Italiani all’estero e l’infantilismo prepolitico imperante di chi fa “Ammuina”

di Melo Cicala Presidente di “INSIEME per gli italiani”

Domanda ai nostri avversari politici: perché non volete che gli italiani all’estero votino in Italia per corrispondenza senza venirci?

Il bello dell’agone politico è la discussione da punti di vista contrapposti. Diciamo che è il confronto che promette lo studio della soluzione non certo l’isolamento. Ciò che sta succedendo ultimamente è che pezzi, frange di movimenti, procedono per conto loro senza accettare un minimo di contraddittorio politico neanche se sollecitati. Contro la propria volontà nessuno può essere costretto a dialogare e quando questa ci fosse mancano argomenti sufficienti e tali che lo consiglierebbero. Questo il quadro di lontananza della situazione politica attuale che dice di occupasi degli italiani all’estero: chi parla di politica e si propone e chi invece sta zitto affondato nel bel mezzo del nulla. La visione di vicinanza invece, mette a fuoco falle di enorme portata con la mancanza di idee programmatiche codificate atte a farsi preferire. Disarmante è la pochezza di quanti si definiscono giovani solo perché l’anagrafe lo attesta. Inconcludenti presenze con un raggio d’azione neuronale limitato copiato ed incollato senza consecutio nel pieno dell’infantilismo prepolitico di vecchia memoria che, come una sindrome, affligge la persona e la mortifica. Noi di “INSIEME per gli italiani” siamo i soli a parlare e proporre e ci chiediamo dove siano gli altri. L’infantilismo di cui sopra è espressione della mancanza di consapevolezza di base delle problematiche da risolvere e conduce a deduzioni elementari che, per la loro evidente banalità, non possono neanche essere proposte a chi mastica di politica. Per esempio se dicessimo che gli stipendi vanno aumentati, diremmo una banalità se non dicessimo anche come aumentarli. Sarebbe lo stesso se dicessimo di dare una congrua pensione a chi ne ha diritto in maniera tale da consentirgli una vita dignitosa. Commetteremmo anche in questo caso un errore di infantilismo che anticipa ed è quindi prodromo alla politica seria. Due stipendi sono o no meglio di uno solo? Curarsi gratis è meglio che pagare il servizio sanitario prestato; pagare poco ciò che costa molto; comprare bei vestiti piuttosto che stracci sporchi; vivere dignitosamente è meglio che fare una vita da accattoni e via così discorrendo. E’ a questo scenario che assistiamo ogni giorno e non conforta certamente perché condito poi da disonestà intellettuale ai massimi livelli. Leggiamo attoniti ed atterriti il vuoto nel quale gli italiani all’estero sono stati dislocati per bocca di inesistenti soggettività. Essi vengono tirati in ballo solo per essere strumentalizzati. Sta di fatto, perché è un fatto, che a nessuno stia bene che i residenti all’estero votino in patria senza recarvisi. E perché non vogliono che essi votino con il sistema per corrispondenza? E’ come se per fare dieci metri ci concedessero un’auto gratis senza spendere denaro di tasca nostra e per percorrere distanze chilometriche ci dicessero di farcela a piedi e a nostre spese. Si badi bene che questa è l’antitesi dell’infantilismo di cui si accenna in quanto il metodo non deduce ma induce e per giunta con la Costituzione in mano. Almeno rispondessero a questa domanda che è cruciale, noi la riproporremo sempre in ogni contesto. Ci diano una risposta ci facciano capire dove sbagliamo quando ci facciamo assertori e difensori di un diritto costituzionale garantito. Ci dicano parimenti se questa posizione non sia intellettualmente onesta e politicamente risolutiva ma devono provarlo però adducendo fatti e non chiacchiere. Ma siamo certi che questa domanda non sortirà effetti. Nessuno che non siamo noi che parliamo vuole questa cosa. La risposta del e con il silenzio sancirà e svelerà l’interesse di moltissimi a che queste masse all’estero siano più facilmente manipolabili per essere eletti e rieletti sistematicamente nei luoghi del potere a Roma. La circoscrizione circoscrive, riduce, ingloba, riassume in uno spazio limitato più facilmente gestibile dai futuri aspiranti parlamentari e dove il confronto è anch’esso circoscritto. Si giustifica così “L’Ammuina” movimentista degli infantili che spuntano e fanno capolino dai sacchi. Essi, non avendo mai ricoperto ruoli di spicco neanche da capo classe, vedono dal binocolo le poltrone di pelle rossa disposte a semicerchio.

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