di Salvatore Viglia e Massimo Preziuso
Non si riesce ad immaginare come Bersani possa proporre una tale eventualità. In primo luogo smentirebbe sé stesso e comincerebbe, ahimè, troppo presto rispetto al cammino che ha da percorrere. Lo ha detto chiaro e tondo che attingerà dalla società e dalle liste civiche i prossimi candidati per le politiche del 2013. E per fare ciò deve avere ben chiara nella testa la lista dei papabili altrimenti cosa avrebbe fatto tutto questo tempo sul territorio dove dice di affiancare i cittadini? E’ impensabile fare le primarie in un periodo di tempo così breve. Ciascun aspirante non avrebbe il tempo, i soldi e lo spazio giusto per proporsi con tutti i crismi della democrazia, e questo tempo e questi soldi e questo spazio, non ci sono. Non riusciremmo ad immaginare una “competizione” senza visibilità mediatica sufficiente ed uguale per tutti. Se si desse via alle primarie dei candidati in queste circostanze, si rischierebbe di riferirsi al solo interno del partito ricadendo nel male piuttosto che nella cura. Invece oggi, paradossalmente, e contro il facile messaggio di “democrazia” a buon mercato che vorrebbe il ritorno alle preferenze e delle primarie-candidati, la conoscenza e la scelta dei futuri parlamentari deve essere dei partiti. Viceversa si amplificherebbero errori, storture, intromissioni ed inquinamenti poco controllabili e facilmente pilotabili. E’ ora che i partiti rispondano per le scelte che faranno nel loro seno e di queste diano conto agli elettori anche sotto il profilo penale e civile. In questo momento non è dato affidare a variabili poco controllabili, l’esito di una squadra che non può permettersi di perdere. Cominciare con il passo giusto e scegliere, se la legge elettorale resterà quella attuale, significa affidare ai partiti un compito di fondamentale importanza strategica per il lungo periodo. D’altronde se il Partito Democratico non avesse nella propria agenda nomi e personalità adeguati, significherebbe che non è mai stato presente sul territorio o che comunque non ha prestato attenzione a questo aspetto. Sarebbe un partito utile solo a sé stesso smentendo in maniera plateale l’essere popolare.
