Focus IdV del 6 settembre ’12

L.elettorale: Di Pietro, dopo un anno si va di rinvio in rinvio = Roma, 6 set – ''Dobbiamo domandarci a questo punto, dopo un anno di rinvii, la vera ragione del mancato accordo sulla riforma della legge elettorale. Non sanno come liberarsi delle forze che danno fastidio e non sanno come riuscire a rieleggere i parlamentari attualmente in carica''. Lo ha dichiarato Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, nella Sala stampa della Camera.

CRISI: DI PIETRO, BENE DRAGHI MA MONTI TERGIVERSA INTANTO IN EUROPA CI SONO 116 MILIONI PERSONE A RISCHIO POVERTA' – ROMA, 6 SET – ''L'Idv si augura che il piano Draghi possa andare in porto perche' e' l'unico metodo per ridare speranza e fiato all'economia. Purtroppo, invece, l' Italia dimostra di non saper come rispondere. Il governo Monti non va oltre mere comunicazioni ed illusioni, annunciando che provvedera' a breve''. Cosi' i leader dell'Idv, Antonio Di Pietro ricordando i dati della Commissione europea che registrano il continuo peggioramento della situazione del lavoro
con 116 milioni di persone a rischio poverta'.

Referendum: Di Pietro, con noi Sel e Verdi per ripristino articolo 18 = Roma, 6 set – ''Con spirito responsabile abbiamo proposto un Comitato referendario unitario per lanciare i nostri referendum sul lavoro che puntano, tra l'altro, a cancellare la riforma Fornero dell'articolo 18. Salutiamo positivamente l'adesione di altre forze, come Sel e Verdi. Proporremo anche un referendum per abolire il doppio stipendio per i parlamentari, doppio a causa della diaria''. Lo ha dichiarato Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, nella Sala stampa di Montecitorio.
CORRUZIONE. DI PIETRO: BENE NAPOLITANO, MA DDL ATTUALE NON LA CONSTRASTA Roma, 6 set. – “Il Presidente Napolitano ha chiesto ai partiti di rafforzare le leggi anti-corruzione per contrastare il fenomeno più efficacemente. Bene! Ma qualcuno dei suoi consiglieri giuridici, stavolta, dovrebbe avvertirlo che la proposta di legge in discussione in Parlamento, che la solita maggioranza Arlecchino si appresta a varare, si propone esattamente l'obiettivo contrario”. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “L'attuale disegno di legge, infatti, prevede l'abolizione del reato di 'concussione per induzione' e la sua sostituzione con quello di corruzione. Com'è noto, la legge vigente prevede che il reato di concussione (vale a dire quel reato che compie l'Amministratore pubblico o il Pubblico Ufficiale quando si fa dare denaro o altre utilità da chi si sente costretto a darglieli contro la sua volontà), possa verificarsi secondo tre modalità: a seguito di violenza; a seguito di minaccia, ovvero a seguito di induzione (vale a dire, appunto, a seguito di un comportamento concreto del Pubblico Ufficiale nei confronti del privato che, pur senza che il concusso venga violentato fisicamente o minacciato, di fatto viene messo nella condizione capestro di doversi piegare al pagamento della tangente richiesta, altrimenti vedrebbe boicottati i suoi diritti o le sue richieste. E' a tutti noto (e la miriade di casi scoperti nell'inchiesta Mani Pulite, e non solo, stanno lì a dimostrarlo) che di regola l'Amministratore pubblico, il politico o il pubblico ufficiale non ricorrono alla violenza fisica o alla minaccia per costringere il concusso a pagare la tangente, ma ricorrono, appunto, all' 'induzione', cioè proprio a quell'atteggiamento concreto, omissivo o attivo, che mette oggettivamente in condizione la parte debole a 'mangiare quella minestra o a saltare dalla finestra'. Quindi, il risultato pratico dell'abolizione del reato di concussione per induzione e la sua trasformazione in reato di 'corruzione' (così come previsto nella proposta di riforma attualmente in discussione in Parlamento), è solo quello di ricreare tra le parti (ovvero tra colui che pretende la tangente e colui che si rassegna a versarla) un 'obbligo all'omertà', giacché nessuno avrebbe più interesse a denunciare l'altro (nemmeno colui che è stato 'indotto' a versare denaro), in quanto – d'ora in poi – sarebbe anche lui considerato complice e quindi condannato penalmente. Insomma, mentre finora il privato, che si sentiva vittima di un sopruso del politico-Pubblico Amministratore, poteva ricorrere al giudice per richiedere tutela, ora non lo farà più perché altrimenti finirebbe, come direbbe mia sorella Concetta, 'cornuto e mazziato'. Dobbiamo allora chiederci: ma perché la politica vuole cancellare il reato di 'concussione per induzione' dal codice penale? La risposta è elementare, Watson: perché così, d'ora in poi, gli imprenditori e i privati, vittime di soprusi, non avranno più interesse a correre dal giudice, come invece accadeva ai tempi di Mani Pulite, per farsi tutelare e difendere dai tangentisti, ma si rassegneranno a pagare per non subire guai maggiori e peggiori. E così, finalmente la politica potrà tornare a rubare impunemente come ai bei tempi della Prima Repubblica. Non posso credere che il.Capo dello Stato voglia tutto questo quando dice che bisogna 'rafforzare la legge anticorruzione'. Ma allora, stavolta, stia attento e rifletta bene quando gli arriverà la nuova legge sul tavolo per la sua controfirma perché la proposta attuale, se resta così, raggiunge l'obiettivo opposto”.

REFERENDUM, IDV: SI' A RINALDINI PER COMITATO ALLARGATO Roma, 6 set – “L'1 agosto l'Italia dei Valori ha consegnato in Cassazione quattro quesiti referendari, di cui due relativi al ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e dei diritti universali previsti dal Contratto Nazionale (art. 8). Gianni Rinaldini in un'intervista pubblicata su 'Il Manifesto' del 4 settembre scorso si è rivolto direttamente a noi, chiedendo un “gesto di generosità e di apertura” verso tutte quelle forze che hanno combattuto ieri il Governo Berlusconi-Lega e oggi le scelte antipopolari di Monti, in particolare sui temi sociali, al fine di creare un ampio fronte unitario. La risposta è semplicemente sì. Accogliamo l'invito di Rinaldini. Il nostro obiettivo è quello di diradare il fumo della politica attraverso temi concreti in cui ognuno deve dire da che parte sta in modo tale che i SI siano sì e i NO siano no”. E' quanto scrivono in una lettera pubblicata oggi dal Manifesto, il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi. Secondo Di Pietro e Zipponi “per l'Italia dei Valori la discontinuità al Governo Monti e il programma alternativo alle sue politiche neoliberiste sono lo spartiacque per costruire, anche con i movimenti, obiettivi comuni, partendo dalla volontà di abrogare le leggi liberticide della Fornero, ma indicando soprattutto le soluzioni e le proposte per un vero esecutivo riformatore. Non a caso abbiamo presentato una proposta di legge sulla democrazia e sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro che consegna al voto libero e segreto dei lavoratori il potere di decidere sia sulla validità degli accordi sia sui propri rappresentanti. Proprio come richiesto dalle oltre centomila firme che la Fiom raccolse per chiedere democrazia dentro e fuori i luoghi di lavoro”. E aggiungono: “Nell'accogliere l'invito di Rinaldini che ci ha chiesto di tornare in Cassazione con un nuovo comitato promotore allargato, sottolineiamo che, in questa fase, conta molto la capacità di ognuno nel mobilitare i cittadini per generare attenzione, sensibilità e voglia di reagire. Ci servono milioni di firme per consolidare il processo di cambiamento delle idee e della classe dirigente. Saranno importantissimi i comitati di sostegno ai referendum in cui tutto il mondo del lavoro, della cultura e dell'informazione può agire per vincere. Questi referendum possono incidere profondamente sulle scelte del prossimo governo e dell'opposizione, se dovesse perpetuarsi la continuità dell'attuale maggioranza Pd-Pdl-Udc. I primi giorni di ottobre partirà la raccolta di firme che dovranno essere consegnate entro 3 mesi. Serve quindi un'organizzazione capillare, con migliaia di volontari per i banchetti, per la certificazione, per la presenza costante nei quartieri e nei paesi”.

MAFIA: DI PIETRO, FINI CALENDARIZZI MOZIONE IDV AL PIU' PRESTO = Roma, 6 set. – ''Se ancora non lo avete firmato vi invito a sottoscrivere l'appello del 'Fatto quotidiano' a difesa e a sostegno dei magistrati di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia. Ieri, noi dell'Italia dei valori, per smascherare le reali intenzioni di questo governo-Pinocchio e per stanare i parlamentari, abbiamo presentato una mozione che impegna il governo a costituirsi parte civile nel procedimento penale sulla trattativa Stato-mafia e abbiamo chiesto al presidente Fini di calendarizzarla al piu' presto''. E' quanto scrive sulla sua pagina facebook il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

STATO-MAFIA: DI PIETRO, GOVERNO NON SI NASCONDA DIETRO DITO – ROMA, 6 SET – ''Apprendiamo con soddisfazione che la conferenza dei capigruppo, come da noi richiesto, ha calendarizzato la nostra mozione che chiede al Governo di costituirsi parte civile nel processo sulla trattativa fra Stato e mafia sin dall'udienza preliminare fissata per il 29 ottobre''. E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Ci auguriamo che – aggiunge Di Pietro- nel momento della discussione in Aula dell'atto ispettivo, il governo non si nasconda dietro il dito della mancata notifica perche' la decisione di costituirsi parte civile e' una scelta politica e giudiziaria che prescinde dalla tecnicita' dell'atto che verra' notificato''. ''Tra l'altro, l'argomento e' stato di ampia discussione sui giornali – conclude – anche per l'esistenza del caso del conflitto di attribuzione sollevato dinanzi alla Corte Costituzionale. Sicche' far finta di ignorare tutto cio' sarebbe solo una scusa per rinviare la decisione''.

SISMA EMILIA: DI PIETRO “RIMBORSI IDV PER RICOSTRUIRE SCUOLA” ROMA- “L'ultima rata dei rimborsi elettorali delle politiche del 2008 e' arrivata e l'Italia dei Valori, come aveva promesso, destinera' il proprio corrispettivo ai terremotati dell'Emilia Romagna, per ricostruire una scuola nel comune di Finale Emilia, completamente distrutta dal sisma”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Abbiamo deciso di finanziare, con i quasi due milioni di euro ricevuti – prosegue Di Pietro -, i lavori per rendere di nuovo agibile l'istituto scolastico della provincia di Modena perche' riteniamo che sia indispensabile tutelare l'istruzione e la cultura, ma soprattutto che si debba ripartire dai giovani per assicurare un futuro al nostro Paese. L'assegno verra' consegnato alle autorita' competenti il prossimo 21 Settembre, durante la festa del partito a Vasto”.

L. ELETTORALE: BELISARIO, TORNIAMO AL MATTARELLUM – ROMA, 6 SET – ''A parole i grandi partiti dicono di volere la legge elettorale, di avere raggiunto un'intesa, ma i fatti dimostrano il contrario. Le ipotesi sono due: o tra Pd-Pdl c'e' gia' l'inciucio per far fuori i partiti scomodi, oppure non riescono neanche a mettersi d'accordo fra di loro e agli elettori non restera' che andare a votare con il Porcellum. L'Italia dei Valori, insieme al comitato referendario, ha raccolto le firme e ha presentato un disegno di legge per il ritorno al Mattarellum una buona legge elettorale di pronta applicazione perche' gli italiani abbiano la possibilita' di scegliere i candidati, le coalizioni e il programma di governo, prima e non dopo il voto''. Lo afferma Felice Belisario, capogruppo dell'Idv al Senato. ''Questa – prosegue – e' l'unica strada fuori dalle logiche di partito e dagli inciuci della casta che permettera' ai cittadini di esprimere il loro diritto di essere rappresentati davvero da chi hanno scelto e, a chi vince, di governare in modo chiaro e trasparente. Torniamo al Mattarellum e andiamo subito al voto''.

ALCOA. BELISARIO: FORNERO E' MINISTRO DELLA DISOCCUPAZIONE Roma, 6 set. – “Mentre tre operai dell'Alcoa sono barricati da due giorni sul silos dell'acqua a 70 metri d'altezza, Elsa Fornero dice di stare dalla loro parte, salvo poi aggiungere che il governo non potra' garantire quei posti di lavoro. Ma l'esecutivo dei tecnici non e' stato chiamato per dare soluzioni volte a far uscire il Paese dalla crisi? E' una vergogna che proprio il ministro del welfare, dopo aver varato una pessima riforma, dica che e' difficile creare occupazione in piena recessione”. Lo dice Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a palazzo Madama, che prosegue: “Fino ad oggi, il governo non ha fatto altro che alzare le tasse ed anche le mani come segno di impotenza! E' evidente che il governo Monti non e' in grado di risolvere ne' la vertenza dell'Alcoa, visto che non ha neanche aperto un tavolo di confronto, ne' tantomeno i problemi generali del mondo del lavoro. Il nodo centrale e' che si deve adottare una diversa politica industriale, fondamentale nei settori strategici, e per questo- conclude Belisario- serve un nuovo governo, perche' questo ha chiaramente fallito”.

CORRUZIONE. BELISARIO: RAFFORZARE NORME, NO INTERCETTAZIONI
Roma, 6 set. – “Il Pdl e' allergico alla legalita', con delle buone norme anticorruzione rischia lo shock anafilattico e gli interventi dei berlusconiani in materia di giustizia sono sempre stati a favore dei poteri forti. Daremo battaglia in Parlamento per rafforzare decisamente le norme contro la corruzione e contrastare cosi' un vero e proprio cancro del tessuto economico e sociale”. Lo dice il Capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, Felice Belisario, a margine del convegno 'Full immersion' organizzato a Monopoli dall'IdV e dal Cantiere dei Valori. “E' inaccettabile- aggiunge- che il provvedimento all'esame del Senato serva al Pdl per garantire l'impunita' delle cricche. La corruzione ci costa 60 miliardi l'anno ed inquina le istituzioni a tutti i livelli. Per questo l'IdV propone pene piu' severe, tempi di prescrizione piu' lunghi e norme sul riciclaggio, la reintroduzione del falso in bilancio e l'incandidabilita' dei condannati. Il Governo sta dimostrando di essere sotto il ricatto del partito trasversale della casta perche', oltre al provvedimento pro-corruzione, si vuole approvare anche la legge bavaglio e la norma capestro sulla responsabilita' diretta delle toghe: in pratica, una licenza ai delinquere. Ci aspettiamo che il Pd non si faccia complice di questo disegno perverso sulla Giustizia. Le intercettazioni sono un fondamentale strumento di indagine e conoscenza, non possono essere sacrificate perche' qualcuno ha degli scheletri nell'armadio. Le istituzioni devono essere case di vetro, ci opporremo con ogni mezzo- conclude Belisario- all'assalto della malapolitica nei confronti della legalita'”.

FORESTALE: BELISARIO (IDV), MINISTRO CATANIA RIMUOVA SUBITO DA VERTICE PLURICONDANNATO PATRONE – Roma, 06 set – “Come è possibile che l'ingegner Patrone continua a ricoprire l'incarico di Capo del Corpo forestale dello Stato nonostante una doppia condanna per danno erariale? Perché il ministro Catania non ne ha ancora disposto la sostituzione vista l'accertata incompatibilità con l'incarico che Patrone ricopre?”. E' quanto chiede il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, in una nuova interrogazione al ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. “Alla prima condanna della Corte dei Conti del Lazio – continua – ne è seguita recentemente un'altra dalla Corte dei Conti della Basilicata, eppure Patrone continua inspiegabilmente a restare al suo posto, inamovibile dopo otto anni e mezzo di comando in cui si distinto soprattutto per ingiustificabili leggerezze e grave spreco di denaro pubblico. Sarebbe stato necessario rimuovere subito Patrone – conclude Belisario – e invece il ministro Catania non solo fa finta di niente ma non si degna nemmeno di rispondere alla interrogazioni presentate dall'Italia dei Valori, avallando in questo modo una gestione del Corpo forestale censurata dalla Corte dei Conti sia sotto il profilo della legittimità che sotto il profilo strettamente contabile”.

PETROLIO: BELISARIO (IDV), PASSERA SFRUTTA LA BASILICATA PER INTERESSI LOBBIES – Roma, 06 set – “Il ministro Passera persevera: anziché servire gli italiani si serve del potere che occupa per fare gli interessi dei poteri forti. Oggi tocca alle lobbies del petrolio, a cui il ministro del Sotto-Sviluppo economico sta concedendo il lasciapassare per deturpare la Basilicata, alla faccia della autodeterminaz ione dei territori”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Beliasrio, che aggiunge: “il piano strategico dell'energia firmato da Passera è sconcertante. Non solo il ministro vuole incentivare le estrazioni petrolifere in un territorio già sfruttato all'inverosimile, in nome di una fonte energetica che tutti i Paesi moderni stanno abbandonando a favore dello sviluppo delle energie rinnovabili. Ma va oltre e con l'arroganza che stanno dimostrando i tecnici nel governare il Paese, ignora la volontà dei cittadini e della Regione che ha votato una moratoria che blocca le trivellazioni in Basilicata. Passera ha fatto male i conti. I lucani – conclude Belisario – non gli lasceranno distruggere un territorio già spremuto all'inverosimile e che merita solo il rilancio delle sue tante risorse naturali. Invito il presidente De Filippo e tutta la giunta regionale a non abbassare la guardia: la Basilicata non è in vendita”.

LAVORO: CARLINO (IDV), CON FORNERO E' MECELLERIA SOCIALE – ROMA, 6 SET – ''La riforma Fornero e' stata utile solo a rendere piu' precario il lavoro, non ha creato nessun nuovo posto e anzi sta facendo perdere piu' facilmente quelli vecchi''. Lo afferma in una dichiarazione Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro. ''E' iniziata – aggiunge la parlamentare – la macelleria sociale e la prova e' il nuovo caso denunciato dalla Cisl: il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei che ha subito approfittato della vergognosa normativa per licenziare due ragazzi da un giorno all'altro, accampando la scusa della crisi. La precarizzazione e' stato l'obiettivo raggiunto dal governo, rubando cosi' il futuro ai piu' giovani''. ''In difesa dei diritti negati, l'Idv ha risposto all'appello lanciato da Rinaldini della Cgil, aprendo a tutti la partecipazione al Comitato promotore dei referendum sul lavoro. Uniti – conclude Carlino – sara' piu' facile combattere le politiche liberiste di Berlusconi e Monti che hanno rispettivamente affossato i diritti universali del contratto nazionale e dello Statuto dei lavoratori''.

GIOCO AZZARDO: LI GOTTI (IDV), IPOCRITA RICHIAMO DEL MINISTRO RICCARDI – Roma, 06 set – “Purtroppo le buone intenzioni del ministro Riccardi si arrestano al risultato dell'informaz ione ai cittadini, insomma al contrasto della pubblicità ingannevole. Punto e basta. Assolutamente ipocrita è il richiamo che non si vuole introdurre il proibizionismo. Ma per favore: ministro Riccardi si informi!”. Lo ha detto il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Antimafia, che ha aggiunto: “In Italia le slot sono 400 mila. Negli altri paesi le reti più grandi non superano le 20 mila macchine slot. Ma di quale proibizionismo parla Riccardi? Siamo un paese “sbracato”, perché dobbiamo accontentare gli interessi di fortissimi gruppi che hanno beneficiato di una liberalizza zione 'selvaggia'. Noi dobbiamo contrastare il gioco d'azzardo. Questa è la battaglia dell'Idv, con i propri disegni di legge. Il Governo si era impegnato formalmente ad affiancare questa battaglia ed ora, invece – conclude Li Gotti – ci viene a dire che non si vuole introdurre il proibizionismo. Vergogna!” .

Mafia/ Idv: Su parte civile decide governo, non Guardasigilli
Li Gotti: Non comincino con scarica barile, decisione è politica Roma, 6 set – “Non è esatto affermare che spetti al ministro della Giustizia decidere sulla costituzione di parte civile della 'parte offesa Governo' nel processo sulla trattativa Stato-mafia”. A dichiararlo è il responsabile Giustizia e capogruppo in commissione Antimafia dell'Italia dei Valori, senatore Luigi Li Gotti, che aggiunge: “La decisione è del Governo. Il ministro della Giustizia é organo amministrativo, non avendo specifico titolo di consulenza giudiziaria (essendo altri i suoi compiti)”. “Semmai – osserva ancora – la consulenza può essere chiesta all'Avvocatura dello Stato, limitatamente ai profili tecnici, dal momento che la difesa giudiziale del Governo è di sua competenza. Ma in questo caso la decisione è politica. Quindi, non cominciassero con gli scarichi barile, passandosi il cerino. La costituzione di parte civile è un atto politico di dignità, nel momento in cui si assume l'ipotesi di accusa di reato di condizionamento delle funzioni di Governo e di turbativa. Ossia quanto di più grave possa subire il Governo di un qualsiasi Paese. È inutile – conclude Li Gotti – girarci intorno: è atto dovuto per la dignità delle istituzioni”.

CUOLA: DI GIUSEPPE (IDV), INTERROGATO IL MINISTRO PROFUMO SU QUESTIONE ATA E ITP – Roma, 06 set – “Il decreto legge n. 95 del Luglio 2012 prevede il passaggio dei docenti ITP delle classi di concorso C999 e C555 ai ruoli ATA; vale a dire che a causa di un provvedimento vergognoso, la scuola verrebbe ulteriormente penalizzata e i diritti dei docenti ancora una volta calpestati”. – cosi l'On. Anita Di Giuseppe , componente del dipartimento cultura ed istruzione dell' IdV – “Questi insegnanti, infatti, svolgono ruoli ben precisi, quali la gestione dei siti web, delle reti informatiche, delle strumentazioni tecniche che non competono ad altri docenti, e che quindi costringereb bero gli istituti scolastici ad avvalersi di collaborazioni esterne per poter continuare a garantire lo stesso livello di efficienza. Viene quindi spontaneo chiedersi dove sarebbe il risparmio che tale operazione dovrebbe portare. La risposta è chiara e semplice: è estremamente limitato, se non del tutto inesistente”. – prosegue il deputato – “Le segreterie delle scuole, inoltre, verrebbero gettate nel caos, poiché l'attribuzione dei posti vacanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario ai docenti delle classi di concorso sopra citate porterebbe ad un'ulteriore diminuzione dei posti per i precari ATA, che da anni svolgono efficientemente i loro compiti in modo da assicurare il buon funzionamento delle scuole, lavoro per il quale i docenti ITP non sono preparati poiché non di loro competenza. Per questi motivi abbiamo presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro Profumo, affinché si avveda dal firmare un decreto inaccettab ile che minerebbe lo stato di salute, già precario, di un organo fondamentale quale la scuola”. – conclude la Di Giuseppe –

PAKISTAN: DI STANISLAO (IDV), OK ODG SU EXPORT ARMAMENTI – Roma, 06 set – “Migliorare i divieti all'esporta zione di armamenti verso Paesi in stato di conflitto armato come il Pakistan e avviare maggiori controlli e restrizioni sull'esportazioni e sul commercio di armi ad uso militare e non, soprattutto alla luce dell'ormai accertata pericolosità della loro presenza soprattutto nei numerosi scenari di conflitto” E', in sintesi, quanto ha chiesto l'On. Augusto Di Stanislao capogruppo IdV in Commissione Difesa con un odg accolto dal Governo. “Il memorandum d'intesa nel settore della Difesa con il Pakistan è caratterizzato da una serie di criticità dovute principalmente al fatto che stiamo collaborando con un Paese che deve affrontare grandi e gravi sfide nella lotta ai diritti umani, tra cui uccisioni, sparizioni, abusi diffusi e gravi discriminazioni contro le minoranze religiose. Il Pakistan ha avuto un anno devastante nel 2011, con attacchi sempre più violenti contro i civili da parte di gruppi militanti, una condizione economica disastrosa e un quasi totale controllo della politica estera e di sicurezza da parte di militari che operano con totale impunità. L'export militare italiano verso paesi in stato di conflitto è in forte crescita con poca trasparenza e sempre meno controlli. Assurdo dunque, autorizzare lo scambio di armamenti con il Pakistan, in base al quale si potrà procedere allo scambio di materiali bellici, armi e munizioni, che potrà essere attuato sia con modalità diretta “da Paese a Paese”, sia previa autorizzazione rilasciata ad aziende private dai rispettivi governi. Auspico quanto meno che gli impegni assunti dal Governo non vengano disattesi e che si valuti con attenzione la compatibilità delle esportazioni con il dettato della legge 185/90 secondo la quale l'esportazione di armamenti deve essere conforme alla politica estera e di difesa dell'Italia.”

STATO-MAFIA: FAVIA (IDV),GOVERNO SI COSTITUISCA PARTE CIVILE E PD VOTI MOZIONE – Roma, 06 set – “La risposta del Governo alla nostra interrogazione, con la quale abbiamo chiesto al governo se intendesse costituirsi parte civile all'udienza preliminare dell'inchiesta Stato-mafia, è stata imbarazzante , infarcita di burocratese e politichese. Il governo fa come Ponzio Pilato, se ne lava le mani”. Lo dichiara in una nota David Favia, capogruppo di Italia dei Valori in commissione Affari costituzionali alla Camera. “Abbiamo appreso, con soddisfazione, dall'onorevole Garavini che anche per il Pd il Governo dovrebbe costituirsi parte civile: è la posizione che Italia dei Valori ha assunto da subito con chiarezza senza se e senza ma”. Spiega Favia: “quanto alle accuse rivolteci dall'esponente democratico di ricerca affannosa di visibilità, le respingiam o con forza. In gioco c'è qualcosa di più importante, imprescindibile e inviolabile per la nostra democrazia, ovvero la dignità dello Stato”. “E' per questo che chiediamo al governo risposte certe e inequivocabili e al Pd di passare dalle parole ai fatti: sottoscriva e voti la mozione Idv che impegna il Governo a costituirsi parte civile” conclude il capogruppo Idv in Commissione Affari costituzionali alla Camera.

SANITA'. IDV: MONTAGNA HA PARTORITO TOPOLINO, DECRETO DELUDENTE Roma, 6 set. – “Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Il decreto sulla Sanita' del ministro Balduzzi e' decisamente deludente. Da un lato, infatti, il provvedimento contiene alcune norme condivisibili, dall'altro pero' vi sono moltissimi aspetti di difficile attuazione oltre ai soliti spot a cui questo governo ci ha purtroppo abituato. Vi sono diverse misure di contorno, soprattutto sui giochi e sulla vendita di sigarette ai minori. Senza dubbio l'esecutivo sarebbe dovuto intervenire con ben altra incisivita'. Pensare, infatti, di combattere la ludopatia semplicemente spostando di qualche metro le slot machine e i videopoker e' una soluzione risibile, che non affronta minimamente la dipendenza da gioco d'azzardo patologica”. Lo afferma in una nota il responsabile sanita' dell'Italia dei Valori, Antonio Palagiano, che aggiunge: “Associare i medici di famiglia per garantire studi aperti 24 ore su 24, e' invece una buona idea ed e' una soluzione auspicabile, gia' adottata da altri Paesi”. “La copertura dell'assistenza h24 e la nascita di nuovi poliambulatori, infatti, possono contribuire a decongestionare i pronto soccorso- prosegue- ma con quali risorse si apriranno queste strutture? Non vorremmo assistere allo smantellamento selvaggio della guardia medica per fare cassa, ancora una volta, a discapito dei cittadini. Inoltre, si rischia di trasformare gli ambulatori in centri di prescrizione”. Secondo Palagiano: “E' quanto meno un azzardo puntare sulla medicina territoriale quando le Regioni, che dovranno mettere in campo tali strutture, devono gia' fare i conti con i tagli e con le poche risorse a disposizione. Anche le nuove regole sulle nomine dei dirigenti sanitari- spiega l'esponente dell'Idv- sono tutte da verificare, perche' rischiano di scontrarsi con le 'resistenze' delle Regioni, a cui il titolo quinto della Costituzione assegna l'autonomia in materia di sanita'”. “Insomma, la musica e' sempre la stessa: da questo governo arrivano tanti annunci su carta e qualche soluzione tampone che non servono certo a combattere gli sprechi, la corruzione e le inefficienze di cui, purtroppo, il nostro sistema sanitario e' pieno”, conclude Palagiano.
LAVORO. IDV, RIFORMA FORNERO HA SEMINATO SUE PRIME VITTIME RIFORMA HUAWEI LICENZIA GIOVANI NONOSTANTE NUOVI PIANI DI SVILUPPO IN ITALIA – Roma, 6 set. – “Tanto tuonò che piovve. La riforma Fornero ha già seminato le sue prime vittime. Due giovani con contratto a tempo indeterminato, che lavoravano per il colosso cinese delle telecomunicazioni, Huawei, sono stati messi alla porta, da un giorno all'altro, con la motivazione che la crisi ha comportato all'azienda una razionalizzazione del personale. Eppure, poco tempo fa, Huawei ha annunciato importanti risultati economici e nuovi piani di sviluppo in Italia”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi, che spiega: “Ecco svelata la natura della legge Fornero che permette alle aziende di usare i dati generici sull'economia come paravento per i licenziamenti indiscriminati, indipendentemente dalle proprie reali condizioni. Le prime avvisaglie di una macelleria sociale, che confermano quanto abbiamo da sempre sostenuto, non fanno che rafforzare la nostra convinzione e la determinazione nel raccogliere le firme contro questa vergognosa legge sui licenziamenti facili”.

COLOSSEO. RODANO: ALEMANNO SI ACCORGE DI MISURE STRUTTURALI “MA SI OCCUPA DELL'AGENDA MEDIATICA, NON DI QUELLA DI GOVERNO” Roma, 6 set. – “A pochi mesi dalla fine del suo mandato, il sindaco Alemanno si accorge che al Colosseo servono interventi strutturali sul traffico. Alla buon'ora”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura dell'Italia dei Valori. “Il sindaco di Roma interviene molto spesso sul tema dei restauri, i quali pero' sono competenza del Mibac e richiederebbero un piano organico dello Stato- continua Rodano-Per fare la sua parte, il Comune di Roma deve attuare, in concorso con le soprintendenze, tutte le misure strutturali che servono per garantire beni culturali della citta'. Quindi, in primis il Sindaco deve senz'altro liberare il Colosseo dal traffico, ricorrendo a quei provvedimenti impopolari ma necessari che finora non ha avuto il coraggio di assumere”. “Se Alemanno intervenisse con le facolta' e i poteri che gli sono conferiti, probabilmente l'area archeologica del Colosseo potrebbe avere in tempi brevi un aspetto piu' dignitoso, piu' fruibile per i turisti e soprattutto piu' consono al ruolo che gioca nell'immaginario mondiale- aggiunge il responsabile Cultura dell'Idv- Il guaio e' che Roma ha un sindaco che si occupa piu' dell'agenda mediatica che di quella di governo”.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy