“Dopo l’ ultimo scandalo del “partitogate all’ italiana”, e’ ora che le istituzioni e il parlamento rimettano mano al Titolo V e aboliscano le regioni, con un riordino delle competenze degli enti locali per un vero decentramento anche e sopratutto fiscale, valorizzando di piu’ il ruolo dei Comuni, perche’ gli enti piu’ vicino ai cittadini contribruenti.” Badate bene cari amici e amiche, che una volta abolite le regioni si puo’ passare ad un sistema elettorale nuovo ed unificato. Un sistema a senso unico ( paritario) maggioritario o proporzionale ma non una via di mezzo come il mattarellum ed il porcellum, ambedue fallimentari, il primo per la quota del 25% delle liste bloccate ( dove i “delinguenti” possono entrare per la porta di servizio) e il secondo per il premio di maggioranza, sia nel 2006, sia nel 2008 I governi non sono stati in grado di finire la legislature. Occorre un sistema che abolisca anche il finanziamento pubbico ai partiti, senza pero’ favorire le classi piu’ avvantaggiate del Paese. Quel sistema non puo’ essere che l’ “Uniproporzionalismo” maggioritario uninominale collegiale ed assegnazione dei seggi in proporzione dei voti ottenuti dai candidati a prescindere dalle liste. Con questo sistema non occorrono partitoni o coalizioni pre elettorali. I partiti o liste civiche ad ogni tornata elettorale dovranno raccogliere tot sottoscrizioni e presentarle come e’ sempre avvenuto. Il partito o lista civica che ottiene piu’ seggi in parlamento viene designato ( come per Costituzione) dal Capo dello Stato ( nominato o eletto a suffragio universal che sia) a formare il governo.Badate bene cari lettori ed elettori che la fiducia il Presidente del Consiglio o Premier deve ottenerla ad elezioni avvenute e non prima, poiche’ come tutti sappiamo in democrazia e la sovranita’ popolare che va rispettata e realizzata. Nessun politico ( o capo) ha mai avuto la bacchetta magica. ( I will say non more. Si fa per dire)
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra Italy