LA POLITICA ITALIANA E’ UNA FRA LE TANTE PROFESSIONI? NO! E’ UNA NOBILE MISSIONE!!!

Cari politici, eletti al Parlamento Italiano, in questo periodo di crisi mondiale, gli italiani si appellano alla Costituzione, per un legittimo riferimento alle nobili parole: La Repubblica Italiana e’ Fondata sul Lavoro! E chiedo, sono ancora valide le citate parole?

Fatti inverosimili che si riferiscono all’ILVA, una delle piu’ grandi acciaierie europee, che in quest’ultimi giorni si assiste a un duello di fuoco amico, ovvero si affrontano con forza a fare valere i loro principi, che sono inviolabili, perche’ e’ giusto e sacrosanto la difesa della salute per tutti i cittadini italiani che vivono nelle loro citta’, quindi Taranto inclusa.

Ma allo stesso tempo, tutti gli italiani hanno diritto al lavoro e soprattutto ai piu’ fortunati che lo hanno, occupati nell’acciaierie di Taranto, indotto incluso, e se dovesse cesssare l’attivita’ dove, quando e come potrebbero essere reintegrati con la crisi incombente, le decine e decine di migliaia di lavoratori, che secondo il provvedimento della Procura Generale di Taranto intima lo spegnimento della fonderia n.5, la piu’ importante di detta acciaieria?

Questo e’ un caso incredibile ove sono coinvolte le istituzioni, da una parte vi e’ la magistratura, che legittimamente e responsabilmente si propone a difesa dei cittadini di Taranto ed il governo che ha il dovere di difendere il posto dei lavoratori e l’attivita’ dell’acciaieria, in quanto e’sacrosanta la difesa per il lavoro e l’Italia non puo’ permettersi a cuor leggero fare meno del complesso industriale e stretegico per altre industrie del settore.

Percepisco un dibattito molto acceso ed e’errato che si creino tensioni e contrasti fra le istituzioni della Nazione nostra. Qualora non fosse emerso l’equo accordo, suggerirei un’ idea, prima che succeda l’inevitabile ai cittadini diTaranto, che da anni subiscono gli effetti negativi per la salute, provocata dall’ILVA complesso siderurgico, in molti casi anche mortali per avere respirato l’aria inquinata.Quindi, giustamente pretendono la chiusura dell’acciaieria e non credono a piani industriali che potrebbero migliorare la zona, ma costretti a convivere con un tale impianto industriale, che aggrava la loro salute ogni giorno di piu’.

Gli operai non sono disponibili a lasciare il loro posto di lavoro ed i proprietari positivamente disposti ad investire, e suppongo nell’ordine di alcuni miliardi, ritengo logico con un contributo finanziario dal governo per sanare l’ambiente nell’area della citta’ di Taranto. Quindi, due schieramenti uno difeso dalla magistratura e l’altro, dal proprietario che difende il proprio diritto di produrre offrendo lavoro a migliaia di famiglie. Attestandosi ambe le parti su queste due posizioni irremovibili, con il rischio di produrre un gravissimo danno a tutta la Nazione, ecco la soluzione fattibile per un’equilibrato compromesso:

In questo caso il governo dovrebbe agire a difesa delle due parti interessate, chi alla salute e chi al lavoro, ecco che cosa potrebbe fare il governo: Se si ipotizzasse che a Taranto fosse successo nell’immaginario una catastrofe naturale, e’ un dovere abbandonare le case distrutte, demolite, inagibili e quat’altro, a questo punto, gli abitanti hanno il diritto d’essere soccorsi, che cosa si fa in quelle malugurate situzioni? Si Proclama con decreto, la massima emergenza ambientale, poi lo sfollamento della popolazione colpita, in altre aree della Nazione.

Quindi e’ molto piu’ fattibile il trasferimento di migliaia di famiglie in altre zone, che traferire un’ impianto di tali proporzioni. I costi per bonificare un’area piu’ vivibile nella zona dell’impianto industriale a carico della proprieta’ con il contributo finanziario del governo, Alla magistratura il compito di vigilare che tutto si svolga correttamente a tutela della salute. Al governo la decisione di fare sfollare le famiglie dalla zona piu’ pericolosa e trasferirle nell’area della Regione Puglia, presso parenti oppure ospitate nelle strutture alberghiere della zona, Ai padri o capi famiglia momentaneamente senza lavoro, a carico del governo. Detto cio’, se fattibile, potrebbe accontetare gli uni e gli altri. Dopo tutto, quando c’e’ un terremoto o una guerra si devono mbilitare tutti i giovani, le donne e gli uomini (banbini e anziani esclusi) con lo scopo di sanare cio’ che sara’ umanamente possibile.

Per quello che fa riferimento alla politica italiana in generale, a chi dare le colpe o le responsabilita’, quanto accaduto e accade in Italia e’ davvero un impresa ardua e complicata, ma consapevole che la societa’ civile, fu esemplare e seppe risollevarsi dalla sciagura della II guerra Mondiale e come tutte le cose, tale periodo, alla fine del 1960 si esauri’. Infatti nel 1970, i politici italiani d’allora ebbero l’infelice idea di costituire oltre alle 5 Regioni a Statuto Speciale, altre 15 a Statuto Ordinario. Da quell’epoca, il governo centrale, s’indeboli’ in quanto quasi tutto lo delego’alle strutture amministrazioni autonome e decentrate e si percepi’ la spartizione del potere politico, con la crescita esponenziale del debito pubblico.

All’epoca del 1951, Robert Schuman, ministro degli esteri francese, avvio’ l’iniziativa di un progetto che poteva interessare a 3 Nazioni europee, e da quell’incontri fra le dette Nazioni, gettarono le prime basi per la Comunita’ Europea del Carbone e dell’Acciaio, fortemente voluta da Robert Schuman, Ministro degli Esteri, dal Cancelliere Konrad Adenauer e da Alcide De Gasperi, Primo Ministro, che rappresentarono la Francia la Germania e l’Italia, ed a tale idea si uni’ anche il Benelux. La fondazione della Comunita’ Economica Europea negli anni successi rappresento’ la pietra miliare per la futura Europa, nelle fasi successive altri politici avviarono iniziative mirate all’integrazione europea e nonostante che i delegati a tali operazioni, ancora oggi, dibattono nell’affrontare le problematiche europee e nell’arco di cinquant’anni, senza potere vedere la luce della vera Europa dei popoli.

La struttura dell’Unione Europea si manifesta come potenza finanziaria, legata a doppio filo alla grandi Banche europee, che dominano dall’epicentro finanziario della BCE lo scenario politico europeo, ai limiti di contrasti e conflitti d’interessi con i vari paesi membri, di tali organismi internazionali. Comunque, agli inizi non era stata coniata concettualmente l’idea dell’Unione Europea, quindi lontani anni luce dal volerla costituire vincolata alla cessione di una quota della Sovranita’ Nazionale.

Altro passo negativo nel 2001, consumatosi con furbizia l’evento dell’introduzione dell’Euro ed e’ inutile negarlo che gli italiani furono impotenti al gravissimo errore ed il popolo italiano subi’a causa dell’inaspettata svalutazione della Lira con l’Euro, l’accordo stabiliva 1.500 lire x 1.00 euro. Al momento del cambio modificarono il costo della moenta unica, in lire 1.989 x euro 1.00. Come dimenticare le stagioni dei vari dissesti naturali, in Italia, seguiti dagli scandali e corruzioni che puntualmente ogni anno danneggiarono il territorio ed addizionati agli errori politici anche il popolo italiano nel 2007 percepi’ un’andamento generale negativo.

La crisi finanziaria e derivati inclusi, nel 2008 che colpi’ inevitabilmente il mercato interno contagiata dagli effetti negativi creati dall’introduzione dell’euro,mirata a promuovere un nuovo mercato internazionale frutto dell’incontrastata globalizzazione che poi, si manifesto’ un consumismo aggresssivo e incontrollato. Da non dimenticare che l’Italia dopo essersi sviluppata industrialmente, per molti anni si posiziono’ IV potenza industriale nell’ambito del mercato mondiale.

Successivamente vi fu l’accelerazione del costo del petrolio e la dovuta priorita’ per l’approvvigionamento delle risorse energetiche e per tali effetti, lievitarono i costi dei prodotti Made in Italy, quindi non vi erano piu’ le condizioni di tenere il passo alla competitivita’nell’ ambito dei mercati esteri.

La notizia piu’ allarmante, fu l’ingresso inaspettato di 3 nazioni industrializzate, veri colossi, su scala mondiale: La Cina, l’India ed il Brasile. L’Italia era da tempo nell’eurozona ed impossibilitata a promuovere operazioni precauzionali e proponibili in Lire che erano possibili, se l’Italia avesse tenuta la Sovranita’ Nazionale e Monetaria, poteva essere nel condizioni di svalutare la lira equilibrando l’andamento del Commercio con l’Estero.

Ritornando indietro nel tempo, altri errori furono collezionati dalla classe politica, che per decenni promosse iniziative mirate allo sviluppo della Cassa del Mezzogiorno d’Italia, un piano a lungo termine d’investimenti per industrializzare il territorio meridionale ed insulare. Gli investimenti ci furono, ma altrettanto vero che emersero molti rivoli di denaro, non quantificabili a favore di coloro, non legittimati a ottenerlo.

Quel denaro era dello Stato, ma anche di tutti contribuenti, che veniva gettato al vento, non escludo che ci sia stato uno sviluppo, ma nella realta’ insufficiente per stare al passo con le Regioni del nord Italia, questo stato di cose, favori’ la fallimentare politica dalle facili assunzioni del personale incontrollate ed improduttive, percepito come uno dei modelli negativi applicati all’assistenzialismo ed assorbite dalle strutture statali e parastatali e poca o niente attenzione a vigilare meglio le amministrazioni dello Stato, delle 5 Regioni a Statuto Speciale, delle Province e Comuni.

Dal 1970 le altre 15 Regioni italiane, tramite Presidenti di Regioni, Presidenti di Province e Sindaci, Assessori e Consiglieri di vari livelli con le loro iniziative personali o gruppi di determinati colori politici crearono una rete clientelare, che ne beneficiarono indebitamente molti politici italiani.Le assunzioni del personale incontrollate ed in esubero, eccezionalmente potevano essere sopportate dallo Stato, a meno che ci fosse stato un contrappeso che equilibrasse la situazione, se si fossero realizzate le strutture nell’area meridionale ed insulare d’Italia a supporto dell’ipotizzato allineamento alla modernizzazione della Nazione nostra..

L’inefficienza politica, paralizzo’ una serie di cose, che all’epoca, con l’intraprendenza degli imprenditori italiani, che avrebbero potuto realizzare a costi inferiori. Come non ricordare l’elevato costo al mantenimento della macchina amministrativa dello Stato, i vari governi avvicendatosi, per affrontare tale situazione, pensarono ad’emettere titoli finanziari di Stato e Buoni del tesoro (B.O.T.) a medio e lungo termine. Con quelle operazioni finanziarie, da un lato ottemperarono ed ottemperano gli impegni urgenti e correnti, ma allo stesso tempo inevitabilmente provocano l’aumento del debito pubblico di circa 2,000.00 miliardi di euro

A causa di questo stratosferico debito pubblico, l’Italia e’obbligata a pagare da 70/80 miliardi di interessi valutati in euro all’anno,.gli evasori fiscali, il denaro sommerso gestito dalle varie mafie e l’emergere degli scandali finanziari a catena nella pubblica amministrazione e privata su reati legati alla corruzione dilagante e disgraziatamente anche nel Parlamento Italiano.

Oltre la citata catena di errori politici, scandali e corruzioni, l’Italia, obbligata a rispettare gli impegni con l’Unione Europea, oltre al marasma politico, economico e finanziario, volente o no, subentro’ nel mese di novembre del 2011, il governo tecnico di Monti, che non si fece attendere a tagliare su tutto e a tutti. Ora la Societa’Civile non puo che prenderne atto e da veri italiani responsabili, il dovere di riscattarsi con piu’ incisivita’ nell’affrontare i problemi per il necessario sviluppo industriale, commerciale e del turismo sul territorio italiano, che potrebbe essere l’arma vincente per la ripresa economica del nostro grande Pese.

Nell’avere ripercorso il tracciato del periodo politico, esprimo la mia opinione, quanto descritto dalla critica posizione sociale del Paese, non edificante, anzi una bruttissima pagina politica, perche’ dopo 67 anni dalla fine della II Guerra Mondiale, dopo 66 anni della Repubblica Italiana e 64 anni di politica gestita nell’ambito della democrazia, riaffiora un periodo nebuloso, che non ha sufficientemente contribuito alla buona immagine dell’Italia.

E che dire dello scorso anno, nel mese di novembre del 2011, un governo regolarmente eletto e legittimato a governare, ma l’inattesa iniziativa di un gruppo politico creo’ le condizioni mirato a dimissionare il governo Berlusconi. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, nell’avere preso atto della pericolosa situazione che lo impedi’a governare il Paese, rassegno’ le dimissioni, rimettendo il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica e nello stesso tempo il Capo dello Stato, procedette omettendo il rito della consultazione parlamentare,

Comunque, detto Presidente della Repubblica in tempi rapidissimi, incarico’il Prof.Mario Monti(Senatore di recentissima nomina) a formare un governo, tecnico, con il preventivo sostegno di 3 partiti nazionali che costituiscono la nuova maggioranza al Parlamento Italiano. Questo eclatante fatto anomalo conferma di fatto che tale governo non era piu’ in grado di governare nelle migliori condizioni e senza offesa al Parlamento Italiano, si evince che inevitabilmente la politica italiana ha fallito la sua nobile missione.

Concludo con questo Messaggio a tutti i polici presenti al Parlmento Italiano, alla Presidenza della Repubblica (Quirinale), al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati, alle 5 Regioni a Statuto Speciale ed alle 15 a Statuto Ordinario, alle Province ed a tutti i Comuni d’Italia, quanto descritto rispecchia la realta’del momento critico politico e nonstante tutto amo l’Italia, Patria mia, perche’ consapevole delle cose negative che emergono nell’ambito della Societa’ Italiana, vi e’ l’immensita’ di piccole e grandi cose tutelate da uomini, intraprendenti, onesti, cattolici e non, che brillano o sono all’ombra e umilmente in silenzio.

Quindi auspico che nella prossima tornata elettorale, coloro che intendono candidarsi o ricandidarsi per rafforzare la politica, quella vera, siate costantemente impegnati nel risolvere i problemi che attanagliano il Paese ed e’ un merito d’onore e di orgoglio a rappresentare l’Italia, la Nazione Nostra. Siate umili, onesti, creativi e tutori del bene comune, che la vostra capacita’ intellettuale possa aiutarvi a interpretare come migliorare la nostra amata Nazione.

Essere al servizio della Patria e’ e deve essere la vostra ambita missione, operate e coltivate un’eccellente e umana politica, ispirandovi alle regole del cristianesimo ed osservando le 2 Tavole di Mose’, il metodo rapido per allontanarvi dal pensiero della cattiva e lusinghiera politica architettata con sole parole. Dedicatevi alla buona politica con tutta la passione ed amore per essere utili al prossimo e piu’attenzione alle fascie piu’deboli del popolo italiano, l’impegno profuso non dovra’ mai essere oscurato dall’esibizionismo o professionismo, ma trasformersi in una brillante e nobile missione. L’Italia, nel momento critico, chiama i suoi figli migliori, onorate la Patria per il benessere degli Italiani e quelli all’estero inclusi..
Boston, 15 ottobre 2012

On. Michele Frattallone, presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc., consigliere eletto, tesoriere, membro del comitato esecutivo e presidente della Commissione Cltura, Istruzione ed Immagine, del comitato degli Italiani all’Estero, COM.IT.ES., circ. cons. di Boston, Massachusetts, Stati Uniti d’America., Presidente della Galileo Legacy Foundation, Inc.

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