Focus IdV dell’11 settembre ’12

GOVERNO: DI PIETRO, SE MONTI VUOLE MONTI-BIS SI PRESENTI AGLI ELETTORI – Roma, 11 set – “Come qualsiasi cittadino, Monti, se vuole governare, deve chiedere il voto e il consenso ai cittadini. Altrimenti si tratterebbe di un atto oggettivamente eversivo e politicamente scorretto. Per noi dell'IdV l'ipotesi di un Monti-bis la riteniamo inopportuna anche sul piano dei provvedimenti che vuole porre in essere per il futuro. Ad oggi dopo un anno il Pil è diminuito rispetto a prima, la disoccupazione è aumentata e le famiglie non arrivano a fine mese. Monti ci ha portato soltanto ad un ulteriore peggioramento delle nostre condizioni di vita”. Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro.

M5S. DI PIETRO: CASALEGGIO E' PERSONA ONESTA CHE PAGA LE TASSE Roma, 11 set. – “Io credo che quando ci sono milioni di cittadini che si ribellano fino a dare un voto di protesta bisogna dare delle risposte. Allora l'Idv invece di criticare Favia o Casaleggio, conoscendoli entrambi, ha ampio rispetto per entrambi perche' li ritiene brave persone che cercano di rappresentare un mondo che sta protestando contro chi ha rovinato il Paese”. Lo dice il leader Idv, Antonio Di Pietro, ospite di 'Un caffe' con…' a Sky Tg24. Sulla democrazia interna al Movimento 5 stelle, Di Pietro sottolinea che “Favia e' stato eletto dai suoi elettori in Emilia Romagna non da Casaleggio. Io conosco Casaleggio e' una bravissima persona, onesta, perbene e paga le tasse rispetto a tanti altri. Cosi' come conosco Favia che e' una persona perbene e si confronto con i cittadini”. Quindi “hanno la mia solidarieta'. Io so bene che cittadini sono arrabbiati, ma quando il cittadino e' esasperato bisogna risolvere i problemi per cui lo e' non prendersela con chi cerca di amalgamare questa esasperazione”. Allora, conclude, “se la prossima volta in parlamento, oltre che l'Idv, ci saranno anche una parte di grillini tanto meglio”.

LAVORO: DI PIETRO, GOVERNO DI ASINONI PROVOCA DANNI – ROMA, 11 SET – ''L'Idv sta costruendo un'alternativa alle politiche personalistiche del governo Berlusconi e a quelle delle politiche del governo Monti che e' un esecutivo di asinoni che con 34 voti di fiducia, al quale presto se ne aggiungera' un altro, ha provocato provvedimenti dannosi per i lavoratori come dimostra il problema dell'Alcoa e quello dell'Ilva''. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, presentando in Cassazione, insieme a Sel, due quesiti referendari sulla riforma del lavoro. (segue).

LAVORO: DI PIETRO, GOVERNO DI ASINONI PROVOCA DANNI (2) – ROMA, 11 SET – In questo modo Di Pietro ha risposto a chi gli chiedeva se quest'iniziativa congiunta con Sel sia il preludio ad un'alleanza elettorale. In proposito Di Pietro ha aggiunto che bisogna ''uscire dalle ipocrisie delle alleanze che si fondano sul presupposto che le decisioni vengano prese solo dalle segreterie dei partiti: oggi noi presentiamo una proposta di programma per mettere il governo Monti davanti alle proprie responsabilita'''. ''Casini ha gia' detto che appoggera' la riforma Fornero anche nella prossima legislatura, adesso e' il Pd che deve dire che cosa fara' di questa riforma se governera' dopo le prossime elezioni'', ha concluso Di Pietro.

GOVERNO: DI PIETRO, E' DI 'ASINONI' NON RISOLVE CASI ALCOA E ILVA = – Roma, 11 set. – “Un governo che non riesce a risolvere il problema Alcoa, piuttosto che il problema Ilva, non e' un governo di professori, ma un governo di asinoni”. Lo ha dichiarato il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, oggi in Cassazione per presentare due quesiti referendari in materia di lavoro.

GOVERNO. DI PIETRO: MONTI HA FALLITO, VENDE FUMO Roma, 11 set. – “Mario Monti ha fallito l'obiettivo e con lui siamo passati dalla padella alla brace. Il fulcro del suo governo e' l'ufficio stampa, che vende fumo. Ha fatto passare 34 decreti legge, pretendendo altrettanti voti di fiducia. Il risultato? Che adesso i cittadini stanno peggio di prima e ha tentato pure di far credere loro che sia giusto cosi'. Se prima ci sfottevano, adesso ci massacrano”. Cosi' Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, spara zero sul premier e su tutti gli altri politici, in un'intervista esclusiva su 'Chi' in edicola domani. “Pier Luigi Bersani ha l'unica attenuante di guidare dieci partiti insieme- aggiunge- mentre Beppe Grillo sarebbe un potenziale alleato ideale, ma ancora troppo fermo alla protesta, senza proposta. Vendola? Gli faccio tanti auguri per il suo matrimonio, ma non ho bisogno di lui per difendere i diritti degli omosessuali”. E Di Pietro continua parlando ancora dell'attuale governo: Il peggior ministro e' sicuramente quello dell'Istruzione, Francesco Profumo. Se c'e' qualcuno che mi piace nel centrodestra? Io non parlo della destra, non sono ben rappresentati. Comunque basta con questi steccati: destra, sinistra non esistono piu'. Semmai progressisti e moderati. Io, pero', sono per gli esodati”.

CRISI: DI PIETRO, MONTI HA CONFESSATO, VADA A CASA – ROMA, 11 SET – ''Monti ha confessato. Per questo, non gli devono essere concesse le attenuanti generiche, ma applicate le aggravanti. Il presidente del Consiglio deve andare a casa al piu' presto, perche' lui stesso ha affermato di aver aggravato la crisi. Ma Monti non era stato mandato a Palazzo Chigi per far uscire il Paese dalla difficile congiuntura economica? Perche' e' ancora al suo posto? Allora e' recidivo''. Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervistato da Rainews.

REFERENDUM: DI PIETRO, IL PD SIA RESPONSABILE = Roma, 11 set. – “Noi del Comitato referendario abbiamo appena deciso di aprire a tutti coloro che vogliono aiutarci in questa battaglia per la raccolta firme che iniziera' il 12 ottobre. Oggi, insieme ad altre forze politiche e sociali, abbiamo detto si' alla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini per quanto riguarda il lavoro”. E' quanto ha dichiarato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervistato da Rainews.

REFERENDUM: DI PIETRO, IL PD SIA RESPONSABILE (2)= – Roma, 11 set. – “Nelle prossime ore apriremo un apposito sito – prosegue Di Pietro – per tutti coloro che vogliono aderire e unirsi a noi”. “A me sembra che anche il Pd sostenga che bisogna cambiare la legge Fornero – sottolinea il presidente IdV – per questo mi auguro che il Partito democratico, con senso di responsabilita', possa impegnarsi, come stiamo facendo noi, per costruire insieme una coalizione di governo che dica ai cittadini, prima di andare a votare, quale programma intende realizzare”. “Non bisogna mettersi insieme solo per arrivare al 51%. Fare questa scelta referendaria, come abbiamo fatto noi e Sel, significa anche tracciare una linea programmatica per capire come sara' il governo che vogliamo e per il quale chiediamo il voto ai cittadini”, conclude.

SCUOLA: DI PIETRO, DA GELMINI A PROFUMO SONO STATI FATTI SOLO DISASTRI = Roma, 11 set. – (Adnkronos) – “Con l'apertura delle scuole, quest'anno commemoriamo il quarto anniversario della riforma Gelmini. Un'intera generazione, ormai, sta subendo i deleteri effetti dei provvedimenti del vecchio governo Berlusconi. Effetti negativi progressivamente estesi a tutti i livelli scolastici e universitari, con un peggioramento aggiuntivo dovuto all'intervento di Profumo e Monti”. Lo scrive il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, in un post pubblicato sul sito del partito. “La generazione Gelmini-Profumo -spiega- rientrera' a scuola con almeno cinque dati drammatici. Il primo, quello che tutti i genitori e studenti noteranno al loro rientro, e' l'aumento degli alunni in ogni classe. L'altro e' l'aumento del prezzo dei libri scolastici che, secondo le ricerche del Codacons, incideranno per circa 100 euro a famiglia. Un ulteriore peggioramento della qualita' scolastica sara' rappresentato dalla riduzione del tempo pieno”. (segue)

SCUOLA: DI PIETRO, DA GELMINI A PROFUMO SONO STATI FATTI SOLO DISASTRI (2) =(Adnkronos) – “Le scuole -osserva Di Pietro- sono sempre piu' fatiscenti e a rischio. Neanche la sicurezza fisica riesce a smuovere questo governo. Infine il paventato concorsone sembra piu' uno spot elettorale in cui si promettono posti di lavoro, piuttosto che una seria operazione di reclutamento e stabilizzazione del personale, ormai esperto e formato, che ha garantito in questi anni il funzionamento di una scuola sempre piu' fragile”. “Un disastro -prosegue il leader dell'Idv- quello della scuola italiana, che noi dell'Italia dei Valori non ci stancheremo di denunciare: servono investimenti e stabilita', certezze sia per i docenti che per le famiglie e gli studenti. Investimenti per le strutture, per il personale, per i servizi e la qualita' scolastica. Con che animo, da giovedi' prossimo, i genitori accompagneranno i propri figli a scuola, se nessuno li assicura -conclude Di Pietro- che l'obiettivo della loro scuola e' formare cittadini istruiti e consapevoli, e non gia' una mera voce di costo da sacrificare in nome dello spread?”.

CAMERA: MOZIONE IDV REGIONE SICILIANA, TAGLI A SPRECHI E LISTE PULITE
– Roma, 11 set – La Sicilia rischia di diventare la Grecia del Paese, con i dipendenti e i pensionati regionali che saranno i primi a trovarsi senza stipendio in caso di crollo. Malgrado la crisi e le casse vuote, la Regione siciliana si distingue per gli elevati costi del personale: nel 2011 cinquantasei milioni in più rispetto al 2010, che fanno lievitare i costi per le casse della Regione fino ad un miliardo e 84 milioni di euro; il bilancio della Regione del 2012, che avrebbe dovuto essere approvato entro il 31 dicembre dello scorso anno, è stato approvato nell'aprile di quest'anno, con quattro mesi di ritardo. Peraltro – unico caso nella storia dell'Autonomia siciliana – la manovra ha registrato oltre 80 norme impugnate dal commissario dello Stato” è quanto si legge nella mozione Idv, a prima firma Messina, Di Pietro e Donadi, sulla situazione finanziaria della regione siciliana. “Si deve innanzitutto azzerare da subito l'inutile pletora di consulenti che gravano sulle casse della Regione, anche perché la Regione siciliana può contare su oltre 1800 dirigenti e certamente non ha alcun bisogno di consulenti nominati a spese dei cittadini; è paradossale che in questa situazione, sia pure dimissionario, l'attuale presidente della giunta siciliana continui in queste settimane a fare nomine; in Sicilia continuano a manifestarsi segnali di inarrestabile declino. Anche nel 2011 l'economia siciliana ha risentito della fase ciclica negativa che ha causato un rilevante calo del Pil”. Per questo, Italia dei Valori chiede al Governo di “concordare con la prossima giunta regionale una tabella di marcia di rientro dal debito e di azzeramento del deficit che, evitando la logica dei tagli lineari, delinei viceversa una severa revisione delle spese e un'azione che deve condurre a ridurre gli sprechi, eliminare le consulenze esterne, riorganizzare la macchina burocratica” Idv chiede inoltre al governo di “concordare con la giunta regionale meccanismi periodici di controllo e di rendicontazione dei progressi conseguiti ed a valutare, alla luce di tale rendicontazione, le modalità dell'erogazion e dei trasferimenti dovuti alla Regione” è quanto si legge nella mozione depositata da tutti i deputati di Italia dei Valori sulla situazione finanziaria della regione siciliana. Chiede inoltre al governo, contemporaneame nte, di “prendere e/o rendere esecutivi ed accelerare tutti gli interventi disponibili per il rilancio dell'economi a e dell'occupazione in Sicilia; ad erogare alla Regione gli indennizzi previsti per l'attività di estrazione e raffinazione dei prodotti petroliferi dando attuazione a quanto previsto dallo Statuto regionale; ed, infine, ad invitare tutti i partiti a non candidare alle prossime elezioni regionali i soggetti imputati o condannati per ogni tipo di reato ed in particolar modo per reati contro la pubblica amministrazione e relativi alla collusione con la mafia e la criminalità organizzata”.

Fecondazione/ Idv presenta mozione: No a ricorso sulla legge 40 'Più divieti che opportunità per coppie, va riscritta' Roma, 11 set. – Italia dei Valori chiede al governo di “non presentare ricorso alla Grande Camera della Corte Europea contro la sentenza del 28 agosto scorso, al fine di tutelare i diritti delle coppie italiane che desiderano un figlio sano ricorrendo alla diagnosi preimpiantatoria dell`embrione, al pari di quanto previsto in moltissimi altri Paesi del mondo e ad assumere tutte le iniziative idonee a rispettare la sentenza di Strasburgo”. E' quanto si legge nella mozione presentata da Italia dei Valori, a prima firma Palagiano, Di Pietro, Donadi. “La Legge 40, sin dalla sua approvazione, si è dimostrata inadeguata – sostiene Idv – a garantire i diritti delle coppie italiane, ponendo più limiti e divieti che opportunità e per questo è necessaria una riscrittura che adegui la normativa nazionale alle diverse sentenze emerse in questi anni dai tribunali italiani ed europei. Concedere la possibilità alle coppie italiane fertili, ma portatrici di gravi patologie, di accedere alle tecniche di fecondazione assistita e ricorrere alla diagnosi preimpiantatoria non significa parlare di eugenetica, non significa manipolare i geni per migliorare la razza, né scegliere l`aspetto che dovrà avere il nascituro, ma significa garantire a tutte le coppie che lo desiderano di poter avere un figlio sano e di non fare ricorso all`aborto terapeutico”.

ART.18: BELISARIO,GOVERNO-MAGGIORANZA LONTANI DA PAESE REALE – ROMA, 11 SET – ''Quello che l'on.le Bindi, presidente del Pd, chiama 'atteggiamento ideologico' e' solo la volonta' di chi, nell'interesse della collettivita', vuole abrogare una legge sbagliata, che sta gia' causando i primi licenziamenti''. Lo ha dichiarato il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a palazzo Madama, che aggiunge: ''La Riforma del lavoro, nata male e diventata poi il frutto di un compromesso da esibire al vertice Ue, e' dannosa per le fasce piu' deboli e inutile per il mondo produttivo, come da piu' parti viene segnalato''. ''Per questo, l'Italia dei Valori, oltre a due referendum anti casta, ha promosso altri due quesiti insieme al Comitato promotore e a tutte le forze contrarie alle politiche berlusconiane e montiane, volti ad abrogare le modifiche all'art. 18 e a ripristinare i diritti universali del contratto nazionale, affossati dall'art. 8 della manovra Berlusconi. Governo e maggioranza sono sempre piu' distanti dal Paese reale: le manifestazioni di piazza non possono continuare ad essere ignorate in nome di un liberismo cieco e sordo alle istanze dei lavoratori. I partiti della maggioranza – conclude Belisario – dovranno spiegare agli italiani perche' hanno votato due riforme, quella sulle pensioni e quella sul lavoro, che sfasciano lo stato sociale''.

CRISI: BELISARIO (IDV), MONTI CONFESSA IL SUO FALLIMENTO – Roma, 11 set – “Di fronte all'evidenza anche Monti è costretto ad ammettere quello che gli italiani hanno capito da tempo a proprie spese, e cioè che le politiche inique e recessive del suo Governo hanno ridotto il Paese allo stremo. Solo che, invece di riconoscere l'errore, il professore cerca improbabili giustificazioni”. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “La verità è che il Super Monti dei miracoli ha fallito: le decisioni di questo esecutivo sono tutte sbagliate e hanno contribuito ad aggravare la crisi economica e la precarietà delle famiglie e dei lavoratori italiani. Per questo imporre un nuovo Presidente del Consiglio senza il consenso degli elettori sarebbe un atto democraticamente inopportuno. In questo scenario confuso, più che fare inciuci di Palazzo esercitandosi in alchimie improbabili per varare un'altra legge elettorale porcata, dovremmo dare risposte al disagio e la rabbia che arriva dalle piazze. Siamo convinti che con scelte diverse sarebbe stato possibile salvare l'Italia senza accanirsi contro gli italiani che hanno sempre pagato il conto alla crisi. Bisogna ribaltare il senso della politica: l'Italia dei Valori vuole un Governo politico che venga certificato dal consenso popolare, che punti su scelte forti per l'Europa per il rafforzamento dell'euro, ma che tuteli le fasce sociali più deboli piuttosto che solo i forti poteri economici”, conclude Belisario.

CRISI: BELISARIO(IDV), MONTI DICE A PARTI SOCIALI 'ARMIAMOCI E PARTITE' – Roma, 11 set – “I sindacati e le imprese hanno tutto l'interesse a fare la loro parte per uscire dalla crisi e negli ultimi mesi non sono mancati sforzi in questo senso, ma chi deve fare di più è il Governo delle chiacchiere: Monti non può dire alle parti sociali 'armiamoci e partite', ormai è da un anno che lancia appelli agli altri invece di passare lui ai fatti”. Lo ha dichiarato il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, intervenendo in diretta a Sky Tg24 Pomeriggio. “Se il premier spera di cavarsela con questo scaricabarile – ha proseguito – ha sbagliato i conti ancora una volta, si assuma la responsabilità di aver rifiutato la concertazione e di aver ignorato le proposte incentrate sull'equità e sulla crescita che abbiamo presentato in Parlamento. Ora più che mai è necessario sostenere le aziende che investono in innovazion e tecnologica, ma non vediamo neppure una bozza di piano industriale. I cosiddetti tecnici avrebbero dovuto prendere le risorse per risollevare l'economia e rilanciare la produttività da chi non ha mai fatto sacrifici, dai poteri forti che hanno scatenato la crisi, dai disonesti che evadono e dai corrotti che avvelenano il tessuto economico e sociale. Invece il Governo ha chiesto una fiducia dietro l'altra alla stranissima maggioranza per approvare d'imperio le controriforme che hanno dato il colpo di grazia al mondo produttivo e alle fasce sociali più deboli. Per questo – ha concluso Belisario – sono gli italiani ad esigere che Monti faccia qualcosa in meno: torni a fare il professore che è meglio”

LEGGE STADI: BUGNANO (IDV), DDL TORNI IN AULA TESTO STRAVOLTO – Roma, 11 set – “Riportiamo in aula il provvedime nto sugli impianti sportivi, visto il contenuto complessivo del dd occorre un ripensamento sulla commissione deliberante” . Lo ha dichiarato la senatrice dell'Italia dei Valori, Patrizia Bugnano, intervenendo in Commissione Cultura a Palazzo Madama. “Ci preoccupa – ha proseguito – la semplificazione delle procedure urbanistiche per la realizzazione degli impianti sportivi contenuta nel provvedimento e la volontà di privilegiare eccessivamente l'espansione commerciale e residenziale rispetto all'aspetto sportivo. Quando il provvedimento iniziò il suo iter in Senato, l'Idv fu a favore della Commissione deliberante perché il governo aveva preso l'impegno di portare avanti anche un ddl sulla promozione sportiva e, in particolare, sullo sport dilettantisco. Di questo oggi non c'è più traccia e, per giunta, il ddl sugli stadi è stato stravolto alla camera. A questo punto – ha concluso Bugnano – escludiamo di raccogliere le firme necessarie per chiedere formalmente il ritorno in aula del provvedimento”.

ISTRUZIONE, OCSE; CARLINO (IDV): SCUOLA PUBBLICA ALLA CANNA DEL GAS
Roma, 11 set – “La scuola pubblica italiana è alla canna del gas e adesso la conferma arriva anche dall'Ocse che certifica una spesa per l'istruzione tra le più basse dei paesi industrializzati”. Lo dichiara la senatrice dell'Italia dei valori Giuliana Carlino, che aggiunge: “L'anno scolastico sta per iniziare, ma con i tagli effettuati in questi anni, il ritorno sui banchi non sarà per nulla felice. I problemi sono sempre gli stessi: mancanza di fondi per la didattica, meno insegnanti di sostegno, nessun aiuto economico alle famiglie meno abbienti e classi pollaio. Chiediamo al governo Monti di rinvestire nella scuola le risorse recuperate con il taglio della spesa pubblica, affinché il sistema istruzione torni a funzionare e perché funzioni davvero al meglio – conclude Carlino – il ministro Profumo dovrebbe prestare più attenzione alle istanze di chi nella scuola ci lavora e quindi la conosce bene”.

CORRUZIONE. LI GOTTI (IDV): PDL NON VUOLE NORMA ANTICRICCA Roma, 11 set. – “Per il disegno di legge anticorruzione le manifestazioni di buona volonta' si sprecano, al limite dell'imbarazzo per chi da quattro anni si batte per la ratifica della convenzione di Strasburgo e le modifiche al codice penale con l'introduzione dei nuovi reati. Ora, improvvisamente, si e' deciso di fare anche le sedute notturne. Il problema rimane pero' quello dei contenuti”. Lo dice il senatore Luigi Li Gotti, responsabile Giustizia dell'Italia dei Valori. “Il Pdl- aggiunge- non vuole la norma anticricca e chiama 'corruzione tra privati' (sollecitata in convenzione di Strasburgo) una modifica al codice civile che riguarda l'infedelta' degli amministratori, direttori, sindaci delle societa'. Insomma si vuole cambiare di fatto il titolo di qualcosa che gia' esiste e che non c'entra nulla con la corruzione privata. Con queste prospettive, la fregola improvvisa del Pdl e' destinata a misurarsi sui contenuti. Si vuole introdurre una disciplina piu' rigida e piu' ampia di contrasto alla corruzione? Ci vogliono fatti e non proclami. Vedremo nei prossimi giorni se esistono aperture del Pdl che, in realta', confida nell?apertura del Ministro Severino”.

SCUOLA: DI GIUSEPPE (IDV), DAI PRECARI AGLI ISTITUTI NON A NORMA, LA SCUOLA ITALIANA È DEVASTATA – Roma, 11 set – “Nonostante i numerosi interventi dei giorni scorsi, è stata confermata la decisione del Sindaco di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo, di voler rinviare l'inizio dell'attività didattica presso le scuole secondarie di secondo grado, prevista per oggi 11 settembre, posticipando di fatto l'inizio dell'anno scolastico, a causa di alcuni obblighi imposti alle amministrazioni comunali in materia di sicurezza scolastica”. Cosi l'On. Anita Di Giuseppe, componente del dipartimento cultura ed istruzione dell'Idv. “Nella città di Campobasso , come in molti altri Comuni italiani, non tutti gli edifici sono adeguati alla normativa sulla sicurezza scolastica, in particolare si lamenta la necessità di acquisire il Certificato di Prevenzione Incendi; non potendo ottenere dai Vigili del Fuoco la necessaria certificazione, i dirigenti scolastici dovrebbero ottenere dal sindaco un'ordinanza in deroga per l'apertura, che, per quanto è noto, il Sindaco non ha voluto emanare. Ad oggi le scuole chiuse sono, il Liceo Socio Pedagogico G.M.Galanti, l'Istituto Tecnico Commerciale L.Pilla, il Conservatorio Musicale L.Perosi, il Liceo Classico M.Pagano, l'Istituto Tecnico Attività Sociali S.Pertini di Via Scardocchia, l'Istituto Tecnico Attività Sociali S.Pertini di Via Trivisonno, l'Istituto Tecnico Industriale G.Marconi, l'Istituto Professionale Industria e Artigianato di Via S.Giovanni, l'Istituto Professionale Industria ed Artigianato di Piazza S.Francesco, l'Istituto Tecnico per Geometri Pittarelli ed il Convitto M.Pagano con annesso Liceo Scientifico Europeo, in pratica solamente quattro scuole risultano aperte”. “All'apertura dell'anno scolastico le premesse sono tutt'altro che buone. La vicenda di Campobasso riporta l'attenzione sulla sicurezza degli edifici scolastici, una situazione a dir poco allarmante se si pensa che in Italia una scuola su tre è a rischio. Questo è inaccettabile, gli studenti devono poter frequentare aule sicure! Ma non è questo l'unico problema che incombe sulla scuola, pensiamo alle classi numerose, agli insegnanti precari che dovrebbero, secondo il ministro Profumo, sostenere un ennesimo concorso, alla dispersione scolastica, in aumento soprattutto al sud, al riordino delle classi di concorso. Quando si interverrà seriamente per risolvere gli innumerevoli problemi che attanagliano la scuola pubblica italiana? Una scuola smantellata prima dalla Gelmini, con la sua riforma epocale e poi, decreto dopo decreto, da questo governo che appare sempre più impreparato ed inadatto a rivestire il ruolo di guida del Paese”, conclude l'On. Di Giuseppe.

11 SETTEMBRE, EVANGELISTI (IDV): RICORDARE PER AIUTARE LA DEMOCRAZIA Roma, 11 set – “Oggi è l'11 settembre, una data molto significativa per la storia contemporanea e molto triste nel ricordo di ogni sincero democratico. Personalmente sono due le date che mi sono rimaste impresse nella memoria. Si tratta di due eventi distanti e diversi che devono stimolare la riflessione, aiutarci a sradicare il terrorismo e ogni forma di oppressione per promuovere democrazia e rispetto dei diritti umani”. Lo ha detto, intervenendo in aula, il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Fabio Evangelisti. “L'11 settembre 1973 fummo colpiti dalla notizia che i carri armati del generale Augusto Pinochet avevano circondato la Moneda a Santiago e che Salvator Allende era asserragliato all'interno nel disperato tentativo di difendere la democrazia e se stesso. – ha detto -. Nessuno può scordare quegli scatti rubati dal fotografo che lo seguiva: il presidente di tutti i cileni con un casco in testa, la giacca e la cravatta e il mitra in pugno, quello che gli aveva regalato Fidel Castro. Castro, memore dei fatti della Baia dei porci, sapeva che l'Amministrazione Nixon si sarebbe prestata a operazioni del genere, al servizio delle multinazionali americane e del blocco sociale conservatore in Cile, i latifondisti i proprietari delle miniere di rame e i settori più retrivi della Chiesa che rifiutavano gli insegnamenti del Concilio Vaticano II. E la vicenda ebbe ripercussioni anche in Italia nella fase del compromesso storico”. “Pinochet – ha proseguito Evangelisti – offrì ad Allende un salvacondotto, purché egli si arrendesse e abdicasse immediatamente. Ma Allende sapeva che di un criminale come Pinochet non ci si poteva fidare. Se si fosse arreso anche lui sarebbe diventato uno dei tanti desaparecidos che successivamente la storia dell'America latina ci ha consegnato. Preferì quindi spararsi un colpo in bocca, dando l'esempio ai suoi cittadini che è meglio morire con dignità per i propri ideali e per la patria che offrire legittimazione a una banda di mercenari al servizio delle classi parassitarie. La dittatura è durata 17 anni, nei quali i cileni hanno conosciuto orrori di ogni genere: la soppressione delle libertà politiche, una terribile stagione di oscurantismo culturale, un asservimento agli interessi delle multinazionali e una marginalità”. “Oggi il Cile è rinato dal punto di vista democratico, economico, sociale al punto che, dopo aver avuto in Michelle Bachelet la prima donna presidente dell'America latina, è arrivato al punto di eleggere un presidente di destra”. Ancora: “L'11 settembre, poi, sarà per sempre l'anniversario di un altro tristissimo evento, l'attacco alle Torri gemelle a New York. Rimanemmo attoniti davanti a quelle immagini terribili, quegli aerei che, contro lo sfondo di un cielo azzurro, squarciavano i fianchi dei grattaceli, causando migliaia di morti. Forze oscure, criminali, estreme, impermeabili al senso di comprensione e di umanità. Attaccarono non solo il simbolo degli Stati Uniti, e forse della stessa civiltà occidentale, ma attaccarono la vita di migliaia di persone e di famiglie innocenti. Fu un attentato vile e incomprensibile che ha portato al mondo solo ulteriori lutti e tragedie. A undici anni distanza noi dobbiamo un ricordo a quei morti e a tutti i soccorritori che persero la vita in un secondo momento ma dobbiamo anche un omaggio alla straordinaria capacità del popolo americano di rialzarsi e di reagire”.

SCUOLA: ZAZZERA (IDV), OGGI AL SIT-IN ANTIAPREA. UNICO PARTITO A DIFESA DELLA SCUOLA STATALE (AGENPARL) – Roma, 11 set – “Noi dell'Italia dei Valori siamo rimasti l'unico partito a difendere la scuola statale dall'aggressione del governo Monti e del partito unico PD-PDL-UDC. Aderiamo pertanto convintamente al sit-in di protesta contro la legge Apreache si terrà alle 15 davanti Piazza Montecitorio – dichiara l'On. Pierfelice Zazzera (IDV) Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati – questo provvedimento cancella il principio di uguaglianza perché porta ad un sistema scolastico con scuole di serie A per ricchi e scuole di serie B e Z per poveri. Ogni istituto potrà deliberare il proprio statuto dell'autonomia che significa la balcanizzazione della scuola. La legge Aprea apre inoltre all'ingresso dei privati negli organi collegiali e all'intromissione delle regioni sugli organici aprendo di fatto alla chiamata diretta. Il governo fino ad ora ha fatto il pesce in barile, è ora che il Ministro Profumo dica chiaramente cosa pensa e se vuole portare a termine un provvedimento incostituzionale. Questa legge sarà approvata lontana dai cittadini e nel chiuso del Palazzo senza alcun confronto con il mondo della scuola. Pertanto bene fanno i cittadini, gli insegnanti, i genitori e gli studenti a manifestare nelle piazze – conclude il dipietrista – e noi dell'Italia dei Valori saremo accanto a loro”.

SCUOLA: ZAZZERA (IDV), PARTITO CHIEDE AUDIZIONE PROFUMO SU CONCORSO
– Roma, 11 set – “Di fronte al caos in cui e' caduta la scuola dopo l'annuncio del Ministro Profumo della pubblicazione del bando di concorso, stiamo assistendo in questi giorni a un Ministro che scappa dalle uscite posteriori per evitare le contestazioni e che viene inseguito dalla protesta dei docenti. Una cosa del genere non si e' vista neppure negli anni piu' bui dei Ministri dell'Istruzione passati. Ovviamente il Ministro Profumo non puo' continuare a fuggire e pertanto come Idv abbiamo chiesto in Commissione che venga audito con urgenza. E' opportuno che il Ministro chiarisca perche' ad oggi sono piu' i dubbi che le certezze. Non si capisce per esempio quanto costera' questo concorso, che preclude la strada a docenti abilitati in graduatoria da anni. L'Idv ribadisce la sua forte contrarieta' al concorso e a questa scelta folle”. E' quanto dichiara l'on. Pierfelice Zazzera dell'Italia Dei Valori e vicepresidente della Commissione Cultura dopo aver terminato l'Ufficio di Presidenza della Commissione

SCUOLA, ZAZZERA (IDV): POSIZIONE DEL PD SUICIDA, STANNO SMANTELLANDO LA SCUOLA INTERVISTA AL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA ALLA CAMERA (Public Policy) – Roma, 11 set – (di Gaetano Veninata) Un sit-in per ribadire il proprio “no” alla cosiddetta legge Aprea sull'autonomia scolastica. All'evento, programmato per oggi pomeriggio dalle 15 alle 18, parteciperà, insieme ad associazioni di precari della scuola, alla Fds e a Sel, anche l'Italia dei valori, che è l'unica tra queste forze a sedere in Parlamento. La commissione Cultura alla Camera ha adottato un testo unico durante le ultime sedute agostane, ma la partita si gioca tutta in questo mese. Public Policy ha intervistato il vicepresidente della commissione Cultura alla Camera, Pierfelice Zazzera (Idv).
D. ONOREVOLE ZAZZERA, A CHE PUNTO È LA PROPOSTA DI LEGGE APREA? R. A un punto preoccupante, nel senso che ieri a mezzogiorno sono scaduti i tempi per presentare gli emendamenti, e quindi di fatto siamo alla fase in cui dovranno essere esaminati per eventualmente modificare il provvedimento. Questo significa che ormai siamo avanti e la commissione, in tempi contingentati e in sede legislativa, dovrà approvarlo per poi passarlo al Senato.
D. QUALI SONO I MOTIVI CHE VI PORTANO AD ADERIRE AL SIT-IN DI OGGI? R. L'Idv è rimasta l'unica forza che difende nel Parlamento e nelle piazze la scuola pubblica prevista dalla Costituzione. Questo provvedimento, se Udc, Pd e Pdl continueranno a portarlo avanti, intende smantellarla.
D. QUAL È LA POSIZIONE DEL GOVERNO TECNICO? R. Il Governo, non parlando in modo chiaro, lo sta facendo andare avanti, rispettando l'autonomia del Parlamento e della commissione. C'è però un punto su cui il Governo deve intervenire e non può restare in silenzio. Un provvedimento così importante che riguarda l'assetto costituzionale della scuola e la sua governance, e quindi che modello di scuola costruire, non si può fare nel silenzio assoluto, chiusi in una stanza di commissione.
Ci vuole un dibattito aperto nel Paese, ed è bene farlo con quei docenti e quegli insegnanti che cercano il dialogo con presidi e sit-in come quello di oggi.
D. PERCHÈ AVETE PRESENTATO UNA PREGIUDIZIALE DI COSTITUZIONALITÀ?
R. Basta leggere l'incipit dell'articolo 1 del provvedimento (“L'autonomia delle istituzioni scolastiche, sancita dall'articolo 117 della Costituzione…”; NdR): dicono una cosa sbagliata, perchè non è l'articolo 117 della Costituzione che si occupa di autonomia scolastica. È sbagliato persino scriverlo. Dopodichè il provvedimento prevede che ogni scuola può decidere di fare il proprio statuto a propria immagine e somiglianza, senza che nessuno lo possa certificare. Questo significa andare verso la balcanizzazione della scuola, così perdono significato gli articoli 33 e 34 della Costituzione (su scuola e istruzione pubblica; NdR) e viene meno anche l'articolo 3 sull'uguaglianza, visto che salterebbe il principio dell'uniformità dell'istruzione sul territorio.
D. COME GIUDICA LA POSIZIONE DEL PD IN MERITO AL PROVVEDIMENTO?
R. Suicida. Ma gli elettori sono molto più avanti dei giochetti politici di palazzo. Non si può andare nelle piazze difendendo la scuola pubblica e poi smantellarla da dentro il palazzo.

DISABILI, IDV: DA DOMANI CAMPAGNA “ACCESSO TOTALE” Roma, 11 set – Domani, alle ore 11, avrà inizio a Roma, presso il Colosseo, l'iniziativa “Accesso totale”, promossa dal dipartimento nazionale dell'Italia dei Valori per le politiche volte al superamento dell'handicap. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione, di denuncia e di monitoraggio sul tema dell'abbattimento delle barriere architettoniche e sul diritto alla mobilità e alla vita indipendente delle persone disabili. “Il tour di sensibilizzazione e di lavoro toccherà le principali città italiane – spiegano in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro e il responsabile Idv delle Politiche per il superamento dell'handicap, Mario De Luca – al fine di costruire una consapevolezza collettiva nel rispetto dei ruoli dei diversi attori che abbia come orizzonte la progettazione inclusiva e rispettosa delle diverse esigenze di fruizione degli spazi urbani. I disabili e gli amministratori locali affronteranno insieme dei percorsi cittadini per monitorare e verificare la vivibilità e la fruibilità per i portatori di handicap. Il nostro Paese, conosciuto per l'immenso patrimonio culturale, deve misurarsi con l'accessibilità e sul diritto di ciascuna persona a muoversi liberamente. Il progetto non riguarda solo i disabili, ma anche gli anziani e i genitori con passeggini. Attraverso l'utilizzo dei mezzi pubblici, la fruibilità delle strade, l'accesso ai siti di pubblica utilità, quotidianamente migliaia di persone si incontrano e si scontrano con l'ostacolo delle barriere architettoniche che vanno abbattute”.

OCSE. RODANO (IDV), DATI CONFERMANO CHE ITALIA SPENDE TROPPO POCO PER ISTRUZIONE. LO SANNO TUTTI, TRANNE GOVERNO – Roma, 11 set. -“Se ne sono accorti tutti, ora anche l'Ocse, che in Italia si spende troppo poco per l'istruzione: tutti, tranne il governo italiano e il ministro Profumo. E proprio oggi che parla di 'livello europeo degli studenti', di nuovo 'welfare' dell'istruzione, il ministro replica invece ai dati Ocse con dichiarazioni parziali, strumentali, del tutto insufficienti. Sarebbe ora che il ministro e il governo facessero passi concreti per aumentare, in tempi ragionevoli, le risorse pubbliche per la scuola e per l'università: siamo troppo spesso al di sotto della media europea ed è da queste percentuali che passa il futuro del nostro Paese”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione dell'Italia dei Valori.

SCUOLA. RODANO: NEL LAZIO AL VIA TRA DISAGI E EMERGENZE
“A ROMA MACROISTITUTI FINO A 1.700 ALUNNI”. (DIRE) Roma, 11 set. – “In questi giorni le scuole pubbliche del Lazio riaprono i battenti tra disagi strutturali ed emergenze nuove. Emergenze generate dagli effetti di quelle riforme Gelmini che nessuno, ne' al governo ne' in Regione, ha voluto correggere o mitigare”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura e Istruzione dell'Italia dei Valori. “A Roma, ad esempio- prosegue- il piano di dimensionamento scolastico prevede accorpamenti che daranno vita a 'macro-istituti' che vanno dai 1.000 ai 1.700 alunni: la tenuta logistica di questo dimensionamento e' davvero tutta da verificare. Le prime classi dei licei e degli istituti professionali spesso toccano e oltrepassano il limite di legge di trenta alunni. Questo e', nella Capitale del Paese, il lascito dei tagli di Tremonti e Gelmini, nonche' della continuita' dell'attuale ministro Profumo”. “A un dimensionamento dannoso- prosegue Rodano- si aggiungono poi gli effetti di quella che il Codacons preannuncia come una vera e propria stangata sulle famiglie: l'obbligo del passaggio al multimediale per i libri di testo, che comportera' un aumento medio della spesa per circa 80 euro a studente”. “E in tal senso- continua Rodano- le iniziative estemporanee della Giunta Polverini, che oggi con l'assessore Forte lancia un progetto poco piu' che propagandistico sul caro scuola, appaiono davvero come un pannicello caldo, nella migliore delle definizione. Del resto e' la stessa Giunta che si ostina ad opporsi ai rilievi del Tar sul dimensionamento scolastico, approvato a colpi di maggioranza alcuni mesi fa”. “Nel Lazio come in tutto il territorio nazionale- conclude- c'e' un'emergenza scuola che va affrontata con un rilancio degli investimenti pubblici sul comparto, non con il lassismo e l'abbandono delle famiglie ad una scuola pubblica piu' povera e quindi sempre meno formativa”.

ART.18: RINALDI (IDV), COSI' BINDI STRUMENTALIZZA L'EUROPA
Roma, 11 set – “Rosy Bindi afferma che il referendum è un 'grave errore' perché la modifica all'articolo 18 è 'assolutamente europea'? Vorrei capire cosa si intende con questa frase, e di certo non mi piace vedere l'Europa strumentalizzata a sproposito”. Lo dichiara il capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccolò Rinaldi, replicando alle affermazioni della presidente del Pd. “L'Europa chiede molte cose all'Italia: tra le altre, un corretto uso dei fondi Ue (siamo al 25% appena), liberalizzazioni vere (e non fatte) e giustizia rapida (e non ci siamo). Inoltre – ha spiegato Rinaldi -, per le relazioni industriali chiede due riforme cruciali come semplificazione e deburocratizzazione anche nei rapporti contrattuali e pagamento da parte della pubblica amministrazione entro 30 giorni, ciò che da solo eviterebbe il tracollo di circa il 25% delle nostre aziende andate in fallimento”. Secondo il parlamentare europeo, “l'abolizio ne del reintegro in caso di licenziamento ingiusto è invece una battaglia tutta ideologica, incomprensibile e che non mi pare stia a cuore nemmeno a buona parte degli industriali. Invece di farsi scudo dell'Europa dipinta a modo proprio, ciò che rende al progetto di unità dei popoli europei un pessimo servizio, sarebbe meglio assumersi le proprie responsabilità”.

ENERGIA. ZANONI (IDV): PLAUSO A NUOVA DIRETTIVA UE SU RISPARMIO FONDAMENTALE PER CAMBIAMENTO CLIMATICO E CREAZIONE POSTI LAVORO Roma, 11 set. – “I governi diano l'esempio, le grandi compagnie riducano i consumi, al via i controlli quadriennali per le grandi imprese. Fondamentale per la lotta al cambiamento climatico e la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro”. Cosi' Andrea Zanoni europarlamentare IdV plaude all'approvazione della nuova Direttiva Ue sull'efficienza energetica. “Consumare meno energia grazie anche ad una sua razionalizzazione e' fondamentale sia per contrastare il cambiamento climatico e garantire una minor dipendenza all'esterno che per creare milioni di posti di lavoro”, spiega Zanoni. Questa nuova direttiva “e' fondamentale per mettere l'Europa sulla giusta strada della riduzione del 20% di consumi energetici entro il 2020- afferma Zanoni- Una maggior efficienza energetica non soltanto e' fondamentale per contrastare il cambiamento climatico e diminuire la dipendenza esterna dell'Europa, come dalla Russia e dai paesi dell'Opec dai quali importiamo gas e petrolio, ma costituirebbe anche un enorme vantaggio in termini economici”. Ad oggi “i costi annui per l'acquisto di fonti di energia e' pari a ben 400 miliardi di euro mentre il possibile risparmio e' di 50 miliardi”, sottolinea l'europarlamentare Idv. Puntare sull'efficienza “vuol dire infatti stimolare nuove imprese del settore ad innovarsi, specie le piu' piccole e il settore dell'edilizia che oggi stanno attraversando una gravissima crisi, nonche' creare cosi' nuovi posti di lavoro altamente qualificati e ad abbattere i costi per il consumatore finale”, conclude Zanoni.

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