Abrogazione riforma fornero per lavoratori-pensionandi classe 1952

Luigi Imperatore luigi.imperatore520@gmail.com

La presente missiva è scritta a nome e per conto di diverse migliaia di lavoratori dipendenti (settori pubblico e privato) e autonomi, sparsi un un po' in tutte le Regioni d'Italia ed appartenenti alla classe 1952, flagellata dalla famigerata riforma-Fornero.
Con tale scellerata riforma pensionistica in vigore dal 1° gennaio 2012 i suindicati lavoratori, già prossimi alla pensione, si sono visti vanificare progetti di vita le cui tangibili conseguenze vanno a ripercuotersi inevitabilmente anche sullo stato psicologico di ognuno di essi, poiché la decorrenza della propria quiescenza è stata procrastinata coattivamente di 5-7 anni. Non solo!! Addirittura l'assegno pensionistico, mediamente attestato sui 1200-1300 euro mensili sarà sensibilmente decurtato di circa 300-500 euro perché l'attuale normativa prevede il calcolo (enormemente penalizzante!!) effettuato con il criterio del regime contributivo !!! Come dire: DEVI LAVORARE DI PIU' MA PERCEPIRAI MENO SOLDI !!! Tutto ciò è da definirsi un sopruso intollerabile, un vero ladrocinio legalizzato!!
E' inammissibile – in un Paese come l'Italia che si dichiara essere democratico, ove vige lo stato di diritto – che un lavoratore, dopo aver prestato la propria attività lavorativa per 40 anni, o quasi, durante i quali ha versato regolarmente i rispettivi contributi previdenziali, venga defraudato – alla vigilia della propria pensione – dei propri sacrosanti diritti acquisiti che, invece, (ahimé!!) vengono rigorosamente rispettati per la CASTA e le LOBBIES.
NO! E' inaccettabile ed incostituzionale (vista altresì la SENTENZA n.822/1988 emessa dalla CORTE COSTITUZIONALE); pertanto detti lavoratori chiedono – UNANIMEMENTE COMPATTI – che sia fatto un ATTO DI GIUSTIZIA SOCIALE e di EQUITA' abolendo la riforma-Fornero e ripristinando, invece, la precedente normativa con i 40 anni di massima contribuzione e che fa valere per il biennio 2011/2012 la c.d. “QUOTA 96” quale sommatoria dell'età anagrafica (60 oppure 61) con gli anni dell'anzianità contributiva (36 oppure 35), riguardanti congiuntamente le classi 1951 e 1952.

Si è certi di sensibilizzare qualche Illustre esponente di Partito che voglia abbracciare questa GIUSTA CAUSA al fine di rendere GIUSTIZIA ed EQUITA' alle tante decine di migliaia di lavoratori interessati che – unitamente ai propri familiari, parenti, amici etc. – alle prossime elezioni avranno le idee sufficientemente chiare per gestire le proprie preferenze politiche.

Si ringrazia per la cortese attenzione che si è voluto riservare alla presente e fiduciosi che essa sortisca il senso desiderato, si porgono distinti saluti.

LAVORATORI-PENSIONANDI “QUOTA 96” CLASSE 1952

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