Mi scrive su Facebook Giuseppina Fioretti un messaggio. E’ una domenica fredda e piovosa, mi ha riscaldato: tra poco canterò malgrado sia stonata, e sorrido.
Doriana Goracci
“Ciao cara. A Forte Marghera (VE) sono 2 anni che l’ANPI di Mestre organizza l’evento MestREsiste per parlare di Resistenza passata e presente. Così quest’anno sono state accolte le adesioni di due associazioni palestinesi e io ho potuto realizzare un progetto che mi stava a cuore da tanto: far cantare in arabo BELLA CIAO. Il mio amico, cantante e regista, Hakeem e la mia amica fotografa, Fatima Abbadi, mi hanno aiutato in questa idea. Questa canzone è un simbolo universale. Io, che tra i palestinesi ci vivo, so che la canticchiano …ma ora possono capirne il significato. Ecco la versione palestinese di Bella Ciao
Bella Ciao (ya 7elwa ciao) palestinian version
كل شعب ÙÙŠ كل مكان ÙˆÙÙŠ كل وقت له الØÙ‚ ÙÙŠ المقاومة من آجل البقاء ومن آجل Øريته . ØÙ‚ كل Ùرد ÙÙŠ المقاومة ضد جميع اشكال
الظلم هو ØÙ‚ غير قابل للتصرÙ. المقاومة ليست تاريخ مضى. المقاومة الÙلسطينية تØت آنظار الجميع وهي Øاجه لدعمنا “
“Ogni popolo in ogni luogo e in ogni tempo ha Diritto a Resistere per Esistere e per la propria Libertà. Il diritto alla Resistenza di ogni individuo contro ogni forma di sopraffazione è un diritto inalienabile. La Resistenza non è storia passata. Quella palestinese è sotto gli occhi di tutti e ha bisogno del nostro sostegno”
For HAMZA M. ( R.I.P.)
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p.s. L’ing. Fausto Giovannardi ha scoperto che la melodia del più popolare canto della Resistenza italiana al nazifascismo è stata ispirata dalla ballata yiddish ‘Koilen’ arrangiata, ai primi del ’900, dal fisarmonicista gitano Mishka Ziganoff. Ziganoff, originario di Odessa, emigrò negli Stati Uniti dove lavorò come musicista klezmer. Il Klezmer è un genere musicale di tradizione ebraica che accompagna feste di matrimonio, funerali o semplici episodi di vita quotidiana (da Wikipedia). Ulteriori dettagli sulla scoperta dell’ing Giovannardi si trovano nell’articolo che Jenner Meletti, del quotidiano La Repubblica, ha dedicato all’intera vicenda (La Repubblica 12/4/2008).
Il video mette a confronto i due brani. La versione del brano di Ziganoff, che, a sua volta, sembra essere stata ricavata da un più antico canto tradizionale ebraico, è quella incisa nel 1919 a New York. Di questa incisione viene proposta solo la parte iniziale di circa un minuto (l’intero brano dura più di tre minuti). La versione di Bella ciao è stata tratta da http://www.marxists.org. Le immagini del video sono state ricavate da vari siti Internet.
Bella ciao – l’origine yiddish della melodia
P. S. Da quando è stato pubblicato l’articolo di Jenner Meletti su ‘la Repubblica’, da più parti è stata messa in dubbio la parentela tra ‘Bella Ciao’ e la canzone yiddish ‘Koilen’. Segnalo al riguardo, per chi volesse approfondire l’argomento, la seguente documentazione tratta da vari siti Internet:
(informazioni generali su ‘Bella ciao’)
http://it.wikipedia.org/wiki/Mishka_Tziganoff
(notizie su Mishka Ziganoff)
http://www.carmillaonline.com/archives/2008/05/002631.html#002631
(articolo di Carlo Loiodice che contesta la derivazione di ‘Bella ciao’ da ‘Koilen’)
http://www.prato.linux.it/~lmasetti/antiwarsongs/canzone.php?lang=en&id=7…
(qui vengono riproposti gli articoli de ‘la Repubblica’ e di Carlo Loiodice, a cui segue la risposta dell’ing. Fausto Giovannardi)