Due notizie e un allegato (bozza di lettera all’Alta Vigilanza)

1)Obbligatorio accettare nei nostri studi il versamento con il bancomat.

Cari Amici,

per accorciare la catena già corta dell’ossessivo controllo fiscale su di noi, come se non bastassero gli studi di settore ed il limite all’uso del contante per i nostri onorari, ora con il secondo decreto su “misure urgenti per la crescita” (dl 179/12-legge 221/12)), le imprese ed i professionisti saranno tenuti dal 1°.1.2014 (tra 361 giorni) ad accettare pagamenti tramite carte di debito, dotandosi – come nelle casse dei supermercati – degli strumenti per operare come un POS (Point of sale).

Per la crescita …?… de che ?

2) Alla Cassa Forense gli avvocati laziali (ma pure …. i romanisti) perderanno un Delegato: io non sarò più candidabile, ma dobbiamo rivoltarci tutti.

Come è noto, a Milano ed ancor più a Roma le iscrizioni alla Cassa sono in numero assai maggiore a quello di ogni altro distretto di Corte di Appello. Conseguentemente, sulla base proporzionale di tali numeri enormi gli attuali Delegati alla Cassa sono 10 per il distretto di Milano ed 11 per il distretto di Roma.

Non chiedetemi perché romani (laziali) e milanesi non signoreggiano insieme la nostra Cassa, essendone anche i maggiori contribuenti. Non chiedetemelo, perché dovrei dire le parolacce.

Nell’adunanza del Comitato degli 80 Delegati dello scorso 20 dicembre nella discussione sul Regolamento per la elezione del Comitato dei Delegati ero presente a fare il mio dovere, anche se alle prossime elezioni non potrò essere più ricandidato.

Furbescamente, in quella discussione, è stato elusa la vistosa esigenza di ridurre il numero dei Delegati da 80 a 40 come io propugno, così come chiedo di ridurre i 10 Consiglieri di amministrazione (oltre al Presidente) a 4 (oltre al Presidente): perfino le parassitarie amministrazioni pubbliche si sono indotte a tagliarsi il numero degli amministratori, ma gli attuali Delegati alla Cassa rinviano il dimezzamento (almeno) della loro anacronistica superfetazione numerica, oltretutto tanto costosa a carico della categoria. Se ne riparlerà all’adunanza del 25 gennaio ?

Sullo stesso argomento del Regolamento elettorale è stato proposto di conculcare il numero dei Delegati di ogni collegio elettorale (leggi: il distretto di Roma) comunque a 10 (per il che noi laziali perderemo un Delegato).

Mi sono arrabbiato per la proposta di tale sopruso, ma sono stato l’unico a protestare, mentre a favore della riduzione ingiustissima (contro ogni principio democratico) hanno avuto licenza di contraddirmi in tre Delegati proponenti (con il pretesto che uno di essi proponeva la riduzione a 10, un altro a 7, un altro non ricordo perché).

Conseguentemente, un altro distretto (non laziale, ne’ lombardo) si avvantaggerà ingiustamente della mutilazione del numero dei nostri Delegati.

L’orchestrazione era preparata e, nonostante il mio intervento di protesta (e nonostante che non mi venissero opposti argomenti ragionevoli), hanno avuto la grande maggioranza per colpirci.

Nella prossima adunanza del 25 gennaio il Comitato del Delegati discuterà la riforma dello Statuto della Cassa e posso perciò anticiparvi quelle che saranno così le mie prossime arrabbiature: i tanti Delegati che non la pensano come me vorranno prorogarsi il mandato quadriennale scadente tra sei mesi, per almeno altri sei mesi (vorranno, vorranno), prorogando altresì il mandato del Presidente di almeno un altro anno e così per i componenti del Consiglio di amministrazione. E via riformando. Evviva.

In compenso, tra le modifiche statutarie viene proposta l’inibizione a divulgare all’esterno (del Comitato) il contenuto di deliberazioni ed atti riservati …… ma anche non. Insomma dovrei inibirmi l’informazione a voi, che ….. mi ci avete mandato.

Vi risparmio altre amenità nelle proposte di riforma dello Statuto.

Intanto, considerato che tutti ci vessano, vi chiedo di ribellarci almeno alla prepotenza della conculcazione del numero dei Delegati del nostro distretto.

A mia preghiera avete recentemente inondato la posta elettronica e il fax del Ministero del Lavoro, uno dei tre Ministeri vigilanti, per condividere il mio sdegno sulla deliberazione del Comitato dei Delegati che (a maggioranza) aveva onerato del contributo a fondo perduto del 7% (poi del 7,50%), oltre al 4% i nostri pensionati ultrasettantenni bisognosi di lavorare, sfottendoli con la beffa di “contributo di solidarietà”.

Tanti di voi sono stati magnifici bombardando tenacemente il Ministero, fino a che abbiamo avuto ragione, ma il Comitato ci ha provato di nuovo il 5 settembre e di nuovo molti di voi (di ogni età) hanno protestato con email e fax, sicché alla Cassa dovranno infine cedere, ma ancora non del tutto (sicché ….. prepariamo la ulteriore protesta a favore dei nostri pensionati bisognosi di lavorare e di tutti gli altri che prima o poi li seguiranno).

Anche per la ora deliberata ablazione di un Delegato del nostro distretto negli 80 (troppi, troppi) dobbiamo segnalare la vistosa ingiustizia ai Ministeri vigilanti.

E’ soltanto una ennesima prepotenza, ma siccome io ho il dovere di informarvene (finché con la proposta modifica statutaria non delibereranno che non potrò più farlo ……), mi permetto di pregarvi di scrivere ai Ministeri.

A tal fine allego una bozza che potrete usare o -piuttosto- migliorare.

Se ci impegniamo non soltanto prevarremmo ottenendo il giusto ed il bene, ma vi indurrete a prepararvi a non subire più soprusi.

Tranquillizzatemi -con la nuova iniziativa che vi chiedo- sulla vostra attitudine bellicosa.

Non possiedo tutti gli indirizzi attuali di posta elettronica dei Colleghi, sicché vi prego vivamente di diffondere il contenuto della presente tra i Colleghi vostri amici e corrispondenti (laziali e milanesi).

Viva noi.

Federico Bucci

Studio dell'Avv Federico Bucci
via S Maria Mediatrice 1, 00165 Roma
tel 06.6383755 – 6383919
fax 06-6383731

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