Finocchiaro: "Stiamo per andare a nuove elezioni è il momento di fare un decreto"

Intervista a Anna Finocchiaro di Liana Milella – La Repubblica

di Anna Finocchiaro

Sì al decreto, senza esitazioni, da parte di Anna Finocchiaro. Il capogruppo del Pd al Senato dice: «Il decreto è una necessità». In alternativa è pronta alla deliberante. Contesta Alfano, «il suo ddl anti-corruzione era acqua fresca». E sulla prescrizione consiglia: «Seguiamo la via più decisa».

Prescrizione e voto di scambio per decreto. È possibile?

«Il decreto è una necessità e trova un fondamento innanzitutto nell'assoluta inidoneità dell'attuale norma sul voto di scambio a prevenire e reprimere questo reato in un Paese che si avvia a nuove elezioni e dopo le tragiche emergenze di cronaca. Nel '92 alla Camera il Pd, e io stessa, facemmo una battaglia perché non fosse costruita così, ma fummo sconfitti. Sono passati 20 anni e mi ritrovo ad avere ragione».

Decreto anche per la prescrizione?

«È una valutazione che spetta al governo e al Presidente della Repubblica, ma credo proprio che sia tempo di farlo».

Napolitano frena sui decreti visto che la legislatura è alla fine e poi si tratta di norme penali. Non è un doppio ostacolo?

«Il Pd è pronto alla deliberante su voto di scambio, prescrizione, auto-riciclaggio e falso in bilancio perché una legge sull'anti-corruzione che non colpisce la provvista in nero per pagare le tangenti è monca. Siamo pronti a fare subito tutto il pacchetto. Non siamo noi che ci siamo messi di traverso».

Non era più logico mettere tutto in quel ddl?

«Certo che lo sarebbe stato, ma non ci siamo riusciti perché i rapporti di forza al Senato sono quelli che sono e i nostri emendamenti sono stati bocciati, e non ce l'hanno fatta neppure alla Camera dove pure i numeri sono migliori. Alla fine abbiamo deciso che era meglio approvare comunque la legge».

Annunciare ora queste novità non è un'operazione mediatica per coprire le gravi carenze dell' anti-corruzione?

«Per noi non lo è, perché sono anni che ci battiamo su questi punti. Ci opponemmo alla riduzione del falso in bilancio e all'approvazione della Cirielli, abbiamo chiesto più volte di inserire il reato di auto-riciclaggio, abbiamo sempre ribadito che così com'è il voto di scambio colpisce una gamma limitatissima e marginale del fenomeno e quindi è una norma inutile».

Prescrizione, si affacciano due riforme, una forte, una debole. Il Pd si batterà per bloccare l'orologio della prescrizione con l'azione penale?

«La cosa più semplice è abrogare la Cirielli e tornare alvecchio co dice. Ma è ovvio che la prima soluzione è la migliore, anche se comporta il rischio di introdurre limiti temporali ai vari gradi visto che il processo non può durare all'infinito. Parlo sulla base di notizie di stampa, ma la seconda ipotesi rischia di scatenare un contenzioso endo-processuale molto pericoloso, perché è difficile riconoscere l'attività dilatoria».

I processi che andranno in fumo per la nuova concussione per induzione sono persi per sempre. Perché non avete fatto la battaglia dei due anni in più?

«L'abbiamo fatta, basta guardare dibattito ed emendamenti, ma l'abbiamo persa. Noi facevamo questa e altri presentavano la salva-Ruby. Non siamo tutti uguali, non perseguiamo tutti con lo stesso coraggio la corruzione. Alfano, che vanta tuttora il suo ddl che era acqua fresca, dovrebbe avere un po' di resipiscenza… ».

Non si sente addosso il fantasma di Penati?

«Francamente, e in tutta coscienza no, perché abbiamo fatto di tutto per aumentare la pena, prima che lui annunciasse di voler rinunciare alla prescrizione».

Però pure voi avete proposto di scindere la concussione in due figure distinte.

«Questo non c'entra nulla con la durata della pena e con la prescrizione del reato. Bastava aumentare la pena e il problema era risolto. Il Pdl già boccia prescrizione lunga e voto di scambio rafforzato. Vinceranno pure stavolta? «Il veto del Pdl l'abbiamo già sperimentato e il testo sulla corruzione è quello che è proprio per via dei veti del Pdl. Non mi stupisce che in piena coerenza si oppongano anche oggi al varo di un nuovo provvedimento».

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