Deposito emendamento pro mediazione alla Camera dei Deputati

Strangio (Asimec): depositato alla Camera dei Deputati emendamento“pro mediazione” al D.L. Stabilità 2013 Il 31 ottobre scorso, l’Asimec – Associazione italiana di mediazionecivile, sostenuta da oltre 300 organismi di mediazione e enti diformazione accreditati al Registro tenuto dal Ministero dellaGiustizia, si è fatta promotrice del deposito in Commissione V allaCamera, sotto forma di emendamento al Disegno di Legge di Stabilità2013, di un testo che pone rimedio alle censure di incostituzionalitàsollevate dalla Corte Costituzionale riguardo all’eccesso di delegadella mediazione obbligatoria. Due sono i punti salienti dellaproposta Asimec: la previsione dell’obbligatorietà con norma di legge,estesa per cinque anni a tutte le controversie in materia di dirittidisponibili; il raddoppio delle sanzioni in caso di assenzaingiustificata della parte chiamata in mediazione. Primo firmatariodell’emendamento è stato l’On.le Roberto Occhiuto, vice Presidentedella stessa Commissione V della Camera, appartenente al gruppodell’Unione di Centro, seguito dai colleghi Amedeo Ciccanti e MarcoCalgaro. “All’On.le Occhiuto e agli altri firmatari va tutto il nostropiù sentito ringraziamento per la generosa disponibilità e per ilsostegno che hanno fornito all’Associazione e che certamente cioffriranno anche nel corso dei lavori della Commissione e in Aula” hasottolineato l’Avv. Giuseppe Strangio, presidente nazionaledell’Asimec.L’Associazione, inoltre, annuncia di aver trasmesso un notainformativa al Presidente del Consiglio Mario Monti e al Ministrodella Giustizia Paola Severino con cui, oltre a renderli doverosamenteedotti dell’iniziativa parlamentare in atto, ha formalmente chiestoloro di farsi promotori di analoga proposta. “Il sostegno di questoGoverno riveste per noi – prosegue Strangio – una chiara valenza eticae, per molti versi, persino pedagogica. Non può e non deve passare,specie in un momento difficile come quello che l’Italia sta vivendo,l’idea che il rispetto della legge vigente, come ammoniva CorradoAlvaro, sia inutile o peggio dannoso per quanti hanno inteso investiresu se stessi e sulle proprie capacità, avviando un’attivitàimprenditoriale, dando lavoro o semplicemente acquisendo a propriespese una professionalità e una competenza da spendere in un nuovointeressante comparto che rischia ora di naufragare improvvisamenteper un mero vizio formale”. A quella dell’Asimec si affiancano altreanaloghe prese di posizione parlamentari e politiche nel segno delmantenimento dell’obbligatorietà dell’istituto, tra cui spicca quellaassunta dall’On.le Michele Vietti, Vice Presidente del ConsiglioSuperiore della Magistratura. “In Italia sono già molto diffusinumerosi altri strumenti stragiudiziali di definizione dellecontroversie. Penso a forme come l’arbitrato, la conciliazione nelcampo delle telecomunicazioni ovvero nel settore assicurativo, delconsumo, bancario e creditizio” – chiarisce Strangio. “La mediazionecivile è sicuramente la grande novità che può determinare il salto diqualità nel campo delle A.D.R. (Alternative Dispute Resolution) nelnostro Paese. Tempi brevissimi e costi contenuti sono i vantaggimaggiori, assieme alla deflazione del contenzioso civile che oggiingolfa i tribunali italiani. Sul tema, registriamo con piacere unagrande sensibilità politica che ci lascia ben sperare. D’altronde, laCorte Costituzionale non ha affatto bocciato la mediazione in quantotale, ma ha solo evidenziato la necessità di correggere un eccesso didelega a cui abbiamo inteso mettere riparo con l’emendamentopresentato alla Camera”.

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