Cittadinanza onoraria di Palagianello all’insigne Accademico dei Lincei Prof. Cosimo Damiano Fonseca

Nuovo prestigioso riconoscimento all’insigne Accademico dei Lincei prof. Cosimo Damiano Fonseca. Il Comune di Palagianello gli ha conferito nei giorni scorsi la cittadinanza onoraria.
La cerimonia si è svolta nel Castello Stella-Caracciolo ed è stata è la prima a tenersi nella struttura castellare dopo i recenti lavori di restauro cui è seguita l'inaugurazione un paio di settimane fa. Cerimonia questa che ha, quindi, fatto da apripista alla serie di iniziative culturali che il Sindaco di Palagianello Michele Labalestra (come ci ha ricordato il prof. Vito Fumarola) intende portare avanti nel corso del suo mandato.
Prima dell’apertura dei lavori i proff. Cosimo Damiano Fonseca e Pietro Dalena hanno rilasciato interviste a Walter Baldacconi di Studio 100 e a giornalisti di Telenorba.
A condurre la serata è stata la giornalista di Studio 100 TV Nicla Pastore che, dopo il saluto al Sindaco, ai rappresentanti del Consiglio comunale, alle autorità civili e militari e al numerosissimo pubblico presente nel salone dello Stemma, ha subito rivendicato le sue radici palagianellesi. Ha poi subito ricordato una vecchia intervista presso l’abitazione del prof. Fonseca ai tempi in cui era conduttrice della serie intitolata V.I.P (Visti in Privato) facendo cenno al forte timore reverenziale provato nella circostanza, timore subito smorzato dalla cortese accoglienza di “casa Fonseca”.
Subito dopo ha preso la parola il Sindaco Labalestra che, dopo il discorso introduttivo, ha letto un curriculum sintetizzato (per non sottrarre tempo alla serata) del Professore Fonseca ricordando il corposo cursus honorum: riconoscimenti, cittadinanze e onorificenze conseguite nel corso della sua brillante carriera. Tra l’altro il Sindaco, dopo aver portato il saluto personale come primo cittadino, quello della Giunta, del Consiglio comunale e della comunità tutta, ha detto: “Da oggi Lei, prof. Fonseca, è cittadino onorario di Palagianello e questo è per tutti noi motivo di grande orgoglio e di viva soddisfazione. E lo è in maniera significativa ed emblematica soprattutto in un momento epocale come quello che stiamo vivendo, che, come tutti loro sanno, è all’insegna dell’incertezza, della globalizzazione culturale (o pseudocultura) e di una diffusa confusione istituzionale e politica. Oggi, più che mai, credo che la società abbia bisogno di rispetto dei ruoli, di recupero dei valori all’interno della famiglia e della comunità, di costante coerenza, di sincere espressioni di solidarietà, di speranza, di punti di riferimento culturale forti e affidabili come la Sua persona, caro prof. Fonseca”.
Il prof. Pietro Dalena, Ordinario di Storia medievale nell’Università della Calabria-Cosenza, con la sua laudatio, ha quindi ripercorso tutte le tappe del cursus accademico del prof. Fonseca: dalla Cattolica di Milano e Brescia, all’Università di Lecce, dall’Università della Basilicata all’Università di Bari ove l’illustre Studioso ha concluso la lunga vicenda del suo insegnamento e della quale è Professore emerito. Ha anche evidenziato una tappa, ben datata, e cioè quella che coincide con l’anno della pubblicazione del volume “Civiltà rupestre in Terra jonica”, il 1970, anno in cui il Fonseca torna al Sud nelle Università di Lecce e Bari.
Il prof. Dalena ha pure evidenziato la fondazione di ben due Scuole di Specializzazione in Archeologia, quella di Lecce e quella del Polo universitario di Matera, ma, soprattutto, ha sottolineato l’innovativa impostazione metodologica degli studi e le indiscusse e apprezzate capacità di manager scientifico del prof. Fonseca, come dimostrano in maniera eloquente e inequivocabile gli innumerevoli convegni interdisciplinari organizzati in Italia e all’estero attraverso il coinvolgimento di Colleghi e Studiosi di chiara fama.
Dopo la laudatio, il Sindaco è passato al momento cruciale: la consegna della pergamena del prestigioso riconoscimento che ha fatto dopo averne letto la motivazione.
A sua volta il prof. Fonseca ha fatto dono al Sindaco del suo volume “Puglia ieri. Il Regno di Napoli in prospettiva dell’abate Gio:Battista Pacichelli” (con sua stessa introduzione) e una medaglia fatta coniare, sempre dallo stesso, in occasione del decennale della fondazione dell’Università della Basilicata-Potenza di cui allora era Magnifico Rettore dell’Ateneo lucano.
Il prof. Fonseca ha quindi chiuso gli interventi con la sua del prof. Fonseca. “Il Casale, il Castello, la Chiesa: i segni identitari di un Centro demico della Civiltà rupestre”, ricordando tra l’altro gli anni in cui da ragazzino si aggirava intorno al largo della chiesa, nei pressi del castello fino ad arrivare al santuario della Madonna delle Grazie e alle grotte della gravina di Palagianello, gli affetti, le visite alla casa del nonno e soprattutto (e qui è subentrato un momento di intensa commozione) la figura del padre “orgoglioso delle proprie origini e geloso della propria appartenenza”.
Poi ha sviscerato con il solito rigore scientifico i tre punti nodali della lectio: il Casale, primo dei tre segni identitari della realtà demica di Palagianello; il Castello, emblema della avvenuta conurbazione tra potere feudale e società locale; la Chiesa di San Pietro, la cura d’anime e i Registri parrocchiali esistenti a Palagianello già prima che si concludesse il Concilio di Trento.
Infine il prof. Fonseca ha espresso la sua gratitudine al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e ai suoi componenti, alla Giunta e ai responsabili degli Uffici nonché agli, ormai, “concittadini” e a tutti coloro che accogliendo l’invito del Sindaco, hanno voluto testimoniare con la loro presenza i vincoli etici e civili sottesi alla memorabile cerimonia.
La serata si è conclusa con un buffet nel salone a piano terra.
Nella foto un momento della lectio magistralis del prof. Cosimo Damiano Fonseca. Ai suoi ai lati il sindaco Michele Labalestra (sx) e il prof. Pietro Dalena.

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