Elezioni in Sicilia, 179.189 elettori vittime di lupara bianca

A una settimana dal voto per le elezioni regionali siciliane, chehanno visto una forte impennata della fenomenologia astensionistica,ancora non ci sono i dati ufficiali relativi alle schede bianche enulle emerse dalle urne. Tutte le Istituzioni, i mass media e i politici italiani continuanotuttavia a diffondere la loro preoccupazione legata al datoastensionistico“ufficiale”, riferito semplicemente agli elettori chenon si sono recati a votare. Il movimento astensionista politico italiano CVDP, occupato comesempre a fare la conta anche di quegli elettori che votando schedabianca o nulla hanno esercitato ugualmente il loro diritto al voto,sta faticando non poco alla ricerca dei dati ufficiali dell’area “nonvoto”, che secondo indiscrezioni ci vorrà ancora del tempo prima chepossano essere resi pubblici. Eppure, la valutazione numerica e la relativa distribuzione delleschede bianche e nulle può dare una quantità di informazioni notevoleai fini di una più attenta e corretta analisi del voto e deltermometro politico ad esso collegato, oltre a dettagli di non pococonto sullo stesso voto di scambio e clientelare, che come è noto èampiamente diffuso e radicato in Italia. Gli elettori siciliani che si sono recati alle urne ma che non hannocosì voluto esprimere alcuna preferenza, sono stati 179.189. Il dato emerge dalla differenza algebrica dal numero degli elettoriche si sono recati a votare e i voti effettivamente andati a segno. E, almeno finora, come di consueto non si sa quale sia stata laripartizione reale di quest’ampia fascia di elettorato sovrano. Forse Istituzioni, mass media e politici considerano questi cittadinicome “vittime di lupara bianca”? Di certo, con questo ulteriore dato, l’astensionismo in Siciliaraggiunge il dato complessivo del 56,43%, e non del 52,58! Determinato, appunto, dalla somma della “non affluenza alle urne”oltre alle “schede bianche e nulle”. Tutti dicono che dopo la Prima anche la Seconda Repubblica si stiaavviando verso il tramonto. Con il perseverare di simili metodiche occultanti e censurative, gliastensionisti, che rappresentano ormai la maggioranza assoluta degliitaliani, possono tranquillamente nutrire anche il serio dubbio che lademocrazia in Italia non sia mai nata… Roma, 5 novembre 2012 la CVDP – Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa (movimento astensionista politico per il rilancio della sovranità popolare) Antonio Forcillo, portavoce Cell. 338-5867165

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