Vedrete che anche in questa legislatura si parlera’ di brogli, di voti di scambio e di raccolte di plichi. Noi del Progetto P.I.E. avevamo proposto l’ introduzione del voto elettronico( proposta poi ripresa indebitamente dall' allora deputato del I,d.V Antomio Razzi, oggi candidato dal PdL in Abruzzo) questi (il voto telematico) non solo garantirebbe la segretezza ma anche la personalita’ del voto, nonche’ velocita’ ed efficacia. Il poblema come abbiamo piu’ volte enfatizzato, il voto dall’ estero andrebbe gestito da un solo Ente, ergo un solo responsabile. Al momento a gestirlo sono Roma, il Consolato di riferimenro e terzi per la spedizione del plico. I plichi con la busta del voto ritornano ai Consolati, questi li sigillano e li rispediscono a Roma. Al di la’ della confusione che questo sistema potrebbe causare, si corre anche il rischio di “pressapochismo” al momento di anomalie o appunto di brogli/reati. Gia’ l’ anno scorso, avevo proposto che fossero i comuni di riferimento dei cittadini italiani all’ estero a gestire in toto il voto, dall’ aggiornamento del registro AIRE, ad ogni tornata elettorale, alla spedizione del plico e scrutinio.. Questo farebbe risparmiare alcuni milioni al contribuente in Italia, una volta ottenuto il voto paritario, ossia garantire a tutti i cittadini italiani all’ estero di votare via posta o per via telematica ad ogni tornata elettorale, a prescindere dalla durata della residenza, ivi incluso gli studenti ed i lavoratori a tempo determinate, senza rientrare in Madre Patria
Carmine Gonnella
Progetto Pie
Londra