ESISTE IL POLITICO ONESTO

La prima definizione di “politica” risale ad Aristotele. Con questo termine, il filosofo greco indicava l’amministrazione delle “polis” (città) alla quale tutti i cittadini partecipavano per il bene dell’intera comunità. Dai tempi in cui visse questo scienziato e filosofo, sono passati tanti secoli ma il concetto di politica è così cambiato nel tempo da non poter più essere definito oggi così come saggiamente fu interpretato all’origine. La politica ossia l’arte di governare le società, è sempre più diventata la meta ambita non da uomini che avessero a cuore il buon governo della società che grazie alle loro conoscenze, alla loro cultura, potesse progredire e consolidare un diffuso benessere tra i cittadini, ma da personaggi che hanno visto nella gestione della politica, la possibilità di perseguire il proprio arricchimento mediante intrecci molto spesso illegali, a discapito degli interessi dell’intera collettività, fatti salvi gli amici che hanno contribuito alla realizzazione di questo traguardo. Definizione di politico onesto: Chi non è ancora stato preso con le mani nel sacco

Osservatorio della Cosa Pubblica

4 ottobre 2012
Opinione n. 23 by Mariangela Fittizio
ANNO SECONDO cosapubblica@libero.it

Un merito l ' ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito c’è l’ha: l’aver obbligato i media, che non fanno più giornalismo d’inchiesta, a pubblicare l’immoralità che era sotto gli occhi di tutti. Era un luogo comune che nelle amministrazioni pubbliche chi rivestiva incarichi politici approfittava della propria posizione per trarre vantaggi personali. Montesquieu diceva: ”del potere bisogna abusarne” … e costoro non si sono fatti mancare niente. La disonestà non è il “caso Fiorito”, ma il cercare di fare le “verginelle” su di una depravazione generalizzata. La vergogna non risparmia nessuno, attraversa trasversalmente tutti i partiti e non lascia superstiti. Sul malcostume generalizzato del “finanziamento” dei politici con denaro pubblico irregolare od illegale, non bisogna dimenticare uno storico precedente. Nell'agosto del ‘92, davanti ad un Parlamento ammutolito, Craxi sfidò tutta la classe politica italiana: “Si alzi in piedi chi di voi non ha preso finanziamenti illeciti in questo Paese? Nessuno si alzò! Lo sapevamo tutti che fare politica voleva dire cercare di trarre profitto La degenerazione politica che vede, per ora, coinvolte le regioni Lazio, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, ecc., sta allargandosi a macchia d’olio trascinando le amministrazioni locali. Per qualunque pubblico amministratore sarà molto difficile dimostrare la propria estraneità all’impudicizia politica di cui si sta parlando. Le indagini colpiranno a macchia di leopardo sbattendo in prima pagina il mostro Fiorito di turno, oppure saranno chiuse con: Tutti criminali … nessun colpevole? Comunque vada, la logica conseguenza di questo degrado morale è la fine dell’attuale “sistema partitico” che sarà sostituito da movimenti d’opinione oppure da organizzazioni coese da interessi particolari od occasionali, sostenuti da una nuova e capillarizzata forma di democrazia partecipata. Il richiamo è sicuramente ad internet ed alla rete. Il nostro blog: http://osservatoriocosapubblica.wordpress.com Con cordialità. Mariangela Fittizio

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