Napoli: Dopo sette mesi rimane chiusa la libreria Guida Merliani

Capodanno: “ Caduti nel vuoto appelli, petizioni e promesse “

Nonostante siano passati oltre sette mesi al Vomero c’è ancora tanta rabbia e sconcerto per la chiusura, avvenuta alla fine di gennaio scorso, dopo circa 40 anni di attività, della libreria Guida Merliani. “ E’ incredibile come questa vicenda sia stata digerita in poco tempo, scomparendo dopo pochi giorni anche dalle pagine delle cronache cittadine – afferma Gennaro Capodanno , presidente del Comitato Valori collinari, promotore su Facebook del gruppo “ No alla chiusura della libreria Guida Merliani. Petizione alle istituzioni “ al link: http://www.facebook.com/events/317192791645004/ che quando fu lanciato raccolse oltre 700 adesioni in poco tempo – . Anche stamani, passando dinanzi ai locali chiusi della libreria, dove ancora si vedono le insegne, mi è venuto un tuffo al cuore, pensando ai tanti momenti trascorsi nella saletta verde ( foto allegata ) “.

“ Eppure, come si affermava in un bell’articolo comparso nei giorni della chiusura, il Vomero è stato nel secolo scorso “il paradiso dei libri” – ricorda Capodanno -. Oltre alla libreria Guida Merliani i vecchi vomeresi ricordano ancora la ”cartolibreria vedova Basile” in via Scarlatti, gestita poi da Guido Bolognesi , e, nella stessa via, la libreria dei fratelli Maone, che in seguito fu rilevata da Enzo Morra, il quale la trasferì, prima della chiusura definitiva, sempre in via Scarlatti ma nei pressi di via Morghen. All’inizio di via Luigia Sanfelice, all’angolo con via Cimarosa, fino agli inizi degli anni ’80, quando fu abbattuta, a seguito del sisma, la palazzina che la ospitava in uno alla stazione superiore della funicolare di Chiaia, esisteva la cartolibreria Spinelli ed in via Luca Giordano, all’angolo di piazza degli Artisti, la libreria Berisio, per ricordare le principali. Tutte scomparse nel corso degli anni “.

“ Ci eravamo illusi di un intervento fattivo delle istituzioni – continua Capodanno – anche per reperire nuovi locali dove allocare la libreria, ma, a parte le dichiarazioni d’intenti che, come dimostrano i fatti non hanno sortito alcun risultato operativo, non mi risulta che ci sia stata alcuna iniziativa,rispetto ad un evento che ha profondamente colpito tanti vomeresi ma anche persone che pur non vivendo più a Napoli, sono rimasti legati a ricordi d’infanzia e di gioventù, richiamati proprio dalla scomparsa della libreria “.

“ Assente anche la Regione Campania che avrebbe da tempo dovuto approvare legge regionale per la tutela dei negozi storici in Campania – puntualizza Capodanno -. Legge che da tempo vige in altre regioni italiane, come il Lazio e la Lombardia “.

“ Sollecitiamo ancora una volta – conclude Capodanno – l’impegno a reperire, d’intesa con i gestori, a reperire locali idonei nel quartiere Vomero dove trasferire la libreria, affinché anche questa importante struttura culturale e sociale non vada definitivamente perduta “.

Gennaro Capodanno

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