Salute: unghie finte, pericolo chimico per presenza di dibutilftalato

Non è possibile avere delle belle mani se le unghie non sono curate. Eunghie curate non significa necessariamente lunghe. Infatti una donnapuò decidere di avere le unghie corte perché il suo lavoro lorichiede, o perché lo considera più pratico, o perché si spezzano… epoi scegliere di avere delle unghie più lunghe in certi occasioni. Eallora come fare? La soluzione può essere quella di indossare unghieartificiali. Una volta l'applicazione delle unghie artificiali potevaessere fatta solo dall'estetista o dal manicure, ma oggi sonodisponibili kit completi, che con un minimo di pratica ci permettonodi farla anche a casa da sole. Solo che alcuni Kit contengono unacolla in un tubetto che contiene dibutilftalato (DBP), sostanzavietata nei prodotti cosmetici dalla Direttiva sui cosmetici76/768/CEE. Il dibutilftalato è un liquido incolore filmante, poco volatile,impiegato come mezzo solvente in profumeria e come plastificante permaterie plastiche. e quindi viene comunemente usato negli smalti perfarli durare più a lungo. Alcuni studi hanno dimostrato che si trattadi un distruttore endocrino. L'apparato endocrino è anche formatodalle ghiandole, le quali svolgono fondamentali processi di produzioneormonale, ed una giusta regolazione produttiva di questi ormonimantiene in salute il nostro organismo. A conferma della pericolosità di questa sostanza vi è uno studio delDipartimento per le Sostanze Tossiche della California, riportato dalsito 'The daily green', nel quale si afferma che gli smalti e le colleusati per la decorazione e fissaggio delle unghie conterrebbero untrio tossico di sostanze chimiche, il dibutilftalato, il toluene e laformaldeide. Secondo lo studio, nonostante sulle etichette deglismalti sia riportata la dicitura ''non contiene sostanze pericolose'',in realtà questi tre elementi ci sarebbero e costituirebbero unfattore di rischio non tanto per le donne che 'indossano' lo smalto maper i lavoranti del A tale proposito Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello deiDiritti”, invita le società produttrici di smalti ad utilizzarecomponenti innocui per la salute nei loro prodotti.. Inoltre sollecitaleggi nuove che facciano piazza pulita di vecchie norme che nontutelano la sicurezza dei lavoratori e dei consumatori i quali nehanno abbastanza di dover avere a che fare con un sistema che tolleraqueste situazioni..

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