4 miliardi di euro al Monte dei Paschi di Siena senza che nessuno facesse una verifica? Oggi tutti piangono lacrime di coccodrillo, mentre noi abbiamo votato contro questo stanziamento. E mentre l'Italia dei Valori protestava per l'Imu sulla prima casa, la stessa cifra veniva destinata al Monte dei Paschi di Siena e, quindi, gettata via. Oggi questi partiti fanno i figli addolorati ma sono gli stessi che si sono comportati in questo modo: mandiamoli a casa'.

ESODATI. DI PIETRO: DRAMMA IRRISOLTO CAUSATO DA GOVERNO MONTI Roma, 24 gen. – “Quello degli esodati e' un dramma irrisolto provocato dalle politiche sbagliate del governo Monti con il sostegno complice di Pd e Pdl. I cosiddetti professori si sono rivelati incapaci anche di fare i conti e oggi, gli stessi che in Parlamento hanno votato la controriforma del sistema pensionistico, generando migliaia di disperati, si rimpallano le responsabilita'”. Lo afferma il presidente dell'IdV e candidato di Rivoluzione civile, Antonio Di Pietro, sottolineando che “e' l'ennesima presa in giro ai danni dei cittadini onesti a cui l'IdV, si e' opposta, fin da subito, fuori e dentro il Parlamento. Il voto alla Lista Ingroia Rivoluzione Civile e' l'unico modo per impedire che un nuovo governo Monti-Pd prosegua nelle politiche lacrime e sangue che hanno bastonato i lavoratori e le imprese”

Mps: Borghesi, no intreccio con partiti? Fassina nega realta' = Roma, 24 gen – 'L'onorevole Fassina sa meglio di me che la vera piaga del sistema bancario sono le fondazioni attraverso cui la politica esercita il suo potere, controllando i cda, che sono espressione ed emanazione diretta dei partiti. Scaricare tutte le responsabilita' sul management della banca quando sono chiari a tutti i legami tra i partiti e il Mps, compreso il Pd, che nascono nella notte dei tempi, significa negare la realta' dei fatti'. Lo afferma Antonio Borghesi, presidente dei deputati di Idv e candidato nella lista di Rivoluzione civile commentando quanto detto dal responsabile economico del Pd per il quale la 'politica non c'entra' e chi 'strumentalizza e' uno sciacallo'. 'Quando il Parlamento voto' la ricapitalizzazione del Mps, con ben 3,9 miliardi di euro, fummo i soli ad opporci in Parlamento. Nel piano di ristrutturazione del Mps, infatti, non si intravedeva nessun accenno a un progetto di rilancio industriale, ma solamente una generalizzata crescita delle commissioni per i servizi e i conti correnti. Inoltre, conteneva una riduzione del personale di 4.600 unita' e l'esternalizzazione di 2.360 lavoratori del back office. Insomma, come al solito, con il governo dei banchieri, sostenuto anche dal Pd, si e' trasferito sul personale e sui clienti le conseguenze di una fallimentare gestione', spiega Borghesi. 'Noi provammo a chiedere a Monti chiarezza sulla vicenda derivati ma il governo fece orecchie da mercante. Con un apposito ordine del giorno, infatti, chiedemmo al governo Monti di informare il Parlamento a quanto ammontavano i derivati in possesso del Monte dei Paschi. Ebbene, quella nostra richiesta, non solo non fu accolta dal governo, ma tutto il Parlamento, compreso il Pd, voto' contro il nostro ordine del giorno', conclude Borghesi.

USA: BORGHESI (RC), CON BERLUSCONI CREDIBILITA' ITALIA A ZERO – Roma, 24 gen – “Berlusconi dice che Obama abbronzato fu un complimento perché colore fa salute? E' l'ennesima riprova, semmai ce ne fosse bisogno, che l'Italia, con lui di nuovo al comando, tornerebbe ai livelli più bassi nei rapporti internazionali e la nostra credibilità precipiterebbe a zero. Tornerebbe la politica della macchietta. Per carità, abbiamo già dato” così Antonio Borghesi, presidente dei deputati Idv e candidato nelle liste di Rivoluzione civile, commenta la frase di Silvio Berlusconi sul presidente Barack Obama.

FISCO: CARLINO(RC), MONTI-BERLUSCONI TARTASSANO CITTADINI – ROMA, 24 GEN – 'Il nostro plauso alla Guardia di Finanza che ha stanato ben 8.600 evasori totali. In piena crisi economica, scoprire che 39 miliardi sono stati occultati non e' proprio questione di lana caprina. La colpa e' tutta dei governi Berlusconi e Monti che, anziche' colpire i truffatori del fisco, hanno fatto cassa solo sulla pelle delle povera gente': cosi' Giuliana Carlino, candidata per il Senato in Lombardia nella lista di Antonio Ingroia. 'Il Paese – aggiunge – e' ora diviso in due: da una parte i tartassati, costretti a pagare anche l'Imu sulla prima casa, e dall'altra parte gli evasori totali. Quelli che per alcuni sono 'i furbi', per il Movimento per la Rivoluzione Civile sono semplicemente dei ladri'.

ILVA: ZAZZERA (IDV), UNICA SOLUZIONE E' CONFISCA BENI DEI RIVA – Taranto, 24 gen – “Come è giusto che sia la Procura di Taranto ha detto 'no' ai compromessi chiesti da chi, in modo improvvido, ha chiesto il dissequestr o dei prodotti finiti per pagare gli stipendi e bonificare l'azienda”. E' quanto scrive, in una nota, Pierfelice Zazzera, deputato pugliese dell'Idv e candidato nella lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. “Non può esserci alcun lodo ma solo il rispetto della legalità. Il dissequestro del corpo del reato, infatti, è incostituzion ale anche se poi rivolto ad altri fini. L'unica strada percorribile per onorare gli stipendi dei lavoratori è dunque quella di confiscare i beni dei Riva. Il governo prenda in mano la guida dell'azienda una volta per tutte” conclude.

LAVORO. ZIPPONI (RC), MONTI HA FALLITO ANCHE SUI FONDAMENTALI DI ECONOMIA Roma, 24 gen. – “Coma si fa ancora a credere alle parole del professor Monti che ha fallito anche sui fondamentali dell'economia del Paese?”. Lo chiede il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori e candidato di Rivoluzione civile, Maurizio Zipponi. “Tutto è partito dallo spread del 2011, sceso solo quando Draghi ha cambiato il comportamento della BCE, mentre il debito ha sfondato il tetto di 2.000 miliardi, la recessione è aumentata e la disoccupazione ha raggiunto livelli record. In un momento di crisi Monti non ha fatto altro che moltiplicare i fattori recessivi. Rimane solo la sua battaglia ideologica contro l'art. 18 e i diritti dei lavoratori, con un aumento spropositato delle tasse sulle piccole e medie imprese e gli artigiani. Non un posto di lavoro in più è stato realizzato, né un euro in più di investimenti. Burocrazia, corruzione, accesso al credito, tagli ai costi della politica erano e sono gli interventi necessari per la ripresa. Di tutto ciò nulla è stato fatto. In questo modo l'Italia è stata collocata fuori dall'Europa dei diritti. È su questo fronte che è indispensabile l'alternativa di governo della lista Ingroia “Rivoluzione Civile”. Vogliamo far prevalere l'economia reale e i diritti delle persone alle speculazioni finanziarie e al disastro combinato dai banchieri”.

LAVORO: RINALDI (IDV), EUROPA CITATA A SPROPOSITO SU RIFORMA – Roma, 24 gen – “L'Europa valuta come prioritario il valore della coesione sociale: non chiede certo l'abolizione dell'articolo 18 ma la semplificazione e deburocratizzazione della selva contrattuale italiana”. A dirlo è il capodelegazione Idv al Parlamento europeo, Niccolò Rinaldi. “Citare a sproposito l'Europa per giustificare tagli e meno tutele sociali – ha aggiunto – non solo è un modo per evitare di assumersi le proprie, pur rispettabili, scelte, ma è soprattutto un pessimo servizio all'idea di Europa unita che noi tutti difendiamo, ma che in questo modo rischia di diventare sempre più invisa ai cittadini”. Secondo Rinaldi, “il governo Monti non ha espresso una riforma del lavoro che era voluta dall'Europa. L'Europa non deve essere letta sempre a senso unico e in particolare sulla riforma del mercato del lavoro cambiare non significa peggiorare”.

VENETO: ZANONI, BONIFICA PORTO MARGHERA SIA NEL RISPETTO DELL' AMBIENTE – Roma, 24 gen – “Il Ministro Clini avvia la semplificazione della bonifica di Porto Marghera? Mi auguro che semplificazione non voglia dire abbattimento dei paletti ambientali e delle norme a tutela dei cittadini e dell'ambiente”. E' il commento di Andrea Zanoni alla firma da parte del Ministro dell'Ambiente dei quattro protocolli attuativi dell'Accordo di programma del 21 gennaio per la bonifica e la riqualificazione ambientale del sito di interesse nazionale di Porto Marghera. “Clini dice che si tratta di un modello destinato a fare scuola già applicato nell'area della laguna di Marano e Grado a Trieste. Al ministro faccio presente che proprio su questi lavori è in corso un'indagine della magistratura che vede indagate 14 persone, tra cui i commissari delegati, dove le accuse parlano di peculato e truffa”. “La fretta di sbloccare questi progetti e incentivare lo sviluppo economico nella zona, non deve andare a danno della tutela ambientale di Porto Marghera, un'area che ha già sofferto abbastanza per lo sfruttamento di affaristi senza scrupoli – aggiunge Zanoni – Mi domando se Clini, in questo slancio innovatore, abbia già considerato dove andranno a finire le migliaia di tonnellate di terre contaminate che risulteranno dalla bonifica e se questo sia in qualche modo connesso con le decine di discariche che stanno nascendo come funghi in vecchie cave in tutto il Veneto”. Zanoni si riferisce a discariche come quelle a Valeggio sul Mincio (VR), Trevignano, Paese e Istrana in provincia di Treviso e Marano Vicentino. “Non a caso Zaia ha detto che i tempi di consegna delle aree bonificate sono proporzionali alla volontà delle imprese di approfittare di queste nuove norme – incalza l'Eurodeputato – Devo quindi dedurre che si tratta di norme fatte apposta affinché alcune lobby economiche ne approfittino per il proprio tornaconto?”. Zanoni conclude facendo presente a Clini, quando dice che si tratta di “un modello destinato a fare scuola già applicato nell'area della laguna di Marano e Grado a Trieste”, che “proprio il giorno dopo la firma dei protocolli di bonifica, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, è stato ascoltato dal Pm Viviana Del Turco nell'ambito dell'inchiesta sull'utilizzo degli oltre cento milioni di euro di finanziamenti erogarti dallo Stato al Commissario delegato per l'emergenza ambientale dell'area che vede iscritti sul registro degli indagati ben 14 persone accusate di peculato e truffa

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