La passione per il calcio ha unito i ragazzi forlivesi e quelli africani, la Cinti commenta
La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti per la Scuola e l' Istruzione: ” Lo sport è anche condivisione, conoscenza dell' altro, disponibilità ad incontrarlo al di là della pura competizione, e questo contatto voluto e mantenuto con i piccoli calciatori del Senegal ben lo ha dimostrato, in modo particolare se ci si impegnerà a portarlo avanti nel tempo. Un gesto tra i più educativi, e che sicuramente resterà impresso nei ricordi di tutti i ragazzi coinvolti nell' iniziativa”
Roma, 21 gennaio 2013 – L' idea è partita dall' associazione sportiva dilettantistica Pianta, fondata nel 1960, e per la precisione da Massimiliano Piolanti, allenatore professionista degli esordienti B nati nel 2001, il quale ha deciso di dar vita ad un ponte della solidarietà che mettesse in contatto bambini e ragazzi forlivesi con i loro coetanei africani del Senegal. A quanto si apprende, tutto è nato l' anno scorso al ritorno da un viaggio in Africa di Piolanti, quando iniziò ad occuparsi della raccolta di materiale sportivo in buone condizioni da inviare, grazie al coinvolgimento dei propri giovani giocatori, ai ragazzi della scuola di calcio di Mbour, “Ecole de football”, appunto in Senegal. In seguito è nata una vera rete di solidarietà che di fatto ha interessato tutto il movimento sportivo della Pianta. Rimasto colpito da quanto visto e conosciuto nelle terre d' Africa visitate, l' allenatore si è soffermato sull' allegria e la spensieratezza di quei bimbi, nonostante manchi loro anche il minimo indispensabile, dal cibo alla luce. Senza contare che si allenano su campetti assolutamente non paragonabili a quelli europei, tant'è che dichiara: ” Capre e sassi in mezzo al terreno, copertoni che fungono da righe di fondo, porte inesistenti, pallone che non lo sembra affatto, bambini senza scarpe e tutto il resto”. Poi aggiunge: ” E' stato uno dei momenti più belli e laceranti della mia vita”, riferendosi alla partita giocata insieme ad un gruppo di loro dopo esser stato invitato ad unirsi dal loro allenatore. Dopo aver ricevuto scarpe e altro materiale utile, Piolanti è venuto a sapere che a Mbour è stata organizzata una grande festa alla presenza di tante persone. Il suo grande sogno, ora, è di far presto ritorno in Africa, a ritrovare quei bambini.
Luana Cinti, esponente dell' Italia Dei Diritti e vice responsabile per la Scuola e l' Istruzione commenta: ” Un gesto piccolo che racchiude un significato ben più ampio di quanto appare, poichè il diretto coinvolgimento dei giovani calciatori italiani, grazie all' esempio portato dal loro allenatore, è servito a testimoniare che l' atteggiamento solidale e la positiva predisposizione nei confronti dell' altro, possono nascere ed essere coltivati senza azioni eclatanti di fatto estranee al nostro mondo, bensì divenire parte integrante del nostro vissuto quotidiano in maniera semplice, regalando a noi stessi, e a chi raccoglie la nostra empatia e solidarietà, qualcosa di grande valore. Lo sport è anche condivisione, conoscenza dell' altro, disponibilità ad incontrarlo al di là della pura competizione, e questo contatto voluto e mantenuto con i piccoli calciatori del Senegal ben lo ha dimostrato, in modo particolare se ci si impegnerà a portarlo avanti nel tempo. Un gesto tra i più educativi, e che sicuramente resterà impresso nei ricordi di tutti i ragazzi coinvolti nell' iniziativa. Il racconto di Piolanti ai componenti della sua squadra, soprattutto in merito ai tanti sorrisi e alla dignità dei giocatori senegalesi di fronte ad un pallone malridotto su di un campo per noi difficile da immaginare, cresciuti in condizioni di vita drammatiche eppure felici, ha certamente insegnato molto e rafforzato il significato profondo dei valori che il gioco e la vita ci dovrebbero trasmettere ogni giorno”.
Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Scuola e Istruzione
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