SFRUTTAMENTO SESSUALE BAMBINI: ECPAT ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE AL MAE

(ECPAT) Roma, 29 nov. Ogni due minuti un bambino viene trafficato a scopi di sfruttamento sessuale. Per questo ECPAT-Italia auspica che la Cooperazione italiana, già in passato distintasi per l'impegno nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini, possa ritornare ad essere protagonista. Marco Scarpati presidente di ECPAT-Italia è intervenuto oggi, 29 novembre, alla “Conferenza Internazionale sul Ruolo della Cooperazione nel combattere sfruttamento sessuale e abuso”. L'iniziativa prende spunto dall'art.38 della Convenzione di Lanzarote, che tratta proprio il tema al centro della due giorni (29-30 novembre) che si tiene alla Farnesina. Attesi per domani gli interventi dei Ministri degli Esteri, Lavoro-Politiche Sociali-Pari Opportunità e della Giustizia. ECPAT, unica rete internazionale che si occupa esclusivamente di lotta allo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti, è intervenuta per segnalare le lezioni apprese attraverso i progetti svolti in questi ultimi anni e rilanciare il suo impegno in altri Paesi a rischio.

Il mercato del sesso con bambini. Prostituzione minorile, turismo sessuale a danno di minori, pedopornografia e traffico dei bambini a scopi di sfruttamento sessuale sono nuove e vecchie forme di schiavitù, che coinvolgono sia i Paesi in situazione di forte degrado economico e sociale, ma anche Paesi come il nostro, che risulta essere sia Paese di destinazione dei traffici, sia uno dei primi per detenzione di materiale pedopornografico. Per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale nei viaggi, si stima siano 80mila gli italiani che ogni anno vanno alla ricerca di sesso con minori all'estero, sfruttando la miseria delle popolazioni locali. Altro dato: si stima che l'80% del traffico di persone sia a scopi di sfruttamento sessuale e che di questa percentuale circa il 20% sia di minori. Di fronte ad un problema così complesso che vede nella trans-nazionalità la sua forza, l'unico approccio possibile è quello auspicato anche dal documento della Conferenza: una cooperazione tra tutti i settori coinvolti, giudiziario, sociale, sanitario, educativo, mediatico e settore privato.

Convenzione di Lanzarote. ECPAT-Italia si era espressa con parere positivo all’indomani del sì definitivo del Parlamento alla ratifica della Convenzione di Lanzarote, arrivato con la votazione del 19 settembre al Senato. La Convenzione richiedeva agli Stati di adeguare la propria lotta contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. A seguito di tale ratifica oggi sono previsti nuovi reati e pene più severe. Tra le novità il reato di adescamento dei minori in rete (grooming) e quello di “pedofilia e pedopornografia culturale”. La Conferenza odierna mette in risalto un altro aspetto: il ruolo che gioca la cooperazione in questa lotta. Positivo è il mettere in risalto questo altro aspetto della Convenzione pur trattandosi di una materia già ampiamente prevista nel nostro ordinamento giuridico. Interessante nella prima sessione di lavoro della conferenza, l’esperienza del Marocco, primo Paese extra europeo ad aderire alla Convezione di Lanzarote, promuovendo interventi efficaci a favore della tutela dell’infanzia. Speriamo vivamente che questo possa rappresentare un punto di partenza e una best practice per altri Paesi.

Esperienze passate. Sulla scorta dei progetti che l’hanno vista coinvolta su più fronti e collaborare con partner europei e partner del “sud del mondo”, ECPAT ricorda le buone pratiche degli anni passati e rilancia, con un progetto di prevenzione, la lotta allo sfruttamento sessuale dei minori, in uno dei Paesi chiave, la Cambogia. Dal 2002 al 2006 l’organizzazione si è impegnata in una delle mete di turismo sessuale “più ambite” per gli italiani, la Repubblica Dominicana. Insieme alla Cooperazione Italiana, Unicef e un importante operatore turistico, infatti sono stati realizzati incontri di formazione con gli operatori del turismo, la polizia e la popolazione locale. In materia di traffico di minori nel 2007 in partnership con ECPAT Europa, ECPAT-Italia ha realizzato corsi di formazione multidisciplinari per magistrati, forze di polizia e operatori sociali. Dal 2008 ECPAT ha un modulo formativo all'Istituto Diplomatico, teso ad informare il personale MAE destinato a prestare servizio all'estero (Ambasciatori, Consoli, Funzionari) sullo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali.

Esperienza presente e futura. Da sempre ECPAT-Italia si impegna per un approccio su più fronti e per un lavoro sul campo. In Cambogia, in un sobborgo di Sihanoukville, ECPAT ha realizzato un centro per bambini, accanto ad un’area ad alta concentrazione di prostituzione. I primi risultati ottenuti dal 2010 al 2012 mostrano una diminuzione di bordelli sul territorio: da 63 a 5. C’è da fare ancora molto per togliere i bambini dalla strada e dalla spiaggia, dove sono a forte rischio adescamento sessuale. La cronaca ci consegna diversi casi di occidentali che sono stati condannati per aver sfruttato sessualmente i bambini in quell'area; da ultimo anche un magnate russo che dagli inizi del 2000 aveva collezionato una serie di condanne per gli stessi reati, oggi estradato. Il progetto a Sihanoukville è Via del Campo, realizzato in collaborazione con Cifa e il partner locale Respect For Children. Su questo tema l’intervento del Presidente di ECPAT-Italia, Marco Scarpati.

Dichiarazione Scarpati: “ Auspicabile un maggior dialogo e scambio tra i Paesi, al fine di rendere efficace soprattutto la cooperazione giudiziaria. Per contrastare lo sfruttamento sessuale è necessario che si riattivino quanto prima i programmi di cooperazione allo sviluppo e che si investano fondi nella cooperazione per sconfiggere un problema come quello dello sfruttamento sessuale che si nutre di povertà e disagio.”

ECPAT è una rete internazionale di organizzazioni, presente in oltre 70 paesi, impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile; tratta e traffico di minori a fini di sfruttamento sessuale; pedopornografia.

ECPAT-Italia è nata nel 1994 per combattere il turismo sessuale e far approvare la legge 269/98, che punisce gli italiani che commettono abusi sessuali su minori anche all'estero.

Per ulteriori informazioni:

Comunicazione e Ufficio stampa ECPAT

Fabio Bellumore 328-9722937 – comunicazione@ecpat.it

Serena Benedetti 347-2596608 – stampa@ecpat.it

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