“Due donne fuori casta indiane (dalit) hanno lavorato per 42 anni nello Stato sud-occidentale di Karnataka pulendo bagni di un istituto pubblico con uno stipendio mensile, mai aumentato, di 15 rupie (oggi 22 centesimi di euro). Ora, pur in pensione, continuano a lavorare senza avere ottenuto l’adeguamento riconosciuto loro da tribunali di vari gradi. Protagoniste della vicenda sono Akku e Leela, che per oltre 4 decenni hanno assicurato la pulizia di 21 bagni di un istituto governativo.”
Non c’è una legge, in India, che promuova e lotti contro le discriminazioni? Abbiamo sotto agli occhi cosa significa rispettare la Costituzione, in Italia ad esempio: “…In generale, le discriminazioni non cessano dall’oggi al domani.Le difficoltà che le fasce inferiori della società indiana odierna devono affrontare non sono legate per forza alla casta. I processi di modernizzazione, come la meccanizzazione dell’agricoltura, o la liberalizzazione dell’economia sono a tutt’oggi importante argomento di dibattito e non è certo che le classi inferiori per forza ne risentiranno. Ma è certo che se degli effetti nefasti si faranno sentire, colpiranno i più poveri, qualsiasi sia la loro casta. E questo non sembra essere una peculiarità indiana.”
Buona Giornata Donne, dovunque voi siate.
Doriana Goracci
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