“Se dovessi paragonare l’ attuale classe politica, ivi incluso la classe dirigente, non potrei che pensare ad un team di pompieri che arrivano sul luoghi degli incendi a fuoco spento e con le cistern vuote, o come direbbe la bonanima di Toto’ : a babbo morto”
Badate bene che chi da tre anni sta risanando gli errori politici e amministrativi ( mala politica), sono i cittadini, con i loro sacrifici. Tagliare, ridurre e moltiplicare lo sanno fare tutti, basta avere la quinta elementare. La questione di base ( come ho sempre ribadito) non e’ il debito pubblico o la razionalizzazione dei beni comuni, ma la riforma della politica, e’ il ruolo del gestore dello Stato, che andrebbe rinnovato. Non basta modificare ancora una volta qualche articoletto per ingannarei i cittadini, la chiave di volta era ed e’ l’ applicazione alla lettera della prima parte della parte della Costituzione, di cui ahinoi nessuno ne parla, nemmeno il Capo dello Stato.
Qualcuno ( omissis..) giorni fa ci chiedeva, in quale articolo della Costituzione viene “enfati zzato” il ruolo del parlamentare se non quello del mandato senza vincolo, ossia fare i propri interessi e non quello dei cittadini ed elettori . Nossignore! Il compito primario del politico ( amministratore e delegato) e’ quello di:” Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” In modo tale che tutti i cittadini abbia pari dignità sociale ed essere eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Altrimenti, la nostra che repubblica sarebbe, ci tenevamo la Monarchia e lo Statuto Albertino! Statuto che a mio avviso, da quasi un ventennio le nostre Istituzioni stanno “ inconsciamente” adoperando, vedi porcellum, premio di maggioranza e deleggitimazione del parlamento . Ecco cari amici, se ogni mattina il “parlamentare”, prima di recarsi a “riscaldare” la poltrona in parlamento, si leggesse almeno due volte l’ articolo terzo della nostra Costituzione, le cose di sicuro andrebbero meglio; il fuoco non si spegne senza acqua o sperare che qualcuno lo spenga al posto loro.
Il politico non dovrebbe mai dimenticare che prima di un Italia dei Diritti, esiste quella dei Doveri!. ( I will say no more. Si fa per dire)
Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra Italy