Focus Idv 6 Novembre

ESODATI: DI PIETRO “ENNESIMO DELITTO SU PELLE LAVORATORI” ROMA – “Di tutte le vicende che stanno mettendo a nudo la nullita' della politica di questo governo, nessuna e' piu' misera, piu' cinica e piu' colpevole dell'ennesimo delitto compiuto oggi sulla pelle degli esodati. Questi lavoratori sono senza reddito e senza lavoro solo per essersi fidati dello Stato italiano. Dire che sono stati traditi non e' populismo: e' la pura verita', secca e senza fronzoli”. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Siccome, pero', gli esodati votano, e cosi' fanno anche le loro famiglie, gli amici e i colleghi, gli stessi partiti complici del tradimento avevano poi approvato all'unanimita', nella commissione Lavoro della Camera, un emendamento che, pur non risolvendo davvero il problema, almeno migliorava la situazione. Il governo, pero', ha opposto un netto rifiuto e ha proibito alle forze politiche della sua maggioranza di andare avanti – aggiunge -. Cosi' quei partiti si sono ritrovati a dover scegliere tra l'avere un sussulto di dignita' e di autonomia, oppure fare la figura di chi se la squaglia lasciando la povera gente nei guai pur di non creare problemi al governo. Hanno risolto il dilemma con un furbata: la commissione Bilancio ha giudicato inammissibile l'emendamento dicendo che non c'e' la copertura finanziaria. E' la quadratura del cerchio, il miracolo di Ponzio Pilato”.

FIAT: DI PIETRO, AZIENDA RITIRI LICENZIAMENTI ROMA, 6 NOV – ''La Fiat ritiri immediatamente i licenziamenti con mobilita' per i 19 operai di Pomigliano e rispetti la sentenza della Corte d'Appello di Roma che ha riconosciuto i comportamenti discriminatori dell'azienda. Quella di Marchionne e' una vera e propria ritorsione, oltretutto penalmente perseguibile, nei confronti della Fiom''. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: ''Chiediamo alla Fiat di chiarire il destino degli altri duemila lavoratori di Pomigliano, che sono rimasti in cassintegrazione con la vecchia societa', per i quali non si intravedono prospettive e di cui nessuno parla. Di fronte a una situazione cosi' grave, un governo serio avrebbe convocato, da tempo, gli azionisti della Fiat per chiedergli conto di tutti i soldi pubblici versati a vario titolo nelle casse dell'azienda''. Spiega ancora Di Pietro: ''L'IdV, che da sempre ha denunciato i comportamenti antisindacali perpetrati nelle fabbriche del gruppo, ribadisce il proprio sostegno ai lavoratori e al piu' grande sindacato metalmeccanico del Paese. Per questo, il prossimo 14 novembre parteciperemo allo sciopero di 8 ore indetto dalla Fiom in Campania. Saremo davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano al fianco degli operai e raccoglieremo le firme per i referendum contro le modifiche dell'articolo 18, previste dalla riforma Fornero, e contro l'articolo 8 del decreto legge 138/2011 che, di fatto, ha cancellato i diritti minimi dei lavoratori stabiliti dai contratti nazionali''.

L.elettorale/ Idv: Soglia irragionevole favorisce ingovernabilità Belisario: Dopo le elezioni ci ritroveremo Monti a Palazzo Chigi Roma, 6 nov. – Sulla riforma della legge elettorale “l'Italia dei Valori ha votato perché venisse introdotta una soglia ragionevole e invece è stata votata una soglia irragionevole per consentire che dopo le elezioni nessuno vinca e ritrovarsi a Palazzo Chigi un Monti che gli elettori non avranno votato”. Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “Noi vogliamo – ha aggiunto – una soglia ragionevole che garantisca alla coalizione che vince di poter governare secondo il mandato degli elettori. Inoltre si vuole introdurre addirittura la tripla preferenza con la scusa del voto di genere. Noi siamo contrari perché ci troveremmo di fronte un mercimonio senza fine. Se questa legge elettorale passa così com'è non servirà al Paese e accrescerà la confusione”.

L.ELETTORALE. BELISARIO: GOLPE GOVERNO, VUOLE INTERVENIRE CON DL Roma, 6 nov. – “Inimmaginabile tecnicamente e vergognoso politicamente”. Cosi' il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato Felice Belisario, commenta la proposta di Monti di riformare la legge elettorale per decreto. “Sarebbe un atto palesemente illegittimo e contrario al nostro ordinamento costituzionale, aggiunge- aggiunge- basta leggere l'articolo 15 della legge 400 del 1988 che dice chiaramente che il governo non puo' 'mediante decreto legge intervenire in materia di legge elettorale'. Siamo al limite del golpe con un governo che, non solo pretende di decidere in materia di democrazia partecipativa quando e' stato calato dall'alto e non gode del sostegno popolare, ma addirittura ipotizza di farlo andando contro le leggi e la Costituzione. Complice, la sua strampalata maggioranza che si sta prestando da tempo al giochetto di discutere tante proposte per non approvarne nessuna e restare con il Porcellum. Se cosi' non fosse- conclude Belisario- sarebbe bastato un giorno per approvare la nostra proposta di legge, che tra l'altro ricalca il quesito referendario sottoscritto da un milione e 200mila cittadini, e tornare al Mattarellum, legge di gia' sperimentata e immediata applicazione”.

Alcoa/ Carlino (Idv): Governo assente ingiustificato su vertenza ”Servono urgenti misure ed interventi nel settore siderurgico” Roma, 6 nov. – “Quando i lavoratori non sono costretti a salire sui tetti, capita anche che si ritrovino a lavare i vetri ai semafori, come forma di protesta estrema. Gli operai dell'Alcoa hanno scelto questo gesto simbolico contro la chiusura definitiva della fabbrica di Portovesme, perché il governo risulta ancora una volta assente ingiustificato nelle vertenze importanti”. Lo ha dichiarato in una nota la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione lavoro, che ha aggiunto:”Infatti, nonostante la caduta progressiva del Pil e il continuo e progressivo aumento della disoccupazione, l'esecutivo Monti è rimasto con le mani in mano o meglio con le mani in tasca dei soliti noti”. “Il dato certo – ha detto ancora Carlino – è che ad oggi non è stata messa a punto alcuna strategia di politica industriale per uscire dalla crisi. Servono urgenti misure ed interventi nel settore siderurgico, in particolare, vista la contrazione della domanda e misure volte a rivedere l'intero sistema degli ammortizzatori sociali. Abbandonare i cittadini al proprio destino di disoccupazione o di precarietà equivale a certificare il fallimento delle istituzione. E' ora di voltare pagina – ha concluso – perché quella attuale è davvero la più brutta della storia repubblicana”.

SVILUPPO:BUGNANO(IDV),ANCHE PER REGINA MISURE SENZA CORAGGIO – ROMA, 6 NOV – ''Il rappresentante di Confindustria ha fotografato perfettamente l'azione di questo governo: le misure per la crescita mancano di coraggio. Ne e' un esempio il decreto sviluppo che e' privo di scelte nette e decise volte ad incidere in modo diretto ed in tempi rapidi sull'economia del paese''. Lo ha dichiarato la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Industria, a seguito dell'audizione del vicepresidente di Confindustria, Aurelio Regina. ''Del resto – prosegue – la posizione degli industriali non mi meraviglia affatto, perche' tutti i provvedimenti dell'Esecutivo hanno avuto sempre titoli mirabolanti rimasti al 90% solo sulla carta: sempre troppi vincoli e fase attuativa assolutamente incerta. L'Italia e' in una fase di grande recessione, ce lo ricordano tutti i giorni gli indicatori economici, e la riduzione della domanda interna non ha precedenti nel dopoguerra''. ''Adesso occorre una forte e decisa inversione di marcia che con Monti non puo' certo arrivare. Questo governo ha fallito – conclude Bugnano – perche' non e' riuscito neanche a dare un po' di respiro alle imprese, compromettendo cosi' lo sviluppo e il futuro del Paese''.

DIFESA: IDV, DDL DI RIFORMA E' UN' OCCASIONE MANCATA – ROMA, 6 NOV – ''Il ddl di revisione dello strumento militare e' un'occasione mancata. Grazie al lavoro che abbiamo svolto in Parlamento e' stato possibile evitare il peggio, ma comunque non basta: il provvedimento resta inaccettabile perche' non realizzera' il modello Difesa di cui ha bisogno il Paese''. Lo afferma in Aula, dove si discute il ddl di riforma delle forze armate, il capogruppo dell'Idv in commissione Difesa al Senato, Giuseppe Caforio. ''Nella legge delega – sottolinea – non c'e' alcun riferimento al modello europeo di Difesa. Il Governo ha voluto costruirsi il proprio esercito personale, ma non stiamo giocando a Risiko: manca una prospettiva lungimirante, anche considerando i tempi lunghissimi di implementazione della riforma, che rischiano di lasciarci fuori dal quadro comunitario, nonostante ci siano gia' esempi virtuosi di collaborazione con gli altri Paesi europei''. ''Certo, rispetto al progetto originario del Governo che prevedeva addirittura la possibilita' di fare il rappresentate di armi per il Ministro della Difesa, o meglio della Guerra, ci sono stati – osserva Caforio – dei passi in avanti. Grazie alle nostre battaglie, infatti, gli acquisti di armamenti saranno sottoposti al parare vincolante delle Commissioni di merito''. ''La riforma e' stata improntata ad un modello bellico, invece di puntare sulla cooperazione ed il peacekeeping che rappresentano il futuro delle Forze armate. Il Governo Monti e la maggioranza parlamentare – conclude Caforio – hanno voluto sprecare l'opportunita' di realizzare una seria riforma, in grado di tutelare i nostri soldati e garantire un sistema di Difesa efficiente e moderno''.

MAFIA: TRATTATIVA, LI GOTTI “LA STORIA HA GIA' DATO PRIME RISPOSTE” ROMA – “Le motivazioni dei Pm sulle ragioni della richiesta di rinvio a giudizio per la trattativa Stato-mafia, hanno suscitato scomposte reazioni: naturali quelle di alcuni imputati, avventurose quelle di alcuni politici”. Lo ha detto il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione giustizia, che ha aggiunto: “Che cosa nostra abbia sempre cercato e avuto bisogno di referenti politici ed istituzionali, e' fatto risaputo e ampiamente documentato. A seguito del cambio dello scenario politico, con l'avvento della seconda Repubblica, la criminalita' organizzata siciliana certamente si adeguo' alla nuova realta'. Basti pensare che il piu' grande e importante circolo di Forza Italia, venne costituito a Palermo, nel territorio del mandamento dei Graviano e, addirittura, presso la struttura alberghiera Holel Palace San Paolo, dei costruttori Jenna, vicini ai Graviano (albergo poi confiscato). Il circolo fu benedetto dalla famiglia mafiosa di Brancaccio, ossia quella dei Graviano, protagonista assoluta dello stragismo. Spettera' al giudice valutare le prove, ma la storia – ha concluso Li Gotti – le prime risposte le ha gia' date”.

SALUTE: PEDICA (IDV), MALATI SLA, NECESSARIO ASSEGNO DI CURA PER ASSISTENZA DOMICILIARE – Roma, 06 nov – “I tagli del Governo pesano ancora una volta sul settore sanitario: sarebbero necessari 350 milioni da stanziare per l'assistenza ai malati Sla, grave malattia degenerativa”. “I conti non si fanno quadrare sulla pelle dei disabili gravi – osserva l'on. Pedica dell'Italia dei Valori – ma su quella degli evasori. Ed è assurdo che, in Paese dove si spendono miliardi di euro per gli F35, questi malati debbano ricorrere allo sciopero della fame per sollecitare l'attenzione del governo. Basta un'ala di un F35 per trovare i soldi per i malati di Sla. O basta chiudere l'ospedale interno a Palazzo Chigi. Ricordo solo che chi è affetto da malattie neurodegenerative ha bisogno di un'assistenza costante, 24 ore su 24, e di cure e macchinari con costi altissimi. Ecco perché – sottolinea Pedica – è giusto garantire alle famiglie un adeguato assegno di cura per assitere questi malati in casa. L'alternativa sono le residenze sanitarie, le quali però costano il quadruplo. Quindi Monti e Grilli si facciano quattro conti. Si accorgeranno che alla fin fine l'assistenza domiciliare è quella che pesa di meno sulle tasche dei contribuenti. Se i malati di Sla saranno costretti a scendere in piazza per difendere i loro diritti sarò al loro fianco” – annuncia Pedica.

LEGGE STABILITÀ:BORGHESI “SU FONDI SLA GOVERNO INTERROMPA GIOCO 3 CARTE” ROMA – Il governo la smetta di fare il gioco delle tre carte e trovi risorse 'vere' per ridare agli ammalati di Sla, e alle loro famiglie, i fondi loro necessari. La smetta di infierire sulle classi piu' disagiate e aumenti, ad esempio integrandolo con un contributo derivante dalle pensioni d'oro superiori ai 10 mila euro, quel fondo di 900 milioni di euro che deve essere utilizzato anche per altri interventi di carattere sociale”. E' quanto afferma in una nota il vice capogruppo dell'Idv alla Camera, Antonio Borghesi.

MOLISE: DI GIUSEPPE (IDV), VERIFICARE UTILIZZO FONDI TERREMOTO – Roma, 06 nov – Prendere iniziative “in merito alla situazione delle 265 famiglie e delle 700 persone tra anziani, donne e bambini, che ancora vivono nei moduli abitativi di emergenza” dopo il terremoto in Molise dal 2002, e verificare “l'effettivo corretto utilizzo dei fondi statali stanziati nei dieci anni trascorsi”. Lo chiede, in un'interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Economia, il deputato Idv Anita Di Giuseppe. “Il 31 ottobre 2002 il Molise – scrive Di Giuseppe – è stato colpito da un forte sisma con epicentro situato in provincia di Campobasso tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti; questa scossa ebbe effetti corrispondenti a quelli prodotti da un sisma dell'VIII-IX grado della scala Mercalli”. “Il comune molisano maggiormente colpito fu San Giuliano di Puglia, dove il terremoto causò il crollo del solaio di copertura di parte dell'edificio scolastico 'Francesco Iovine' che comprendeva scuola materna, elementare e media; sotto le macerie rimasero intrappolati 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli. Al termine delle operazioni di soccorso si apprese la tragica notizia della morte di 27 bambini e di una maestra. Le indagini avviate dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Larino e sfociate in un processo, hanno stabilito che il crollo della scuola fu determinato da responsabilità umane, tanto da vedere condannati, dalla Corte di Cassazione in via definitiva il 28 gennaio 2010, costruttori, progettist i, tecnico comunale e sindaco dell'epoca”. “Nel corso di questi dieci anni – ricorda l'esponente dipietrista – nel Molise sono arrivati fiumi di denaro per la ricostruzio ne e per il rilancio dell'economia post-sisma, ma ancora oggi, a dieci anni da quel terribile terremoto, non si è affrontato con le dovute misure il problema la sicurezza nelle scuole, permettendo che si continui a far svolgere le lezioni in strutture ed ambienti al limite della legalità”. “Secondo le recenti notizie – conclude il testo – diffuse anche dalla segreteria regionale della CGIL, in Molise, ancora 265 famiglie vivono in moduli abitativi di emergenza, e circa 700 persone, donne, anziani e bambini, hanno perso gli aiuti e gli incentivi mentre, ad oggi, risulta che sono stati spesi più di un miliardo di euro a vario titolo. Ulteriori 346 milioni di euro erano stati stanziati alla regione Molise per ultimare la ricostruzione ma, avendo il Consiglio di Stato annullato le elezioni regionali molisane, lunedì 29 ottobre 2012, le sorti di questi ultimi stanziamenti destano, a parere della interrogante, giuste preoccupazioni”.

BALNEARI: FAVIA (IDV), RASSICURAZIONI DA GNUDI RIGUARDO INCONTRO UE- Roma, 06 Nov – “Questa mattina abbiamo ricevuto dagli uffici del ministro Gnudi le più ampie rassicurazioni che, riguardo alle imprese balneari italiane, nell'incontro fissato a fine novembre a Bruxelles, sarà discusso il modello di legislazione spagnola. E' davvero una buona notizia, frutto di un'operazione di moral suasion del Parlamento e dei rappresentanti di categoria che sta dando risultati positivi. E' chiaro che, qualora la Ue dovesse dare il suo assenso al modello spagnolo, che proroga le attuali concessioni fino a 75 anni, tale assenso dovrà necessariamente valere anche per le imprese balneari italiane. L'obiettivo è quello di salvare 100mila posti di lavoro e di non consegnare una realtà sana della nostra imprenditoria alle multinazionali straniere”. Lo dichiara, in una nota, David Favia, capogruppo di Italia dei Valori in Commissione affari costituzionali della Camera.

DISABILITA'. SLA, PALAGIANO: PROMESSE NON RESTINO PROCLAMI Roma, 6 nov. – “Speriamo solo che la dichiarazione del ministro Grilli di stanziare fondi per i malati di Sla si traduca in pratica e non si limiti ad essere uno dei tanti proclami a cui ci ha abituato il Governo”. E' quanto dichiarato da Antonio Palagiano, responsabile nazionale sanita' di Idv e capogruppo del partito in Commissione Affari sociali della Camera, sulla questione dei malati di Sla. “Anche questo governo – prosegue- come quello che lo ha preceduto, sembra essere piu' sensibile all'inizio e al fine della vita, piuttosto che al tratto intermedio che e' quello che, in realta', interessa ciascun cittadino. Ci auguriamo- ha aggiunto- che con la legge di stabilita' qualcosa inizi a cambiare, per chiudere finalmente questo vergognoso capitolo delle politiche sociali nel nostro Paese e restituire dignita' e diritti ai cittadini. Italia dei valori ha difeso i diritti di migliaia di cittadini affetti da sclerosi laterale amiotrofica con interrogazioni, emendamenti e ordini del giorno per incentivare l'intervento dello Stato. Oltre a ripristinare, doverosamente, il Fondo per le non autosufficienze, infatti, tanto si potrebbe fare per migliorare le condizioni di vita dei malati di Sla. Ad esempio garantire la piena applicazione dei Livelli essenziali di assistenza e aggiornare immediatamente il Nomenclatore tariffario di ausili e protesi, purtroppo fermo al 1999 (con prodotti risalenti ai primi anni '90), che potrebbe fornire, tra l'altro, le dotazioni tecnologiche ai malati di Sla, ma anche ausili e protesi piu' moderni per disabili auditivi e motori”.

L.STABILITA': IDV, NO AD AUMENTO ORE E A NUOVI TAGLI SCUOLA – ROMA, 6 NOV – ''Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che, anche oggi, il sottosegretario Rossi Doria conferma pubblicamente l'intenzione del governo di eliminare dalla legge stabilita' l'aumento dell'orario degli insegnanti''. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori. ''Come riaffermato dalle sue parole, si trattava di una misura che serviva unicamente a fare cassa sulla pelle degli insegnanti e della scuola. Sul tavolo resta tuttavia l'esigenza di non drenare altre risorse alla pubblica istruzione italiana: i fondi che servono per mantenere i saldi attuali possono e devono essere reperiti altrove. Gli emendamenti presentati in Parlamento dall'Italia dei Valori suggeriscono modalita' e soluzioni'', conclude la nota.

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