LA SETTIMANA IDV NEL LAZIO

Shlomo Venezia : gratitudine per la generosità e il coraggio che ha avuto

1 ottobre 2012

“Penso che il nostro Paese debba essere immensamente grato a Shlomo
Venezia per la generosità e il coraggio che ha avuto nel condividere
il dolore lancinante del ricordo. E’ su questa idea di partecipazione
che si fonda la convivenza civile di ogni democrazia: raccontare
l’orrore per non dimenticare e per far sì che non accada di nuovo. E’
su questa idea di memoria condivisa che si fondano i valori
repubblicani della nostra Costituzione. Via via che le voci si
spengono si accresce la nostra responsabilità per continuare a tenere
viva la memoria dell’orrore dell’olocausto e farla crescere una
generazione dopo l’altra. Ed è per questo che Shlomo Venezia ci
mancherà”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile
nazionale Cultura di Italia dei Valori.

Parentopoli: ci mancava solo il problema delle mogli

1 ottobre 2012

“Ci mancavano solo le mogli a complicare la vita di Alemanno. Il
sindaco, che nello scandalo per i fondi del Pdl in Regione tanto ha
temuto per il buon nome della sua consorte, Isabella Rauti, ora si
trova a difendere la moglie dell’assessore Visconti”. È’ quanto
afferma, in una nota, il senatore dell’Idv Stefano Pedica. “Visto che
Alemanno non è riuscito a salvare il posto della Rauti, che dopo
essere stata beneficiata dalla dea ‘Listino’ si è trovata anche
nell’Ufficio di presidenza della Pisana ad autorizzare le spese pazze
del Consiglio – spiega Pedica – adesso è pronto a spendersi per la
moglie dell’amico Visconti, emblema della parentopoli romana. Alemanno
lasci stare le mogli e faccia dimettere il suo assessore, altrimenti
lo scandalo delle assunzioni di parenti e amici travolgerà tutta la
sua giunta. Presenterò un nuovo esposto in Procura sul caso Visconti e
nel frattempo chiederò che la moglie venga sospesa dall’Atac fino a
quando la magistratura non avrà chiarito questa storia”.

Regione: al voto prima della fine dell’anno

2 ottobre 2012

“Occorre fissare urgentemente la data del voto nel primo fine
settimana utile. Ogni giorno che passa, come segnalano anche le
associazioni di categoria e i sindacati, peggiora la situazione
economica di una regione che è senza guida da troppo tempo”. Lo
dichiara in una nota il segretario regionale dell’Italia dei Valori,
Vincenzo Maruccio. “Per una volta la politica si adegui ai tempi della
società e si vada al voto il prima possibile. Il Lazio – conclude
Maruccio – merita di avere un presidente democraticamente eletto prima
della fine dell’anno, pena lo screditamento totale dell’istituzione
regionale”.

Regionali: fissare temi del programma prima di definire il candidato

3 ottobre 2012

“La campagna elettorale, che speriamo abbia inizio al più presto,
dovrà necessariamente basarsi su alcuni temi fondamentali, sui quali i
candidati dovranno dare delle risposte precise agli elettori.” Lo
dichiara in una nota il capogruppo e segretario regionale dell’Italia
dei Valori, Vincenzo Maruccio. “È su specifiche questioni -spiega
Maruccio – quali la trasparenza dell’amministrazione regionale,
l’uscita dal catastrofico commissariamento Polverini nella sanità,
l’uscita dall’emergenza rifiuti con un sistema moderno e la chiusura
delle discariche, lo stop alle speculazioni rese possibili dallo
scellerato piano casa di Ciocchetti, che occorre trovare una sintesi
politica. Noi abbiamo avanzato la candidatura di Giulia Rodano, e
poniamo al centro del dibattito questi temi cruciali, sui quali è
inevitabile prendere una posizione chiara e dichiarata. Riteniamo che
su queste questioni il centrosinistra debba misurare la sua estensione
e il suo perimetro, a prescindere da chi sarà l’uomo, o la donna, che
successivamente sarà chiamato a rappresentarlo.”
“La proposta di candidatura di Nicola Zingaretti alla presidenza della
Regione non può essere accettata a scatola chiusa, prima bisognerà
discutere chi siamo e cosa andiamo a fare, ossia coalizione e
programmi. Sul ‘chi siamo’ la proposta di Gasbarra mi pare positiva –
continua Maruccio – dal momento che ha delimitato la coalizione alle
forze che hanno fatto opposizione alla Pisana. Ancora non si è parlato
del ‘cosa andiamo a fare. Quindi – conclude Maruccio- prima di parlare
della candidatura alla presidenza sarà necessario capire quale
programma bisognerà portare avanti”.

Regionali Lazio: l’IdV lancia la candidatura di Giulia Rodano

3 ottobre 2012

Ieri, parlando al forum di Pubblico, il presidente dell’Idv Antonio Di
Pietro aveva lanciato come possibili candidate alla presidenza della
Regione Lazio le due consigliere regionali dell’Italia dei Valori:
Giulia Rodano o Anna Maria Tedeschi. Oggi Rodano, già assessore alla
Cultura nella Giunta Marrazzo, incassa l’appoggio del Prc e commenta:
”Il presidente Di Pietro offre la mia candidatura per un
centro-sinistra di programma, profondamente rinnovato che metta la
pulizia e la trasparenza al primo posto. Io sono da un lato onorata,
dall’altro a disposizione”. Pieno appoggio del segretario Idv
Vincenzo Maruccio che sottolinea: ”La posizione del presidente
Antonio Di Pietro è condivisa dal partito regionale. Il problema
principale oggi è che non sappiamo qua ndo si andrà al voto. Noi
andiamo avanti cercando di costruire una coalizione di centro-sinistra
con Pd e Sel e crediamo che Giulia Rodano possa riuscire a mettere
d’accordo tutte le forze democratiche di centro sinistra”. ”Sul nome
di Giulia Rodano, come possibile candidata del centrosinistra alle
prossime elezioni regionali, ci troviamo pienamente d’accordo –
afferma in una nota la segretaria regionale del Prc Loredana Fraleone
-. Sarebbe una candidatura in grado di garantire una svolta nelle
politiche regionali, dal punto di vista della tutela di genere e,
soprattutto, a sostegno delle politiche sociali”. ”Bene il sostegno
del Prc – commenta
Maruccio – speriamo che altre forze sociali e politiche, a questo
punto, possano convergere su Giulia Rodano”. Prima dell’Italia dei
Valori, Giulia Rodano aveva militato anche nei Ds e in Sel.

Studenti: la manifestazione è un segnale di disagio

5 ottobre 2012

“Le manifestazioni studentesche di oggi sono un segnale del disagio,
della protesta e delle tensioni che stanno montando nel mondo
giovanile e della scuola. Sono l’altra faccia della politica dei tagli
indiscriminati all’istruzione, della riduzione dell’offerta formativa,
della delegittimazione e dell’umiliazione delle decine di migliaia di
precari della scuola. L’altra faccia di una politica che toglie ai
giovani diritti e garanzie, che offre soltanto precarietà a vita e
propone loro di non studiare e non formarsi, come hanno fatto
recentemente ben tre ministri di questo governo. Una politica che
propone ai giovani di rinunciare al futuro”. Lo dichiara in una nota
Giulia Rodano, responsabile nazionale Istruzione e ricerca di Italia
dei Valori. “Il governo Mon ti e la maggioranza che lo sostiene hanno
soltanto aggravato in questi mesi la condizione dei giovani e degli
studenti. L’inizio di ogni anno scolastico mostra scuole più povere,
più sgarrupate, meno accoglienti, con minori servizi e minore sostegno
agli studenti più bisognosi. Nello stesso tempo nulla è stato fatto
contro la precarietà crescente, contro le false partite IVA, contro le
esternalizzazioni senza criterio, contro la crescente disoccupazione
intellettuale e la vera e propria emigrazione all’estero dei nostri
giovani. Nello stesso tempo tutte le incrostazioni corporative e
baronali sono rimaste al loro posto a bloccare ai giovani ogni
possibilità di crescita. La generazione perduta, non intende farsi
dimenticare. Pensare di rispondere a questa tensione con le forze
dell’ordine, significa continuare a dire ai giovani che lo Stato e la
Politica sono solo dei forti, dei banchieri, dei finanzieri, dei
ricchi. Quello che occorre è una vera alternativa di programma agli
anni del berlusconismo e del montismo, un’ alternativa che ricominci
ad investire sull’istruzione e sulla ricerca, che riduca drasticamente
il numero dei contratti precari, che combatta radicalmente ogni forma
di lavoro insopportabilmente sottopagato o addirittura gratuito,
introducendo finalmente, forme di salario minimo e reddito garantito,
come si fa in tutti i paesi civili. Le risorse ci sono, basta fare le
scelte giuste. E i giovani – conclude Rodano – lo sanno e queste
scelte stanno aspettando.”

Referendum: Zingaretti aiuti a tirare volata finale

5 ottobre 2012

“Se Zingaretti e il Pd vogliono aiuto dai romani lo offrano anche
occupandosi delle sorti della città aiutando a tirare la volata finale
ai referendum di “Roma Sì muove”, già sottoscritti da 40 mila
cittadini. Dal presidente della Provincia ci aspettiamo infatti un
ulteriore sforzo sul fronte degli autenticatori e dai vertici del Pd
un chiaro impegno politico a sostegno dell’iniziativa referendaria”.
Così in una nota congiunta Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma,
Giancarlo Torricelli,
segretario Sel Area metropolitana Roma, Fabio Alberti, portavoce Fds
Roma, Nando Bonessio, presidente Verdi Lazio, Roberto Soldà,
segretario Idv Roma. “In un momento che vede il quadro politico
laziale più che mai scomposto e frammentato, e il dibattito pubblico
incentr ato sulla distribuzione delle cariche, più che sui temi –
proseguono – le 8 proposte referendarie di “Roma Sì Muove”
rappresentano un impegno preventivo nei confronti dei romani e della
loro qualità della vita, a prescindere da chi si candiderà al
Campidoglio. Se si vuole correre per il governo della Regione
basandolo su partecipazione, trasparenza e rinnovamento, quale modo
migliore di iniziare la corsa che aiutare i 40 mila romani che hanno
già firmato per la mobilità sostenibile, i diritti civili, lo stop al
consumo di suolo, la strategia Rifiuti Zero e il taglio ai costi
dell’amministrazione? Per la Capitale gli 8 referendum rappresentano
un’occasione unica di dibattito, partecipazione e democrazia che non
va sprecata, per questo ci mobiliteremo in modo straordinario fino al
15 ottobre per raggiungere le 50 mila firme necessarie”.

Rifiuti: interrogazione Ue sulla discarica e l’impianto TMB di Colleferro

5 ottobre 2012

Il capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccolò Rinaldi, informa
una nota “ha presentato oggi un’interrogazione alla Commissione
europea sul caso dell’ampliamento della discarica in località Colle
Fagiolara a Colleferro (Rm) e, in particolare, sulla localizzazione
proprio in questo sito di un impianto di trattamento meccanico
biologico dei rifiuti”. “Nel 1992 – si legge nell’atto parlamentare –
qui fu aperto un sito di stoccaggio provvisorio per rifiuti solidi
urbani, in una zona dal 2005 dichiarata SIN (Sito di interesse
nazionale) per la bonifica di terreni inquinati a causa
dell’interramento illega le di fusti tossici. Il sito fu trasformato
nel 1997 in discarica permanente. La chiusura della discarica prevista
per il 2009 ha ottenuto una proroga di altri 10 anni. Nel 2008 è stato
autorizzato dalla Regione Lazio un ulteriore ampliamento per 1 milione
e mezzo di metri cubi di rifiuti. La società AgenSEL, gestore della
discarica, intende costruire nell’area un impianto di TMB (trattamento
meccanico biologico) della capacità di 300.000 ton/anno”. Rinaldi ha
chiesto alla Commissione “se ritiene che continuare una tale attività
di discarica corrisponda ad una gestione ‘post mortem’ della
discarica, e se ciò sia in linea con la normativa europea”, nonché di
verificare “se in aree SIN possano essere avviate attività di
concentrazione di rifiuti”. Inoltre, si chiede alla Commissione di
sollecitare lo Stato italiano “ad avviare una definitiva bonifica dei
siti inquinati”.

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