Di Pietro: L'Idv rimane, avanti su alleanza con Grillo Assolutamente da non perdere Roma, 05 NOV – LA REPUBBLICA propone un'intervista ad Antonio Di Pietro, protagonista negli ultimi giorni di diverse polemiche. “L'Idv resta l'Idv. Di Pietro, in quel di Montenero, torna al mestiere di pm e cerca i nomi di chi 'complotta contro di me e contro il partito'. Non li ha ancora identificati, ma vede nel Pd l'area in cui si annida il nemico che vuole far fuori l'Idv per far posto all'Udc. Quanto alla sua moralita' lancia la sfida, 'ce la vedremo in tribunale'. Di momenti brutti ne ha passati molti. La Mercedes, l'addio alla toga, i dossier, ma questo sembra il peggiore. La gente dice “pure Di Pietro e' come gli altri”, ruba come gli altri. Brutto no? 'Sono vent'anni che cercano di delegittimarmi e calunniarmi inventando accuse che non hanno ne' capo ne' coda. Mi sono sempre difeso nell'unico posto dov'e' possibile farlo, nelle aule dei tribunali, non solo dimostrando la correttezza dei miei comportamenti, ma ottenendo la condanna dei miei diffamatori. Piu' di cosi' non vedo cos'altro si possa fare'. Allora querelera' Report? 'Sicuramente portero' davanti ai giudici coloro che hanno dato informazioni false e documentazione parziale a Report. Sto cercando di capire se chi ha realizzato quella trasmissione sia stato anch'esso tratto in inganno, come purtroppo lo sono stati milioni di cittadini, o se si e' prestato al gioco, cio' che allo stato non credo, per il rispetto che ho per Report e per la Gabanelli'. Sta di fatto che da giorni si parla delle sue 56 case e di una gestione arruffona e opaca delle finanze dell'Idv. Per uno che fa della moralita' una bandiera e' un bel danno. 'Il danno e' evidente, ma e' provocato da chi commette simili diffamazioni giacche', com'e' stato documentalmente dimostrato, io non ho e non ho mai avuto 56 case e quelle poche che ho le ho pagate con i miei soldi e non con quelli del partito, e chi ha detto una simile calunnia ne rispondera' davanti ai giudici. Quanto alle risorse finanziarie di Idv, i nostri conti sono gia' stati setacciati piu' volte dalla magistratura contabile, amministrativa, civile e per ben quattro volte da quella penale, e ogni volta e' stata certificata regolarita' dei bilanci e correttezza dei comportamenti. Non solo, e' stato condannato a pagare le spese chi lo ha messo in dubbio. Chi non ha pagato si e' visto pignorare la sua casa'. L'Idv intanto sembra un partito in alto mare, con abbandoni eccellenti, come quelli di Donadi, De Magistris, Orlando. 'Veramente non mi sembra che stiano abbandonando la nave, anzi, anch'essi come me cercano di dargli nuova propulsione per una nuova incisivita' della sua azione politica'. Veramente sia De Magistris che Orlando pensano a un loro movimento… 'Ho parlato con Leoluca che ribadisce l'impegno di rilanciare insieme a me una Idv ancora piu' forte e determinata. Con Luigi mi vedro' martedi'. Con il sindaco Emiliano mi sono visto l'altro ieri e lui stesso ha ribadito la lungimiranza del nostro comune rapporto politico. Quanto a Massimo egli legittimamente vuole chiudere un accordo politico-elettorale con il centrosinistra, cosa che tutti auspichiamo, a patto che il programma sia alternativo a quello di Monti che finora il Pd sostiene'. L'Idv non e' morta? 'L'Idv e' stata accoltellata alla schiena e questo e' un gioco sporco che in politica non deve avvenire, ma cio' non vuol dire che dobbiamo arrenderci, bensi' che dobbiamo reagire con piu' determinazione di prima'. Accoltellatori? Alla Di Pietro le chiedo “faccia i nomi”. 'Nel sistema politico attuale ci sono formazioni che non vedono l'ora di liberarsi dell'Idv. Dentro il Pd ci sono due gruppi, uno dei quali vuole accordarsi con l'Udc di Casini e mandare a monte il progetto riformista. E' chiaro che con l'Idv dentro la coalizione il gioco fallirebbe'. Dopo il voto in Sicilia il suo potenziale alleato non e' Grillo? 'In Sicilia, ricordo a chi non sa contare, l'Idv e' l'unico partito che ha raddoppiato i voti rispetto alle regionali precedenti, mentre gli altri li hanno dimezzati. E' singolare che i giornali dicano che avremmo perso mentre gli altri hanno tutti vinto. Quanto all'M5S e' fatto di persone giovani, intelligenti e capaci, che noi apprezziamo e rispettiamo e con cui speriamo di poter collaborare per il bene del Pese e all'interno delle istituzioni'. Ipotizza un accordo elettorale con Grillo? 'Credo che Beppe come me si stia facendo un sacco di risate nel leggere sui giornali ricostruzioni fantasiose circa nostri presunti accordi elettorali. Io e lui non ne abbiamo mai parlato. E soprattutto perche' il progetto politico dell'Idv e' in primo luogo quello di ricostruire un'alleanza programmatica di centrosinistra che ha come base la foto di Vasto'. Non era d'accordo con lui quando l'ha proposta per il Colle? 'Beppe, con quell'affermazione, ha voluto solo esprimermi, a modo suo, solidarieta', per gli attacchi personali di delegittimazione che mi stavano piovendo addosso da tutte le parti. E siccome e' un uomo libero e indipendente, non si e' fatto scrupolo di ribadire la nostra amicizia, che c'e', e di cui anch'io sono orgoglioso'. Lo sosterrebbe come premier? 'Non si e' mai proposto come tale ed e' stucchevole il tentativo della politica di aizzargli i cittadini contro per cercare di fermare il successo di un movimento spontaneo come M5S'. E' vero che ha gia' pronto simbolo e nome di un nuovo partito? 'Si', si chiama Italia dei valori e il simbolo e' il gabbiano'”.
INCANDIDABILITÀ:DI PIETRO”IDV DA SEMPRE PER NO CONDANNATI IN PARLAMENTO” ROMA – “Sin dal primo giorno in cui ha iniziato a fare politica, l'Italia dei Valori ha insistito sulla necessita' di una legge che impedisse ai condannati di essere candidati. Al riguardo, infatti, abbiamo presentato, da tempo, disegni di legge, emendamenti, ordini del giorno e interrogazioni parlamentari. Finalmente sembra che questa norma stia per vedere la luce, ma vogliamo verificarne il testo per dare un giudizio. Troppe volte, infatti, abbiamo visto leggi che avevano dei buoni titoli ma che contenevano delle cattive soluzioni. L'ultimo esempio e' la legge anti-corruzione che, pur chiamandosi cosi', in realta' aumenta gli spazi di impunita' per i corrotti e i corruttori”. Lo afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Cio' premesso, l'IdV ribadisce la necessita' che tutti coloro che sono stati condannati, anche in via non definitiva, e quindi anche in primo grado, non siano candidabili. Una cosa e' la responsabilita' penale, per cui vale il principio costituzionale in base al quale una persona e' innocente fino a sentenza penale passata in giudicato, altra cosa e' la responsabilita' politica che presuppone un rapporto di fiducia tra il cittadino e l'eletto. Ebbene, il cittadino deve sentirsi tranquillo quando va a votare e deve avere a che fare con persone che non abbiano alcun problema con la giustizia. Se si hanno conti in sospeso e' bene prima che vengano risolti. Queste norme, tra l'altro, fanno parte del codice che l'IdV sta gia' applicando al suo interno e che continuera' ad applicare”.
CRISI. BELISARIO: ISTAT SUONA CAMPANE A MORTO PER GOVERNO MONTI Roma, 5 nov. – “I dati dell'Istat suonano ancora una volta come le campane a morto per il governo tecnico. Il quadro economico, e quindi anche quello sociale, del Paese e' drammatico: Pil in caduta libera, disoccupazione alle stelle, contrazione del reddito delle famiglie, con conseguente crollo dei consumi”. Lo sottolinea il capogruppo dell'Italia dei valori a Palazzo Madama Felice Belisario. “E' chiaro- aggiunge- che qualcuno ha sbagliato e quel qualcuno e' colui che doveva essere il salvatore della Patria e portare l'Italia, e soprattutto gli italiani, fuori dalla crisi”. “Le politiche economiche di rigore nei confronti dei soliti noti- continua- senza alcuna misura per la crescita, hanno portato il Paese sull'orlo del burrone. L'Italia dei valori e' stata messa alla gogna, attaccata, accusata di fare la Cassandra, ma tutti gli indicatori economici ci hanno, purtroppo, sempre dato ragione. Ora invochiamo con forza una netta discontinuita' col passato e con questo assurdo presente e – conclude Belisario – ci proponiamo per un governo alternativo, perche' le politiche di Monti e Fornero sono servite solo ad affossare definitivamente le fasce sociali piu' deboli”.
BERSANI: BELISARIO (IDV), NOI DI CENTROSINISTRA MA NON MASOCHISTI =
– Roma, 5 nov. – “Bersani non si arrampichi sugli specchi, e' da tempo che ha chiuso la porta e non vuole aprirla. L'Italia dei Valori sta e resta come forza del centrosinistra. I nostri interlocutori possono essere solo coloro che si identificano in questa area, ma non siamo masochisti. Di fronte ai ripetuti no di Bersani, giocheremo la nostra partita per non mandare certo a gambe all'aria il nostro progetto”. Lo dichiara il Presidente dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario.
LAVORO: CARLINO (IDV), APPROVARE DDL SU RAPPRESENTANZA – ROMA, 5 NOV – ''Adesso da piu' fronti si sollecita la riforma delle relazioni tra le parti sociali, ma il Gruppo del Senato ha presentato un ddl a mia prima firma sulle rappresentanze sindacali e l'efficacia dei contratti collettivi nazionali gia' nel 2010. Pertanto chiediamo al Presidente Schifani di calendarizzare al piu' presto il provvedimento per una sua rapida approvazione''. Lo dichiara il Capogruppo IdV in Commissione Lavoro a Palazzo Madama, Giuliana Carlino. ''E' indispensabile – aggiunge – garantire a tutti i lavoratori di poter eleggere i propri rappresentanti ed assicurare regole certe sul piano della contrattazione. Non ha senso parlare di accordi o intese e accusare la Fiom, quando il Ministro Fornero ha dimostrato di voler smantellare la democrazia sociale e proprio il sindacato di Landini subisce pesanti discriminazioni per le battaglie in difesa dei lavoratori che porta avanti. Gli istituti di tutela sono stati gravemente indeboliti dalle controriforme dei Governi Berlusconi e Monti, ora per superare questa drammatica crisi serve l'unita' dei sindacati. L'IdV – conclude Carlino – continuera' ad impegnarsi in Parlamento e nelle piazze, raccogliendo le firme dei cittadini per ripristinare i diritti dei lavoratori smantellati dalle politiche al servizio dei poteri forti''.
INCANDIDABILITA': LI GOTTI (IDV), APPLICARE DISCIPLINA PA ANCHE PER ACCESSO A ISTITUZIONI Roma, 05 nov – “La decisione del Governo sul tema della incandidabilità è certamente positiva. Ovviamente non conosciamo il testo e ci riserviamo il giudizio nel merito, quando lo conosceremo, l'Idv ritiene però che per accedere alle rappresentanze nelle Istituzioni debba applicarsi la medesima disciplina per l'accesso alla pubblica amministrazione”. Lo afferma il senatore Luigi Li Gotti, responsabile Giustizia dell'Italia dei Valori. “Avendo l'IdV presentato, da alcuni anni, un apposito disegno di legge, pendente nelle commissioni competenti, dovremo verificare quanto delle nostre proposte verranno recepite dal Governo. Rileviamo, comunque, che il Governo perpetua l'andazzo di ignorare i disegni di legge di iniziativa parlamentare, sovrapponendovi la propria iniziativa, confermando così il giudizio di superamento del sistema di democrazia parlamentare con quello del rafforzamento dei poteri dell'esecutivo”, conclude Li Gotti.
CRISI: BORGHESI (IDV), ISTAT CERTIFICA E AMMONISCE GOVERNO – Roma, 05 nov – “Ancora una volta l'Istat certifica, e al tempo stesso ammonisce, governo e Paese su quanto sta avvenendo dopo le varie manovre che si sono avvicendate e che hanno già prosciugato dalle tasche dei cittadini più di 130 miliardi di euro. In particolare il crollo dei consumi, che ci riporta indietro di almeno 20 anni e la disoccupazione galoppante. E poi il fatto che, anche la nuova legge di Stabilità spacciata come un provvedimento che favorisce lo sviluppo, avrebbe invece un impatto pressoché nullo sul Pil del prossimo anno”. E' quanto afferma, in una nota, il vice capogruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi. “Noi – spiega – non smetteremo di chiedere a questo governo l'unica misura realmente in grado di creare condizioni di crescita e cioè il taglio delle tasse per lavoratori, famiglie e imprese e ancora chiediamo di collegare immediatamente il recupero dell'evasione fiscale alla riduzione delle tasse”.
BALNEARI: IDV, GNUDI TUTELI IMPRESE. NO A CONDANNA A MORTE SETTORE Roma, 05 nov – “Ci auguriamo che il viaggio a Bruxelles dei ministri Gnudi e Moavero, previsto per domani, diventi per le imprese balneari un viaggio della speranza e non di non ritorno. Se l'obiettivo del ministro è quello di procedere in sede Ue con il suo decreto sarebbe uno strappo senza precedenti, uno schiaffo in faccia ai sindacati del settore, alle regioni, province e comuni ” lo dichiara, in una nota, David Favia, capogruppo di Italia dei Valori in commissione Affari costituzionali alla Camera. “Noi abbiamo chiesto più volte al ministro Gnudi un atto di resipiscenza operosa. Alternative valide al decreto ci sono ed è questo che i ministri Gnudi e Moavero dovranno chiedere domani alla Ue: esonero dalla direttiva Bolkestein o una legislazione sul modello spagnolo, che stabilisce una proroga delle attuali concession i fino a 75 anni” spiega Favia. “Questa è l'unica via. Altre soluzioni, come quella del decreto del governo, regalerebbero di fatto le nostre spiagge alle multinazionali straniere. Il governo dica chiaramente cosa intenda fare: se salvare una realtà sana della nostra imprenditoria e salvaguardare 100 mila posti di lavoro o condannare a morte un intero settore con gravi ripercussioni sui livelli occupazionali” conclude il capogruppo di Idv in commissione Affari costituzionali della Camera.
Sanità/ Palagiano: Per malati di Sla trovare risorse da F35
Lotta a evasione o scelte inespresso per l'otto per mille Roma, 5 nov. (TMNews) – “Non solo si potrebbero eliminare tout court gli investimenti in cacciabombardieri visto che il valore di uno solo degli F35 basterebbe a dare un minimo di respiro al Fondo per le non autosufficienze, ma si potrebbero finalmente ridestinare i circa 700 milioni derivanti dalle scelte inespresse dell`8 per mille, oppure ripartire con una lotta serrata all`evasione fiscale: 340 sono i miliardi di economia sommersa nel nostro Paese. Le soluzioni per i malati di Sla e per il sostegno alle disabilità ci sono e, forse, a questo punto, è la volontà politica che manca”. Così in una nota Antonio Palagiano, responsabile nazionale sanità di Idv. “Privilegiare le macchine da guerra o giocare sull`equivoco delle quote non espresse dell`8 per mille, che i cittadini, non barrando alcuna casella nel modello 730, pensano di destinare allo Stato, significa – aggiunge Palagiano – non voler affrontare il problema e restare indifferenti di fronte alle migliaia di persone affette da grave disabilità o da una patologia invalidante come la Sla, che oltre al danno della malattia subiscono la beffa di non poter usufruire neanche di ciò che spetterebbe loro di diritto”. “Anche questo Governo come quello che lo ha preceduto, sembra essere più sensibile all`inizio e al fine della vita, piuttosto che al tratto intermedio che è quello che, in realtà, interessa ciascun cittadino. Ci auguriamo – conclude il deputato Idv – che con la legge di stabilità qualcosa inizi a cambiare, per chiudere finalmente questo vergognoso capitolo delle politiche sociali nel nostro Paese e restituire dignità e diritti ai cittadini”.
MINORI: PALOMBA (IDV), TUTELA DIRITTI BAMBINI PRIORITARI VIA NORME INTRUSE DA DDL Roma, 05 nov – “La problematica è impellente: i figli nati fuori del matrimonio devono avere gli stessi diritti di quelli nati dentro l'unione matrimoniale. Il testo del disegno di legge è stato approvato all'unanimità alla Camera, dove oggi è tornato all'esame con l'aggiunta di due norme “intruse” con il passaggio al Senato: la prima riguarda i figli nati da rapporto incestuoso e vorrebbe conferire al genitore, che nella maggior parte dei casi è un padre-nonno o un padre-zio violentatore della madre, il diritto unilaterale di riconoscere il figlio; noi riteniamo che questa norma determinerebbe una seconda violenza nei confronti del genitore leso e ci allineiamo a quanto già stabilito dalla Corte Costituzionale, e cioè che sia diritto non del genitore ma del figlio, in piena autonomia e consapevolezza, richiedere il riconoscimento propedeutico ad eredità e mantenimento” lo ha detto Federico Palomba, capogruppo di Italia dei Valori in commissione giustizia alla Camera, durante il convegno, organizzato da Idv “Rispettare i bambini, problemi aperti di giustizia minorile”, cui partecipano Laura Baldassare dell'Unicef, Vincenzo Spadafora, dell'Autori tà garante per l'infanzia e l'adolescenza, Luciana Spina, presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati per i minorenni e la famiglia, Luca Muglia, presidente dell'Unione nazionale camere minorili, Frida Toniozzo dell'Anfaa, Riccardo Ripoli, Responsabile dell'associazione “Amici della Zizzi”, ed i parlamentari Angela Napoli, Anna Serafini, Ida D'Ippolito e Alessandra Mussolini. “La seconda norma intrusa nel ddl vorrebbe trasferire la competenza in materia dal tribunale dei minori a una sezione speciale del tribunale ordinario. Questo vorrebbe dire che il giudice che fino a ieri si era occupato di tutt'altro si ritroverebbe a giudicare in una materia così complessa e delicata come quella minorile. Chiediamo quindi che il testo sia epurato dalle due norme intruse e quindi approvato alla Camera e subito dopo al Senato. L'approvazione del testo è quanto mai urgente, ma non per questo possiamo lasciare che si intrufolino norme che non riguardano il cuore della materia e che meritano una trattazione più lunga e approfondita” ha spiegato Palomba.
SCUOLA: RODANO (IDV), SUICIDIO PROF DEVE FAR RIFLETTERE MA PROFUMO CONTINUA RIVENDICARE LINEA VESSATORIA VERSO DOCENTI – ROMA, 5 NOV – ''Ha ragione il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, quando dice che il suicidio del docente precario Carmine Cerbera e' un fatto terribile che dovrebbe chiamare tutti a una riflessione. Ma anche oggi, con le sue dichiarazioni, il ministro Profumo di fatto ha rivendicato appieno sia la linea politica di tagli che la scelta del nuovo concorso pubblico bandito dal Miur, a parer nostro e dei docenti del tutto inutile e costoso. Misure che si stanno dimostrando del tutto vessatorie, soprattutto per gli insegnanti''. Lo dichiara Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione dell'Italia dei Valori. ''Anche oggi il titolare del Miur si domanda come poter abrogare l'aumento delle ore dei docenti, misura gia' ampiamente bocciata dal voto della commissione parlamentare competente. In realta' Profumo – afferma la parlamentare – dovrebbe essere consapevole del fatto che non solo non ha avviato un percorso reale e credibile di stabilizzazione degli insegnanti, non solo non sta affrontando i problemi della scuola, del diritto allo studio, dei disabili, del tempo pieno, delle classi pollaio, tutti ereditati dal triennio Gelmini, ma che con le sue politiche di questi mesi ha sostanzialmente tolto ai precari ogni prospettiva. Ed e' esattamente in questo contesto di perenne incertezza e instabilita', di precarieta' a vita, di disoccupazione incombente, che – conclude la responsabile Istruzione dell'Idv – possono maturare drammi come quello di Carmine Cerbera''.
LAVORO. IDV A FORNERO: TUA RIFORMA E'ATTACCO IDEOLOGICO ART.18. REFERENDUM PER CANCELLARLA – Roma, 5 nov – “Dalle affermazioni della Fornero si capisce che la sua riforma non è servita a niente, perché non ha aiutato le imprese né ha creato posti di lavoro, ma semplicemente ha agevolato i licenziamenti facili. E' necessario, infatti, creare le condizioni affinché le aziende possano assumere a tempo indeterminato. Oggi, invece, le imprese continuano ad avere la tassazione sul lavoro più alta d'Europa, mentre i lavoratori, precari e non, percepiscono stipendi netti che sono più bassi rispetto alla media europea”. Lo dichiara in una nota Maurizio Zipponi, responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, che aggiunge: “La riforma Fornero è un attacco ideologico all'articolo 18 e lo dimostra il fatto che ormai sono centinaia i licenziamenti per ragioni economiche. Un argomento che, grazie al ministro, viene utilizzato per evitare il reintegro anche quando il licenziamento è illegittimo. Per questo, l'IdV sta raccogliendo le firme per i referendum contro le modifiche dell'articolo 18 volute dal ministro Fornero e per cancellare l'articolo 8 che ha abolito i diritti minimi dei lavoratori previsti dai contratti nazionali di lavoro”.