TIRARE LE SOMME

Vedere la situazione italiana dall’esterno è tutta un’altra cosa. Sia dall’Europa, che dal Mondo. I milioni di Connazionali all’estero, che pure hanno loro problemi esistenziali nei Paesi ospiti, si chiedono se nel Bel Paese la condizione sia tanto complessa quanto la stampa e la televisione riportano quotidianamente. Apriamo questa nostra presenza con un’affermazione: la realtà nazionale è certamente più variegata di quanto può apparire agli occhi di chi non vive nella Penisola. Preferiamo, di conseguenza, essere chiari per evitare inutili speranze anche nei confronti dei Politici che proveranno ad aprire un’amichevole breccia nell’elettorato; anche in quello d’oltre frontiera. C’è chi vende parole e chi tenta di riportare i fatti. La differenza è rivelatrice, ma è meglio tenerla sempre presente. Da noi, i pronostici, le previsioni, non hanno pregio. Oggi, come per il passato. “Vincere” o “Perdere” le imminenti Elezioni resta una questione di compromesso. I Partiti non si sono mai risparmiati nell’adottare questo sistema. Non vediamo il perché dovrebbero modificare la loro strategia. Le alleanze di ieri, potrebbero, oggi, trovarsi su fronti contrapposti e viceversa. Da noi, la politica, quella che dovrebbe avere la “P” maiuscola, sarà, magari, motivo di studio, ma di difficile realizzazione pratica. Quando c’è da compattare un Potere Legislativo, che dovrà partorire quello Esecutivo, le incognite sull’evoluzione delle grandi manovre restano proprio tutte. Ci penseranno i “media” a dare gli aggiornanti della tenzone. Ovviamente, con ottiche tra loro differenti. Come già abbiamo scritto, non tentiamo d’azzardare delle previsioni. Non n’abbiamo la capacità. Né la nevessaria esperienza. Le strategie politiche sono assai complesse e la tesi “dare” per “avere” resta l’unica che tutti sono in grado d’intendere senza altri approfondimenti. Del resto, la situazione socio/politica nazionale, per quanto c’è dato di recepire, resta una cozzaglia di proposte spesso in antitesi tra loro. Tra incerte alleanze ed apparentamenti formali, lo Stivale si prepara alle elezioni di fine febbraio. La “torta” parlamentare da frazionare è grande come nella precedente Legislatura. Forse, ma lo scriviamo con cautela, potrebbe essere una corsa al potere “tripolare”. Una formula apparentemente nuova, ma ripescata da vecchie rimembranze del secolo scorso. Le novità, al momento, sono poche e preoccupanti. La discesa in politica del Professore ed i nuovi Partiti minori potrebbero essere di stimolo per una sterzata che, anche se non prossima, è prevedibile. Intanto, la Legge di Stabilità 2013 è stata varata prima della “crisi” e la “torchiatura” sarà, in ogni caso, più rigorosa di quella sofferta lo scorso anno. Tra imposte dirette ed indirette, gli italiani perderanno il 45% del loro reddito effettivo. Non scriviamo se sia poco o tanto, solo c’eravamo ripromessi di riportarlo. Finite le “feste”, tutte in formato ridotto, ci aspettano settimane di “passione” che affronteremo nell’incertezza di una società in crisi d’identità e di valori. Tirare le somme sull’evoluzione di questo 2013 è ancor più difficile che per lo scorso anno.

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