Di Melo Cicala Presidente di “INSIEME per gli italiani”
Le 21 domande ai nostri avversari politici:
Dire che i partiti debbano essere lontani dagli italiani all’estero è semplicemente una deduzione. Lo abbiamo visto quanto siano deleteri e riluttanti a prendere in considerazione le istanze dei nostri connazionali. Il fastidio che la circoscrizione estero provoca nelle loro segreterie è evidente soprattutto l’assoluta mancanza di ogni considerazione da parte dei segretari di partito e dei capi gruppo di camera e senato. Fondamentalmente avulsi dal contesto generale, essi rappresentano il fallimento vero del voto degli italiani all’estero. Sin qui, nulla di nuovo. Ma di nuovo, in verità, c’è che essi nonostante la cattiva figura offerta in Parlamento, non si sono resi conto che occorreva una presa di posizione diversa questa volta. Si ripresenteranno tutti quelli che c’erano tranne forse qualcuno, ma lo faranno sempre sotto lo “schiaffo” dei partiti, proprio di quelli che li hanno fischiati confondendo i fischi per applausi. Quindi la lezione non è servita. Promettono praticamente di rifare tutto quello che hanno fatto sino ad oggi, cioè errori su errori. Purtroppo, noi di “INSIEME per gli italiani” abbiamo preso atto che questi hanno monopolizzato grosse fette di elettorato che hanno saputo gestire e strumentalizzare molto bene. A questo elettorato saremo costretti di rivolgerci per convincerli a cambiare orientamento. La questione è più complicata di quanto si possa pensare. Obiettivamente dovremmo accontentarci e sperare forse, di annettere qualcuno di questi per trascinare tutto il suo elettorato in un’aria nuova, con linguaggio e programmi di punta che non hanno niente a che fare con la politica vecchia e sporca del passato. Siamo purtroppo consapevoli che il rinnovamento che promettiamo potrà entrare a pieno regime e nell’ordine di idee dell’elettorato della circoscrizione estero, solo dopo un periodo di rodaggio, non si sa bene quanto lungo. Promettendo di dire la verità ai nostri elettori, abbiamo l’obbligo di avvisarli che se voteranno in massa i candidati di “INSIEME per gli italiani” avranno la speranza vera e non presunta che sarà avviato il cambiamento e l’approccio politico da lì in poi. Le sacche di resistenze sui territori esteri sono presidiate dai detentori dei voti dei quali si faranno forti anche per le politiche del 2013. Quindi, ogni mezzo sarà lecito pur di adoperare una transumanza di uomini e voti che, almeno nella fase iniziale, sarà necessaria per intraprendere il progetto innovativo di “INSIEME per gli italiani.”