Capodanno: “ E’ iniziata oggi la vendita fallimentare dei libri “
“ E’ iniziata oggi, alle ore 16,00, la vendita fallimentare dei beni sociali della libreria Guida Merliani al Vomero, rappresentati da libri di vario genere, compreso settore scolastico – ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Vendita che proseguirà anche nel prossimo fine settimana “.
“ Già stamattina – afferma Capodanno -, passando intorno alle 13,00 dinanzi alle saracinesche abbassate avevo notato un capannello di persone in attesa. Quando sono ritornato poco dopo l’orario indicato per l’inizio della vendita i presenti erano alcune centinaia, nonostante l’inclemenza del tempo, creando anche qualche problema alla viabilità ( filmato al link ) “.
“ Sono molto addolorato da questa vicenda – puntualizza Capodanno – e credo proprio che non riuscirò ad entrare in quei locali dove sono stato tante volte, per acquisti o in occasione di eventi o di presentazioni di libri. Vedere gli scaffali spogliati dai libri sarebbe per me un colpo troppo forte “.
“ Eppure – prosegue Capodanno – quando nel gennaio scorso si abbassarono per l’ultima volta le saracinesche, furono tante le voci che si levarono affinché, vista l’indisponibilità dei locali nei quali aveva operato per tanto tempo, si trovasse una nuova destinazione, sempre nell’ambito del quartiere collinare. Dopo 40 anni di attività, diventata centro di cultura e d’incontro sociale, non si voleva rinunciare ad uno dei pochi punti di aggregazione presenti al Vomero “.
“ Poi – continua amareggiato Capodanno -, dopo petizioni, proteste, impegni assunti anche da parte di rappresentanti istituzionali, il silenzio più assoluto. Di recente l’epilogo, con la vendita fallimentare dei beni della libreria in questo fine settimana “.
“ Eppure – conclude Capodanno – personalmente non mi rassegno e non rinuncio all’idea che, passato questo difficile momento, la libreria in questione, anche con l’intervento delle istituzioni, regione Campania in testa, la quale da tempo avrebbe dovuto varare una legge a tutela dei locali storici, così come da lustri avviene in altre regioni italiane, possa tornare ad operare nel quartiere, seppure con una collocazione diversa. In questa direzione lancio questo ennesimo appello “.