Immagino quante risate (segrete risate), si farà Silvio Berlusconi pensando alla dabbenaggine di tanti italiani. Delusi più volte dalle promesse mai mantenute, continuano imperterriti a credere alle panzane (sempre le stesse, con piccole variazioni) che racconta nelle campagne elettorali. Continuano a credere imperterriti che un uomo ricchissimo possa fare gli interessi della gente non ricca, e della gente povera. Continuano a non capire che un uomo ricchissimo dovrebbe andare contro la propria natura, contro la propria mentalità, per fare leggi miranti ad una più equa distribuzione della ricchezza. Per questo immagino che dirà fra sé in questo periodo: “Vuoi vedere che riuscirò anche questa volta a prendermi gioco di questi sempliciotti?”. Ma sono davvero sempliciotti tanti italiani, oppure i mezzi di comunicazione di massa hanno fatto sì che, pur non essendo sciocchi, abbiano perso la capacità di giudizio? L’abitudine alle cose più assurde finisce per renderle non assurde, normali. Non è la prima volta, per fare un esempio, che qualcuno accenna alla possibilità che Berlusconi diventi Presidente della Repubblica. Un’assurdità, solo se si pensa a quello che è successo sulla stampa estera, quando il Cavaliere era presidente del Consiglio, un’assurdità che, se avvenisse, dovrebbe scatenare mezza rivoluzione. Ed invece se ne parla una volta, e poi un’altra volta, e un’altra volta ancora, sino a che la gente si abitua all’idea, e se un giorno il Cavaliere per davvero diventasse Capo dello Stato, nessuno si scandalizzerebbe più di tanto, in Italia ovviamente.
Carmelo Dini