ESCLUSIONE CANDIDATURA COSENTINO E’ STATA UNA SCELTA DOLOROSA

Mi domando, del perche’ escludere dalle liste elettorali un imputato di reati contro le leggi dello Stato, sia per qualcuno che si accinge a rappresentare il potere legislativo e il parlamento, una scelta dolorosa! In uno Stato “cosidetto” democratico , in riferimento alla gestione della Amministrazione Pubblica, tutti i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici [art.cost.28], si dovrebbe applicare non solo la presunzione d’ innocenza ma anche quella di colpevolezza [art.cost. 27] Stiamo parlando di delegati che una volta eletti copriranno incarichi anche istituzionali e dovranno rappresentarci nel mondo. Ecco perche’ in un mio recente mio intervento ribadivo la neccesita’ di una legge che stabilisce il DNA del legislatore ed amministratore, (1) un eta’ minima di 25 anni ed una massima di 65 per essere eletto o nominato a cariche pubbliche. (2) Due mandati consegutivi con un mandato fuori per la ricandidatura.(3) la non candidatura o nomina di coloro indagati o in attesa di giudizio. La questione di base e’ quella di escudere i potenziali delinguenti dalla politica e dall’ amministrazione pubblica, proprio perche' per codesti la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici, ergo a spese dei cittadini.

Carmine Gonnella
Londra

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