Franco Laratta: Il consultori​o di Siderno lasciato da un mese senza energie elettrica. Sconcertan​te atteggiame​nto dell’ ENEL

Abbandonate centinaia di persone deboli, private di ogni forma di assistenza.

Il consultorio familiare di Siderno, uno dei primi sorti nella regione, è da oltre un mese senza energia elettrica poiché l'ENEL l'ha disattivata per morosità.

Molto probabilmente l’Enel ha fatto una forzatura che ha causato l’interruzione di pubblico servizio, commettendo quindi un reato.

Ma c’è da dire che in data 4 dicembre l'ASP di Reggio ha saldato il debito, ma ciò nonostante l'ENEL si rifiuta di riattivare la luce sostenendo di avere altre pendenze con l'ASP. Ragion per cui si rifiuta di riprendere la fornitura dell’ energia elettrica al consultorio di Siderno.

Un fatto che, se fosse confermato, sarebbe molto grave e che ha dell’ incredibile!

Tutto ciò sta accadendo nel disinteresse delle istituzioni, evidentemente non consapevoli dell’importante servizio che il suddetto consultorio garantisce ogni giorno e da moltissimi anni.

Infatti, il consultorio di Siderno, ora struttura distrettuale, svolge un compito importantissimo sul territorio andando incontro alle fasce meno abbienti nel campo dell'assistenza medica, preventiva, psicologica.

Attualmente l'attività è di fatto sospesa non potendo utilizzare le apparecchiature per mancanza di energia elettrica.

Solo grazie alla professionalità e all'abnegazione degli addetti si fa il possibile, torcia elettrica in mano e borsa dell'acqua calda sulle gambe! Ma tutto ciò non può in alcun modo bastare.

A questo punto facciamo appello all’ Enel affinché riattivi immediatamente la fornitura dell’energia elettrica al consultorio, evitando quindi che i responsabili dello stesso presentino formale denuncia per interruzione di pubblico servizio. E in questo noi li sosterremo apertamente.-

Chiediamo anche all’ Asp di Reggio e alla Regione Calabria di intervenire con immediatezza al fine di consentire la ripresa dell’attività nel consultorio. A farne le spese sono centinaia di persone deboli e sole che da un mese sono state private di importanti forme di assistenza, prevenzione e tutela.

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