VOTO PER CORRISPONDENZA, ITALIANI DALL’ ESTERO E DIRITTO COSTITUZIONALE

“Il voto e’ eguale”. I padri costituenti, che spovveduti non erano, venivano da un ventennio di dittatura fascista prima e nazifascista poi, eleboararono l’ articolo 48, per far si’ che’ tutti I cittadini italiani avessero voce in capitolo alla pari.. Il loro unico errore fu quello di non prevedere il voto postale per i nostril connazionali dall’ estero. Dico dall’ estero per marcare una linea tra i “campicelli” e le “distese a cielo aperto”. Noi del Pie e’ dal 2008 ( nel mio caso specifico dal 2005) che sosteniamo, che il voto era eguale nel 48 e per Costituzione e’ rimasto tale e l’ unica alternativa alla Legge Tremaglia e’ il voto paritario; ossia votare liberamente a prescindere dalla residenza del cittadino. Adesso a distanza di quasi 4 anni, vediamo i nostri frutti “germogliare”, nel nuovo movimento INSIEME per gli italiani nel centro/nord America e ci auguriamo che altri sposino l’ iniziativa del nostro Progetto. Pero’ temo che molti di noi si stiano lasciando “inretare” dagli eletti all’ estero e da qualche “avvoltoio” di comodo, su di una strada che a nostro avviso non portera’ a nessun cambiamento radicale per quell che riguarda il diritto paritario al voto e fra altri 4 anni, molto probabilmente, ci ritroveremo qui’ ( morte permettendo) a discutere delle stesse tematiche. ( I will say no more. Si fa per dire)

Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra Italy

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