UNA VIA D’USCITA SOCIALISTA.

Di Manuel Santoro‏

Se i socialisti italiani volessero provare a fare la storia e non soloammirarla stancamente da lontano, dovrebbero, come atto primo,ricercare tutte le possibili occasioni di avvicinamento umano epolitico che lo svolgere della politica permette. Questi casi noncapitano spesso ma, avvolte, quando capitano, vanno afferrati senzaperplessità. Alcuni giorni fa scrissi che le primarie, se usate bene,potevano rivelarsi il mezzo per una rinascita socialista in questoPaese all’interno di un progetto, di lungo termine, di ricostruzionedella sinistra in Italia. Mi riferivo alla reale possibilità dicostruire una casa comune, una casa dei socialisti, all’interno dellaquale far emergere un costante perseguimento teorico, pratico e moraledell’ideale socialista. Ideale che ha il suo cuore nel “portare avantitutti quelli che sono nati indietro”. Non ha alcun senso, oggi,lavorare per aggregare tutti i socialisti in diaspora, e sono tanti,senza una rottura frontale con l’inesistenza dell’attuale analisi edazione socialista. Le primarie potranno essere occasione di riscattoper il mondo socialista solo se tale occasione nascerà sulla rotturarispetto alle priorità politiche e programmatiche dell’attualedirigenza socialista. Sul piano politico questa operazione di rinascita socialista potrebbeavverarsi prendendo in considerazione i seguenti punti: · farsi centro e promotore di una nuova forma di aggregazionesulla base della convinzione che il socialismo sia ormai orfano di unasua collocazione organizzativa nella società italiana, · allacciare un legame fondativo con la tradizione socialista (congli ideali di libertà e di democrazia, di eguaglianza e di giustiziasociale) e con una reale traduzione pratica, · costituire un movimento largo, realmente autonomo (soprattuttodal PD), ancorato in Europa alle esperienze radicalmente riformistedel socialismo europeo senza dimenticare gli aspetti positividell’esperienza della sinistra europea, e all’internazionalismo.Lavorare alla realizzazione di radicali riforme di struttura, · perseguire come fine la democrazia interna. La democrazia internaimplica la più grande attivazione e partecipazione critica deipartecipanti, e consente la manifestazione di tendenze diverse,elevando il necessario spirito di solidarietà e di collaborazione. Se ci fosse la volontà politica di aggregare forze nuove per un veroriscatto socialista, penso che questo piccolo scritto possa darequalche suggerimento da prendere in considerazione.

–Manuel SantoroPartito Socialista Italiano e Direttivo nazionale della Lega dei Socialistihttp://manuelsantoro.com/

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