Un bracconiere fermato nel Parco nazionale dell’Alta Murgia è stato prima denunciato, poi multato e condannato a 20 giorni di arresto.
«Pensava di farla franca, ma non è andata così», racconta Pasquale Laterza, presidente delle Guardie per l'Ambiente.
«Eravamo intenti a raccogliere prove fotografiche sulla presenza del lupo ai piedi del Castel del Monte e all’improvviso abbiamo visto uno scodinzolante cane da caccia. Ci siamo chiesti se si fosse smarrito oppure fosse stato abbandonato. Lo abbiamo seguito per leggerne l’eventuale microchip identificativo e abbiamo capito subito di non essere soli in quella zona del parco nazionale dell’Alta Murgia.
Ed infatti è bastato poco per scorgere nella fitta vegetazione una persona imbracciante il fucile da caccia e darsela a gambe proprio quando abbiamo chiesto di fermarsi. Ma la corsa del bracconiere, un andriese di 46 anni, è risultata del tutto vana perché è stato prontamente raggiunto e in flagranza di reato è stato identificato e denunciato».
In questi giorni il Tribunale di Trani, sede distaccata di Andria, ha condannato l'uomo a 20 giorni di arresto e 500 euro di ammenda.
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