NUOVI ORIZZONTI

Dato che è mancata la volontà d’aggiornare la legge elettorale italiana, siamo a proporre ai candidati alle prossime “politiche” nazionali d’adoperarsi, già da ora, per garantire alcuni aspetti fondamentali che interessano i Connazionali all’estero. L’impegno non può che essere nazionale, dato che gli eletti nella Circoscrizione Estero andranno a confluire nei Partiti già in essere in Patria e, di conseguenza, con scarse possibilità d’avere un’effettiva rappresentanza in Parlamento circa i reali problemi che sono propri, quindi tipici, di chi è italiano e vive fuori dai confini nazionali. Sono anni che proponiamo una presa di coscienza in tal senso. Sembra, però, che non sia mai stata rilevata l’opportunità d’agire di conseguenza. Una premessa ci sembra importante per evitare di confondere i “desiderata” a tutti i livelli d’intervento. Intanto, chi vive all’estero non ha un’informazione capillare su quanto succede in Patria. Ovviamente sotto il profilo socio/politico. Se è vero che la legge non ammette ignoranza, è anche lapalissiano che la nostra Comunità nel mondo debba essere messa nelle condizioni d’avere informazioni certe e non per richiesta. Insomma, l’informazione ha da essere automatica e gestita, magari Via Internet, dai Consolati più che dal Ministero degli Affari Esteri. Ci sono, infatti, delle notizie più pertinenti alla nostra umanità migrata, che nei confronti di chi è residente. Quindi, non è una questione di “favoritismo” che chiediamo, ma una differente gestione delle “notizie”. Evidenziando, oltre confine, solo quelle che potrebbero avere un seguito per chi non vive stabilmente nella Penisola. Le rivendicazioni, ed i “bonus” economici, che avevamo ipotizzato nel passato, li torneremo ad illustrare dopo la formazione del nuovo Esecutivo. Del resto, i tempi sono troppo stretti perché gli stessi siano inseriti nei programmi dei partiti che presenteranno le loro candidature. Certo è che non sarà facile dare a ciascuno il suo. L’Emigrazione italiana si è sviluppata a diversi livelli nel mondo. Ne consegue che le esigenze degli italiani d’oltre frontiera restano differenti. Ma quelle a livello nazionale sono comuni. Eccome! Peccato che i politici, di ieri e d’oggi, pur ben sapendolo, hanno preferito ignorare una realtà che è la “croce” di milioni d’italiani nel mondo. La Circoscrizione Estero era, e rimane, un palliativo più utile, certamente, ai “carrozzoni” nazionali che a chi ne ha eletto i Rappresentanti. Gi “Onorevoli”, che vengono da lontano, possono ben poco proprio perché inseriti nei programmi e nei progetti dei soliti partiti dei quali fanno indissolubilmente parte. Quello che appare è che bisognerebbe cambiare strategia di governo e d’intesa parlamentare. Bisognerebbe, ma neppure questa volta sarà fatto. L’inghippo continua a spese degli italiani costretti ad un altro foro alla cinta.

Giorgio Brignola

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