“Guardami sono la Francia dal basso, la disoccupazione e la crisi, ma dimmi chi la combatte? Vivo in un quotidiano che tu non conosci, non capisci, appena sotto casa tua Guardami Sono cresciuto lontano dagli ambienti agiati con dei genitori che non parlavano una parola di francese, problemi economici, che obbligavano mio padre a rientrare dal cantiere con la schiena rotta, per essere sicuri di non incrociare più un usuraio per poterli aiutare sono andato al liceo visto che mi hanno sempre detto che un diploma porta lavoro ho passato le mie serate a studiare come un pazzo fino al giorno dove sono stato promosso e ho preso il diploma i miei genitori fieri ero la loro speranza per fargli lasciare la periferia ma malgrado il mio CV e i miei sforzi tutte le porte si chiudevano mi dicevano troppo qualificato mi sono messo a lavorare, agente di sicurezza era provvisorio giusto il tempo di assicurare la nascita del bambino, ma gli anni passavano, le fatture aumentavano sono entrato in una banca incapucciato e ho gridato: Guardami! Sono la Francia dal basso la disoccupazione e la crisi dimmi chi la combatte? Vivo in un quotidiano che tu non conosci, non capisci, appena sotto casa tua Guardami sono cresciuto lontano dagli ambienti agiati completamente francese, due parenti divorziati a causa di un padre alcolizzato ho smesso gli studi per aiutarli, la mamma lavorava per pagare i pannolini di Jhoanna la mia sorellina, il mio gioiello, il mio karma, quella che mi ridava il sorriso quando andava male, la vedevo già avvocatessa o medico, ma il destino ha deciso per mio sorella un’altra cosa, a 16 anni un figlio, un affitto da pagare il padre bloccato dalla paura di accettare pieni di debiti, sempre senza lavoro per pagare il latte, i pannolini di questo piccolo marmocchio lei ha cominciato a drogarsi per dimenticare il cervello bruciato a forza di fumare una sera di luglio, la pancia piena di pillole ha chiamato i pompieri e si è messa a gridare: Guardami! Guardami sono la Francia dal basso, la disoccupazione e la crisi ma dimmi chi la combatte? Vivo in un quotidiano che tu non conosci, non capisci, appena sotto casa tua Guardami sono cresciuto in un ambiente agiato, famiglia borghese, sono un ereditiere, ricchissimo nel 16 arrondissement ho studiato in una scuola privata, diplomato senza sforzo, grazie al mio cognome Dior Armani o Dolce, ho fatto il giro del mondo in jet privato ho pranzato all’Eliseo, ho passato le mie serate con le narici infarinate ho collezionato molte donne delle belle Rianna single felice io l’avevo detto a Jhoanna ma mi ha portato suo figlio mi ha detto che era mio e che dovevo accettarlo ovviamente l’ho lasciata e senza girarmi ma quella sera lei mi ha chiamato con la pancia piena di pasticche per calmarla sono andato alla mia banca un tipo incappucciato è entrato, mi ha braccato e mi ha gridato: Guardami! Guardami sono la Francia del basso, la disoccupazione e la crisi ma dimmi chi la combatte? Vivo in un quotidiano che tu non conosci, non capisci, appena sotto casa tua Guardami”
Andiamo in Italia dove ho un altro figlio, che va e ritorna, e che mi aveva proposto un video da lui interpretato, di suoi amici MEMORIE URBANE – Street Art Experiences – Gaeta.
Già…C’ era stato un Evento Facebook che ha visto protagonista dal 25 Aprile al 17 Giugno la città di Gaeta. “Tutto comincerà dall’apertura di una piccola galleria temporanea la Memorie Con-temporary Gallery voluta da Davide Rossillo, dell’associazione culturale Turismo Creativo, che ospiterà grandi nomi della street art come Banksy, Obey, Space Invader,Ben Eine e tanti altri.Le opere si sposteranno di qualche chilometro: protagoniste a Gennaio della mostra alla 999 Contemporary Gallery di Testaccio, Vandalism Vol.1, si avrà, adesso, la possibilità di vederle inserite in un progetto di ampio respiro. Infatti l’associazione culturale sta organizzando per il primo anno un evento di due mesi dedicato alla street art suddiviso in 5 fasi dove gli spazi cittadini verranno esaltati dai “pezzi” di artisti come il collettivo Sbagliato (già da mercoledì), Escif, Agostino Iacurci, Sten e Lex e Teresa Orazio e che regaleranno alla città un nuovo museo a “cielo aperto”. Promettente anche la locandina di questa prima edizione (che speriamo possa avere un seguito anche nei prossimi anni), nonchè logo dell’evento, creato dal famoso fumettista Miguel Angel MartìnLa street art che sempre più coinvolge un vasto pubblico di interessati e appassionati può essere il modo migliore per dare un nuovo impulso creativo alle città e offrire uno sguardo nuovo nel panorama contemporaneo sempre più disposto a abolire i confini dell’arte. Street art, a maggio quattro artisti internazionali a Gaeta Un percorso di educazione espressiva e artistica con interventi che contribuiranno alla rivalutazione dello spazio urbano…Gli artisti coinvolti sono: Escif (Spagna, tra i dieci artisti più famosi al mondo), Sten+Lex (Italia, tra gli Stencil artist più famosi nel mondo), Agostino Iacurci (Italia-Germania, illustratore e street artist di Fama internazionale, Teresa Orazio (Italia–Olanda, emergente e già sotto i riflettori internazionali).“L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Memorie Urbane (www.memoriefestival.it) che ha l’obiettivo di recuperare superfici e strutture in degrado per riqualificare gli spazi della nostra quotidianità attraverso l’arte contemporanea, stimolando una fruizione attiva della città e dei sui beni, producendo un atteggiamento di tutela e valorizzazione del patrimonio comune, con un duplice effetto – afferma l’Assessore al Turismo David Vecchiariello – Da un lato si riqualifica lo spazio che si vive, dall’altro si educa alla riappropriazione degli spazi urbani attraverso l’arte. Su alcuni muri della città, in Corso Italia e sulle pareti esterne del palazzetto dello sport di via Marina, verranno realizzate vere e proprie opere d’arte prodotte da autori di importanti interventi di Urban Art in diverse località italiane ed europee”. Quello della street art è un fenomeno non tanto recente che, con artisti di altissima qualità, si è sdoganata passando da semplice opere di graffitismo e fenomeno di ribellione sociale, a vera e propria Arte Urbana che ha affinato i suoi contenuti arricchendosi di tecniche e soggetti, mantenendo però il contenuto di arte di strada carica spesso di ironia e contenuti sociali…”
Ne avete sentito parlare? Io no, se non da lui.
Volevano Braccia e sono arrivate donne e uomini, persone. Fateci i conti, prima o poi vi faranno contare quanto vi è rimasto in tasca e nel cuore.
Doriana Goracci