FOCUS IDV 16 LUGLIO 2012

MAFIA: DI PIETRO, NESSUNO INTERFERISCA SU RICERCA VERITA', IDV CON PM PALERMO = CITTADINI HANNO DIRITTO DI SAPERE Roma, 16 lug. – ''Ha ragione il Presidente della Repubblica quando sostiene che non devono esserci interferenze tra i vari organi costituzionali dello Stato e, proprio per questa ragione, ci auguriamo che nessuno, qualunque carica rivesta, interferisca con l'autorita' giudiziaria nell'accertamento della verita'. Cio' premesso, l'Italia dei Valori si schiera, senza se e senza ma, al fianco di quei magistrati palermitani che stanno facendo ogni sforzo possibile per accertare la verita' in ordine alla pagina buia rappresentata dalla trattativa tra Stato e mafia, che ha umiliato le istituzioni ed ha visto magistrati del calibro di Falcone e Borsellino perdere la vita, mentre altri trattavano per farla franca''. E' quanto dichiara il leader di Italia dei valori, Antonio Di Pietro. ''In uno Stato democratico, credo che tutti i cittadini abbiano il diritto di sapere se qualcuno abbia interferito nella ricerca della verita'. E, nel caso specifico, e' dovere dello Stato accertare le ragioni per cui un ex presidente del Senato, ex presidente del Csm ed ex ministro dell'Interno abbia cercato di interferire con le indagini, ricorrendo ai buoni uffici delle piu' alte cariche dello Stato per non dover rispondere delle proprie azioni davanti alla magistratura'', conclude Di Pietro.

LAVORO: DI PIETRO, A FORNERO-BURATTINO MANCANO SOLO I FILI – ROMA, 16 LUG – ''Al ministro Fornero mancano solo i fili per essere un perfetto burattino. Dalle sue dichiarazioni, infatti, emerge che la 'dura' controriforma del mercato del lavoro non sarebbe stata una sua scelta. Ecco un altro ministro della Repubblica che fa le cose a sua insaputa. In realtà, la Fornero ha firmato una dichiarazione di guerra contro i lavoratori, i pensionati, i giovani e i precari, creando anche il dramma sociale degli esodati, tuttora irrisolto. Tutto questo a sua insaputa? Povera Italia!”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

SCUOLA: DI PIETRO, IDV A FIANCO PRECARI CHE LA TENGONO IN PIEDI = – Roma, 16 lug. – “Questa mattina l'Italia dei Valori e' scesa in piazza al fianco dei precari della scuola. Sin dall'inizio abbiamo sostenuto la battaglia di questi professionisti abilitati e competenti, mortificati dai tagli della Gelmini e di Tremonti e abbandonati al loro destino da Monti e Profumo”. Lo afferma Antonio Di Pietro che giudica “vergognoso che, in Italia, si continui a massacrare la scuola pubblica, presidio di diritti e pari opportunita' e luogo dove si formano le coscienze dei cittadini. Tagliare fondi alla scuola e alla cultura significa spezzare le ali al Paese e negare il futuro ai giovani”. “L'IdV – conclude – si battera' per cambiare la spending review, che colpisce duramente il settore dell'istruzione, e per riaprire una prospettiva coerente e sana di stabilizzazione per quegli insegnanti abilitati che, da anni, tengono in piedi con passione e fatica la nostra scuola”.

BERLUSCONI. DI PIETRO: UNA DISGRAZIA NON ANCORA SUPERATA Roma, 16 lug. – “L'ennesimo ritorno in campo di Berlusconi non ci stupisce. Stava li', dietro le quinte, a dirottare le decisioni del governo Monti ed era pronto a ritornare in scena al momento opportuno. Molti ritengono impossibile che Berlusconi riesca, per l'ennesima volta, ad abbindolare gli italiani, ma io credo che lo abbiano sottovalutato”. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Berlusconi non e' ancora una disgrazia superata. Lo sarebbe se fosse stato sconfitto in regolari elezioni. Chi ha deciso di impedire che, dopo la caduta del suo governo, gli italiani potessero esprimersi con il voto, come accade in democrazia, ha fatto a Berlusconi un enorme favore”. “Il secondo grande favore e' arrivato dal governo Monti- sottolinea Di Pietro- da mesi i ministri tecnici e sobri tartassano i cittadini, li vessano con tasse insopportabilmente alte, gli rimandano di anni e anni la pensione, tolgono diritti ai lavoratori, tagliano i servizi essenziali, lasciano i giovani senza lavoro e senza speranze. Berlusconi sa fare pochissime cose,* ma almeno una la sa fare bene: la propaganda*, o meglio, *la vendita di fumo*. Non gli ci vorra' molto a raccontare che si stava meglio quando si stava peggio, nascondendo che lui e il suo governo sono stati i principali responsabili del disastro economico in cui versa il nostro Paese”. “Il terzo favore a Berlusconi, mi spiace dirlo, ma lo sta facendo il centrosinistra- osserva Di Pietro- invece di mettere in campo subito un'alternativa trasparente e chiara alla politica di Berlusconi e di Monti, perde tempo, esita, si divide e rischia di fare la fine dei polli di Renzo, che a furia di beccarsi tra di loro non si accorgono che stanno finendo tutti insieme nel pentolone”. “C'e' una strada semplice e diritta per evitare che questi favori si materializzino nel rischio concreto di un ritorno del satrapo: indicare, oggi e non dopodomani, agli elettori, una coalizione e un programma chiaro di alternativa e la leadership. Noi dell'Italia dei Valori ci sgoliamo da mesi per chiederlo ed e' per questo che *abbiamo incentrato il nostro incontro di Vasto, che si terra' dal 21 al 23 settembre, sul cambiamento utile. Ma se continueranno a non ascoltarci, poi nessuno potra' venire a lamentarsi se Berlusconi sopravvive a se stesso anche stavolta. Non e' merito suo. E' colpa di chi gli spiana la via”, conclude.

Mafia/ Belisario (Idv): Ricerca verità non è offesa a istituzioni Non esiste lesa maestà, legge uguale per tutti – Roma, 16 lug. – “Tra gli organi costituzionali non possono esserci interferenze di sorta ma, perché ciò avvenga, servono sforzi comuni tesi all'accertamento della verità. I pm di Palermo stanno operando affinché sia fatta giustizia su una delle più tragiche vicende della storia d'Italia e, in democrazia, la ricerca della verità è un dovere delle istituzioni, non un'offesa alle istituzioni”. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “E' necessario fare piena luce sulla trattativa tra Stato e mafia: lo dobbiamo ai cittadini, alla memoria di chi ha perso la vita in quegli anni e alle esigenze di trasparenza delle istituzioni. Tutti, di centrosinistra e di centrodestra, se ne facciano una ragione, non esiste il reato di lesa maestà e in democrazia la legge è uguale per tutti: per questo – conclude Belisario – è doveroso verificare se un ex ministro dell'Interno ha cercato di interferire con le indagini, interpellando il Quirinale, e per quali ragioni lo ha fatto”.

LAVORO: BELISARIO (IDV), FORNERO SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITA' – Roma, 16 lug – “Il Ministro del lavoro non si nasconda dietro false scuse e si prenda la responsabil ità delle proprie scelte. Nessuno crede che non ci fosse un'alternativa ai suoi interventi, se no risponda: chi le ha chiesto di intervenire così duramente? Confindustria, le banche, i poteri forti? Fuori nomi e cognomi dei mandanti”. Lo dichiara il Capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Forse le crederanno a stento una parte di quella strana maggioranza che sostiene il Governo e approva a suon di fiducia i suoi provvedimenti. Non dica bugie, come ha già fatto sul numero degli esodati. La riforma che porta la sua firma non farà altro che aggravare la situazione economica e lavorativa del Paese, togliendo speranza ai giovani e serenità ai lavoratori prossimi alla pensione. Ha imbrogliato tutti, nascondendosi dietro giri di parole e facendo calcoli strampalati. Il ministro si guardi allo specchio e la smetta di affermare il falso sapendo di mentire. L'arroganza con cui ha violato l'articolo 1 della Costituzione e con cui fa queste affermazioni sono gravemente offensive per tutti gli italiani”, conclude Belisario.

FIAT: BELISARIO (IDV), GOVERNO DIMOSTRI DISCONTINUITA' CON IL PASSATO, SALVI I LAVORATORI – Roma, 16 lug – “Dal governo ci aspettiamo un vero cambio di marcia per i lavoratori della Fiat, affinché non siano trattati, ancora una volta, come fazzoletti kleenex da usare e gettare, senza troppi sensi di colpa. Fino ad ora, al posto di Piani industriali, da Marchionne abbiamo visto solo piani di delocalizzazione e cassa integrazione”. Lo dichiara Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, che aggiunge: “La storia di Termini Imerese è emblematica: basti pensare al gioco delle tre carte da parte di un imprenditore in difficoltà, Massimo Di Risio, che voleva rilevare l'azienda per sanare i suoi debiti. Adesso serve un imprenditore onesto e capace, non necessariamente italiano, disposto ad investire su Termini Imerese, a mantenere la produzione nel settore auto e, soprattutto, in grado di fornire garanzie finanziarie a sostegno di un dignitoso Piano industriale. Se non si inverte subito la rotta delle relazioni industriali, altro che investire in Europa, sarà complicato anche mantenere le produzioni in Italia. Ci auguriamo che il governo non si accontenti di impegni generici, in continuità con il disastroso esecutivo precedente, proprio per la storia della Fiat, che – conclude Belisario – ha ciclicamente scaricato i costi della crisi sulla pelle dei lavoratori”.

GOVERNO: BELISARIO (IDV), CENTROSINISTRA NON PERDA OCCASIONE REDIVIVO BERLUSCONI – Roma, 16 lug – “Berlusconi con la sua discesa in campo sta servendo al centrosinistra la vittoria sul piatto d'argento e sarebbe stupido non approfittarne e perdersi in chiacchiere”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “l'idea di un redivivo Berlusconi e del ritorno a Forza Italia è anacronistico. Vent'anni di berlusconismo hanno portato il Paese sull'orlo del baratro e gli italiani lo sanno. Non si faranno fregare ancora una volta. Dall'altro lato, però, il centrosinistra deve essere in grado di non farsi cogliere impreparato. Non c'è più tempo, basta con le parole inutili su formule e alchimie. Non ci sono categorie dentro le quali rinchiudere le alleanze, anche perché devono spiegarmi ancora una volta chi sono i progressisti, chi i moderati, chi i liberali e così via. Ci sono i programmi su cui discutere e decidere se stare insieme per governare il Paese. L'importante è la trasparenza con cui ci presentiamo ai cittadini stanchi e indignati dal solito politichese: diamo loro una legge elettorale in grado di scegliere alleanze, programma e leadership. L'Italia dei Valori ha le idee chiare – conclude Belisario – ed è disposta a confrontarsi, innanzitutto sui temi economici. Oggi la priorità è questa, ma in un programma di governo vanno affrontati anche i temi etici quali il testamento biologico, la fecondazione assistita e i diritti delle coppie di fatto”.

GAY: BELISARIO (IDV), DA CATTOLICO DICO SI' A NOZZE TRA OMOSESSUALI – Roma, 16 lug – “Il codice civile in materia di matrimonio va modificato per garantire l'uguaglianza nell'accesso al matrimonio alle coppie formate da persone dello stesso sesso”. Lo scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. “Altra cosa è il mio orientamento religioso. Ma, anche in questo caso, è prioritario garantire la libertà di scelta, privilegiando l'uomo in quanto tale al credente. Devo rispettare chi la pensa diversamente da me, così come io pretendo pari rispetto da lui. Sono battaglie di civiltà. La Chiesa la pensa diversamente? – si chiede Belisario – Ne ho rispetto, ma io sono per un cattolicesimo maturo, che rispetta il prossimo che non crede, non lo prevarica, non lo intimidisce, non lo mette alla gogna. Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

NAPOLITANO, BORGHESI (IDV) A LUPI: NON TRINCERARSI DIETRO PREROGATIVE COSTITUZIONALI Roma, 16 lug – “Inopportuno é che qualcuno si trinceri dietro supposte prerogative costituzionali rendendo più difficile la ricerca della verità su un episodio oscuro nel quale é coinvolta la mafia”. E' quanto dichiara, in una nota, Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera rispondendo al vice presidente Pdl della Camera Maurizio Lupi. “Senza mancare di rispetto al Capo dello Stato – continua Borghesi – ci permettiamo di osservare che proprio motivi di opportunità, ancora prima che il ricorso a eventuali prerogative, avrebbero dovuto essere buoni consiglieri e far evitare qualunque forma di interferenza nei riguardi degli investigatori”.

SANITA': IDV, BLITZ DEL GOVERNO SUL PROROGA TERMINI – Roma, 16 lug – “Altro che Governo tecnico, l'esecutivo guidato da Monti non ha perso l'abitudine dei governi della I Repubblica di occupare le poltrone, in questo caso quelle organismi sottoposti al controllo del Ministero della Salute, prenotando perfino le sedie”.Così esordisce Antonio Palagiano, capogruppo Idv in commissione Affari Sociali della Camera, intervenendo questo pomeriggio nell'Aula di Montecitorio durante la discussione generale sul decreto legge di proroga dei termini in materia sanitaria. “Un provvedimento – prosegue il deputato Idv – che doveva solamente prevedere due proroghe di termini, in realtà introduce delle disposizioni che altro non sono che un vero e proprio blitz da parte del Governo, che si attribuisce così la possibilità di rivedere la composizione dei 31 organi collegiali e organismi operanti presso il Ministero della Salute e di nominare, addirittura, il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità. Un vero e proprio colpo di mano, di fatto avallato durante l'esame del decreto in Commissione da praticamente tutti i gruppi parlamentari, ad esclusione dell'IdV, che non hanno voluto sopprimere le norme “incrimina te””. “Il decreto prevede, infatti, la proroga al 31 dicembre 2012, di 31 organi collegiali e organismi operanti presso il Ministero della Salute, in attesa che venga completato il processo di complessiva riorganizzazione e razionalizzazione dei medesimi, prevista dalla legge 183/2010, proprio per esigenze di contenimento della spesa pubblica e di razionalizzazione delle risorse. Già il fatto che si voglia prorogare la loro esistenza, senza i necessari accorpamenti, appare una forzatura inspiegabile, specie in un momento di drastici tagli proprio nel comparto sanitario. Ma il Governo – prosegue Palagiano – e in particolare il Ministero della Salute, è andato molto oltre: ha pensato bene di inserire nel testo del decreto, due norme che gli consentono di intervenir e sulla nomina dei componenti di questi organismi. Con la prima norma si prevede che il Ministero possa rinnovare la composizione di detti organismi, con la seconda, invece, il Ministro della salute mette le mani sulla composizione del Consiglio superiore di sanità arrogandosi la facoltà di nominare, oltre ai componenti non di diritto, anche il Presidente dell'importante organo consultivo, quando la normativa attuale prevede che sia l'Assemblea del Consiglio ad eleggere il Presidente. Una follia, un gesto di protervia intollerabile che offende il Parlamento”. “Di fatto – conclude il dipietrista – da un lato il governo lavora per emanare il DPR, dall'altro, provvede ad occupare, entro il 31 dicembre 2012, i posti di prestigio a disposizione. Ridurre i costi della politica attraverso l'eliminazione degli organismi collegiali inutili, resta soltanto un miraggio”.

MAFIA: MURA (IDV), MELONI MEGLIO DI NIENTE INIZIAVAMO A PREOCCUPARCI DI FREDDEZZA PD SU TEMA – Roma, 16 lug – “Ora che il Pd ha lanciato la scomunica quotidiana su Di Pietro e l'Idv in merito alla vicenda del conflitto di attribuzione sollevato dal presidente della repubblica nei confronti della procura di Palermo siamo tutti più sereni. Iniziavamo infatti a preoccuparci del silenzio tombale dei massimi dirigenti del Pd sul tema, in particolare nell'esprimere il loro sostegno al capo dello stato. Un silenzio strano se paragonato all'attivismo registrato nelle stesse ore sul versante di un'altra polemica. Un tweet di Letta è un po' poco rispetto alla vicenda. L'intervento Meloni con una definizione presa a prestito da Casini, non è proprio il massimo ma meglio di niente”. Lo dichiara l'on. Silvana Mura deputata di Idv.

EURIBOR, LANNUTTI (IDV): URGONO REGOLE E SANZIONI UNA INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL'ECONOMIA – Roma, 16 lug – “Ancora una volta le grandi banche, manovrando l'Euribor, hanno procurato danni enormi ai consumatori ed ai mutuatari che hanno sottoscritto prestiti indicizzati. Mi chiedo cosa intende fare il governo di fronte a questo ennesimo atto di strapotere delle banche. Se ha intenzione di applicare, a livello nazionale ed internazionale, delle sanzioni e delle regole ferree verso i banchieri”. E' quanto emerge dall' interrogazione presentata al ministro dell'Economia dal capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, che aggiunge: “la semplice messa in discussione dell'oggettività e neutralità dei tassi Libor ed Euribor mette a grave rischio la credibilità e, quindi, la stabilità dell'intero settore bancario. Chiedo al governo di chiarire se la vera e propria manipolazione della media finale non risulti aver prodotto danni gravi e rilevantissimi a milioni di famiglie che hanno sottoscritto mutui indicizzati all'Euribor e che hanno pagato tassi più elevati rispetto a quelli che sarebbero stati determinati dalle corrette regole di mercato”. Lannutti chiede pure quali iniziative urgenti il governo intenda attivare per “verificare i comportamenti, anche penalmente rilevanti, quali la manipolazione dei mercati, tenuti da Barclays e da altre banche quali Hsbc, Lloyds Banking Group e Royal Bank of Scotland”.

P.A.: LANNUTTI (IDV), DECRETI SU PAGAMENTI SCOMPARSI, GOVERNO RISPETTI IMPEGNI – Roma, 16 lug – “La crisi economica è resa ancora più drammatica dai ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione, che dovrebbero onorare circa 80 miliardi di euro alle Pmi strangolate dal mancato accesso al credito. Il Governo aveva annunciato in pompa magna ben quattro decreti, che però risultano scomparsi insieme agli impegni formali assunti nel tempo da Monti, Passera e Grilli, magari a causa della mancanza di copertura. Le imprese sono ormai senza ossigeno e non possono attendere oltre, l'Esecutivo si attivi immediatamente per saldare i debiti della Pa ed imporre alle banche di destinare al mondo produttivo almeno il 40% dei 270 miliardi di euro ricevuti dalla Bce”. Lo chiede, con un'interrogazione al Ministro dell'Economia, il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti.

LOMBARDIA: DE TONI (IDV), FORMIGONI PENSI ALLE SUE DIMISSIONI, CHE SI OSTINA A NON DARE – Roma, 16 lug – “Formigoni come Alice nel Paese delle Meraviglie è davvero poco credibile. In Lombardia siamo di fronte a un' emergenza corruzione senza precedenti e il presidente della Regione non può proprio permettersi finte ingenuità. Ora, più che alle dimissioni della Minetti dovrebbe pensare alle sue, che si ostina in modo imbarazzante a non dare”. Lo ha detto il senatore dell'Italia dei Valori Gianpiero De Toni commentando l'inchiesta sulla bancarotta del San Raffaele e sulla Fondazione Maugeri. “Formigoni – prosegue – fa parte di quel sistema di potere che ha sperperato le risorse pubbliche, non può restare immobile al suo posto come se nulla fosse successo. Servono subito nuove elezioni, affinché la Regione Lombardia torni ad essere una casa di vetro, esempio di efficienza e trasparenza. I cittadini – conclude De Toni – presto metteranno la parola fine a corruzione, malaffare e intrallazzi”.

DONNE: CARLINO (IDV), PAROLE DI MONTI FANNO VENIRE IN MENTE BRICIOLE PER AFFAMATI – Roma, 16 lug – “Le dichiarazioni di Monti sul ruolo delle donne nella società e nel suo governo mi fanno venire in mente le briciole date agli affamati”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Lavoro al Senato, Giuliana Carlino, che aggiunge: “per tre donne che occupano ruoli chiave nel governo ce ne sono tante altre discriminate, che devono fare dieci volte tanto la fatica di un uomo per avere parità di trattamento. Per cui la frase, 'nel governo ci sono solo tre donne ma hanno ruoli chiave' non ci consola. Ce ne potrebbero essere di più di sicuro. Se poi dai luoghi privilegiati Monti si affacciasse nel mondo reale, noterebbe che le donne sono ancora fortemente discriminate, dalle mansioni, alla carriera, al trattamento economico. Come se non bastasse – aggiunge Carlino – il presidente del Consiglio dice una enorme bugia sulla riforma Fornero. Una riforma che colpisce le famiglie, le fasce sociali più deboli e facilita i licenziamenti. Non ci vuole la palla di vetro per immaginare chi sarà costretto a pagare il prezzo più alto, alla faccia del diritto alla maternità. Se poi penso alla pratica terrificant e delle dimissioni in bianco mi viene da urlare: ma chi prendete in giro? Monti e la Fornero, donna che non prendo ad esempio, si mettessero una mano sulla coscienza prima di parlare di diritti delle donne”.

PDL: CARLINO (IDV), MINETTI E' VICENDA DA BURLESQUE NO A BUONUSCITA – Roma, 16 lug – “Quella di Nicole Minetti è una vicenda da burlesque, siamo alla parodia goffa e grottesca della politica che diventa avanspettacolo”. Lo dichiara la senatrice lombarda dell'Italia dei Valori, Giuliana Carlino. “L'intempestiva richiesta di dimissioni della consigliera regionale – aggiunge – svela l'ipocrisia di fondo del Pdl e dà la misura dello spessore morale di chi, a partire da Berlusconi e Alfano, vuole occuparsi della cosa pubblica. In un partito dove tutto, dalle candidature al programma, serve a soddisfare gli interessi privati del suo leader, non basta sacrificare la Minetti per riacquistare credibilità. Infatti – conclude Carlino – la trattativa economica sulla 'buonuscita' in cambio del passo indietro conferma che il partito continua a confondere politica e spettacolo: si eviti almeno quest'ultima squallida pagliacciata”.

DIRITTI UMANI: BUGNANO (IDV), LAVORATORI RIDOTTI IN SCHIAVITU' FERMARE SFRUTTAMENTO – Roma, 16 lug – “A pochi giorni dal recepimento della direttiva europea volta a combattere la disumana pratica del caporalato, sono ancora troppi gli operai costretti a lavorare in nero, al giogo dei datori di lavoro, senza garanzie né sul piano della sicurezza né su quello della salute: è necessario contrastare lo sfruttamento del lavoro, per questo servono provvedimenti ad hoc che il gruppo Idv al Senato ha proposto fin dall'inizi o della legislatura”. Lo dichiara il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione attività produttive al Senato, Patrizia Bugnano, commentando la notizia dell'apertura di un'inchiesta per riduzione in schiavitù e violazione delle leggi sull'immigrazione che vede coinvolti 22 operai in Piemonte. “Auspico – continua Bugnano – che alla nuova legge sul caporalato, primo passo per garantire sicurezza e solidarietà nella gestione dei flussi migratori, segua in tempi rapidi l'abrogazione del tutto il reato di clandestinità. Resta inoltre impellente l'esigenza di contrastare il lavoro nero e tutte le altre attività irregolari dove vengono calpestati i diritti fondamentali, soprattutto degli immigrati. Servono perciò norme e controlli più efficaci anche per prevenire incidenti e morti bianche, conclude Bugnano.

Scuola: Zazzera (Idv), in piazza a sostegno dei precari = – Roma, 16 lug – ''La mancanza di interesse nei confronti della scuola pubblica e le continue rapine di risorse a cui essa e' sottoposta e' ormai inaccettabile: sotto il nome altisonante di spending review si fa passare l'ennesimo scippo di risorse economiche alle scuole statali oltre che un nuovo capitolo di umiliazioni cui gli insegnanti precari, professionisti formati, qualificati e sfruttati, vengono sottoposti dal Governo Monti. Questa mattina, a partire dalle 10, saro' presente in Piazza Montecitorio per sostenere la manifestazione dei precari del comitato 'Scuola Pubblica Bene Comune' sia come vicepresidente della Commissione Cultura della Camera che a nome dell'Italia dei Valori''. Lo afferma in una nota il deputato dell'IdV, Pierfelice Zazzera. ''Il nuovo taglio di 16mila posti nel comparto della scuola pubblica e il bando di un concorso farsa rappresentano un nuovo schiaffo ai tanti insegnanti precari che da tempo lo Stato sfrutta per le proprie esigenze senza tuttavia lavorare ad una prospettiva occupazione e di organizzazione del settore. Ancora una volta si calpesta il piano triennale delle assunzioni, si ledono i diritti dei diversamente abili con la riconversione frettolosa degli insegnanti in esubero per l'utilizzo nel sostegno, si deroga – prosegue Zazzera – sulla qualita' e sulla meritocrazia utilizzando gli insegnanti soprannumerari per materie per cui non hanno titolo e si aziendalizza la scuola con la legge Aprea sostenuta anche dal PD''. ''Oggi saremo in piazza a sostegno dei precari per riaffermare che la scuola pubblica non e' un discount dove gli operatori possono essere spostati in maniera indolore da una materia all'altra, da un ruolo all'altro senza per questo ledere diritti, abbassare gli standard di qualita', mortificare le aspettative di giovani e famiglie rispetto alla formazione. Al Ministro Profumo faremo sentire anche la nostra voce per ribadire – conclude Zazzera – ancora una volta la nostra contrarieta' alle scelte di questo Governo tecnico che, quanto a miopia nel settore della scuola pubblica, non ha nulla da invidiare al precedente governo politico''.

SCUOLA, IDV: DIFENDERE I PRECARI E' DIFENDERE LA SCUOLA INTERA Roma, 16 lug – “L'IdV è scesa oggi in piazza al fianco dei precari per denunciare il vero e proprio dramma che sta attraversando la scuola italiana. Ancora una volta insegnanti abilitati che da anni tengono in piedi con fatica e passione la scuola, nella condizione difficile di chi non ha certezza del proprio futuro, sono costretti a manifestare per farsi ascoltare. Il ministro Profumo ha reso ancora più gravi le conseguenze dei tagli che, ai tempi della Gelmini, hanno fatto perdere al comparto scuola migliaia di posti di lavoro”. Lo affermano in una nota congiunta la responsabile cultura dell'IdV, Giulia Rodano, Ilaria Persi e Letizia Bosco, responsabili IdV del dipartimento Scuola. “I precari della scuola hanno superato prove concorsuali articolate e selettive, hanno garantito per anni il funzionamento della scuola italiana e continuano tutt'ora ad esserne il pilastro. Oggi non sanno più se sarà ancora valida la graduatoria ad esaurimento dei precari, concepita nel 2006 a garanzia della loro stabilizzazione. Non sanno se dovranno partecipare a un nuovo concorso, sui cui il ministero è ambiguo e contraddittorio e propone di mettere a bando un numero di cattedre irrisorio. Dietro alla confusione però, le uniche certezze sono la mancanza di prospettive, l'impoverimento dell'offerta formativa, il peggioramento delle condizioni degli studenti e delle famiglie”. “La cosiddetta spending review impone agli insegnanti di ruolo, in soprannumero per via dei tagli, di insegnare anche materie per cui non sono abilitati, peggiorando la loro professionalità e la qualità della formazione. Come se non bastasse, inoltre, farà perdere altri 16.000 posti di lavoro, lasciando intendere che è inutile studiare e abilitarsi, che l'unico criterio oggi valido è quello dei tagli e non quello della competenza e del merito. Nel frattempo, la maggioranza che sostiene il governo Monti e il ministro Profumo si ostina a voler discutere e approvare la legge Aprea. Una normativa questa che punta a privatizzare la scuola, a eliminare i diritti degli insegnanti, dei genitori e degli studenti e a colpire l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte al diritto all'istruzione. Assistere a questo scempio significa arrendersi alla distruzione dell'unico vero presidio di diritti e parti opportunità che rimane a questo Paese e allontanarsi anni luce dall'Europa. L'IdV continuerà a mobilitarsi in una battaglia che riguarda tutti gli insegnanti e i cittadini, nonché il futuro dei giovani e del Paese”.

BANKITALIA: ZIPPONI, GOVERNO INEFFICIENTE, VERSO BARATRO – ROMA, 16 LUG – ''I dati di Bankitalia, sullo stato dell'economia reale, rendono tangibile il precipizio verso cui il Paese si sta pericolosamente avvicinando''. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. ''A maggio il debito pubblico ha raggiunto il record storico, gli imprenditori che vedono, nei prossimi tre mesi, un futuro occupazionale nero sono raddoppiati, l'inflazione ormai viaggia verso il 3.5% e le aziende che prefigurano un peggioramento delle proprie condizioni salgono a circa il 40%. Cifre che servono a fare un bilancio sull'inefficienza dell'azione del governo Monti. Infatti, il problema dell'Italia non e' Moody's, ma il governo italiano che affronta la crisi, proteggendo il sistema bancario, mentre le piccole e medie imprese rischiano grosso. Anche da Uninpresa e' stato lanciato l'allarme sul rischio di fallimento di un'azienda su tre entro il 2012. L'Idv ribadisce la necessita' di adottare, al piu' presto, misure per combattere seriamente l'evasione fiscale, tassare gli scudati almeno al 20% e stipulare l'accordo con la Svizzera per colpire i capitali esportati illegalmente. E' chiaro che la forza per giocare nella meta' campo della speculazione finanziaria puo' averla solo un governo legittimato dal voto dei cittadini'', conclude.

FIAT. IDV: SU TERMINI SIAMO PUNTO E A CAPO. GOVERNO SMETTA DI FARE ZERBINO MARCHIONNE Roma, 16 lug. – “Sin dal primo momento l'Italia dei Valori ha denunciato l'incredibile inaffidabilita' industriale e finanziaria di chi come la Dr Motor si proponeva di acquistare prima la Irisbus di Avellino e poi la Fiat di Termini Imerese. Fa sorridere che il governo ci arrivi soltanto oggi. Non serviva un genio, infatti, per capire che bisognava verificare la serieta' industriale e patrimoniale di questa azienda. Invece, in tal modo, i lavoratori hanno perso un anno e ancora si da' spazio ad un imprenditore come Di Risio che si propone come portavoce degli interessi industriali di fantomatici cinesi”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “L'IdV ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo su Di Risio e sarebbe il caso che anche il governo aprisse un fronte legale per chiedere i danni a chi, fino ad oggi, ha venduto fumo”. “Su Termini Imerese siamo punto e a capo- prosegue- e' la Fiat per prima che deve offrire una soluzione industriale. A questo punto, la proposta dell'IdV presentata in Parlamento dall'attuale sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e dal presidente Antonio Di Pietro torna ad essere l'unico percorso possibile per la ricerca di un'alternativa. E' necessario che il governo la smetta di permettere a Marchionne di fare quello che vuole con i soldi pubblici. Ci sono tanti industriali in difficolta' che non ricevono un euro di denaro pubblico ma combattono sul mercato con investimenti, innovazione e ricerca. Sono questi gli imprenditori che vanno interpellati. Inoltre, vanno create le condizioni per l'ingresso nel Paese di un altro produttore di auto, che sia alternativo alla Fiat e che sia in grado di costruire macchine ad alto valore aggiunto e a basso impatto ambientale”.

GAY. GRILLINI (IDV): ANCHE HOLLANDE E OBAMA OFFENDONO IL PD? Roma, 16 lug. – “Non e' possibile che il Pd, ogni volta che presentiamo un nostro progetto o esprimiamo una nostra posizione, parli di offese e ci accusi di fare propaganda. Allora anche Hollande e Obama offendono il Partito democratico sui diritti civili?”. Lo afferma il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei Valori, Franco Grillini, che invita: “Affrontiamo il merito dei temi. L'Italia dei Valori e' sempre stata coerente su questa materia, perche' condivide la posizione europeista dell'Eldr, che propone da tempo normative sui diritti civili, in sintonia con la visione laico-liberale della societa'. La democrazia si misura sui fatti e non sulle parole. L'IdV- ricorda Grillini- ha una sua proposta di legge che giace in Parlamento e su cui ha semplicemente chiesto l'adesione di altri parlamentari. E' il disegno di legge del nostro partito, non di un singolo deputato. Non a caso, la prima firma e' dell'on. Antonio Di Pietro. Non comprendiamo perche', se rendiamo nota la nostra linea sul matrimonio civile per gli omosessuali come abbiamo fatto ieri, allora l'accusa che viene mossa e' quella di fare propaganda e di lucrare sulle posizioni altrui”. Insomma l'IdV ribadisce la sua “idea sui diritti civili e siamo felici che ci sia un deputato del Pd che abbia presentato nel 2008 un disegno di legge sull'argomento, ma anche i bambini capiscono che il nostro e' il progetto di un partito e non di un singolo parlamentare. In ogni caso, sbaglia chi dice che la proposta e' uguale a quella presentata dal Pd. In realta', la nostra e' completamente diversa perche' fa riferimento, com'e' giusto che sia, alle recenti sentenze della Corte Costituzionale (138/2000) e della suprema Corte di Cassazione, secondo cui e' compito del Parlamento legiferare anche in materia di matrimonio civile per le coppie omosessuali. Come portiamo rispetto, pretendiamo rispetto”.

SCUOLA: GIOVANI IDV “BOOMERANG SACRIFICARLA SU ALTARE SPREAD” ROMA – “I Giovani dell'Italia dei Valori oggi saranno in piazza con i precari della scuola per opporsi alla politica di smantellamento della scuola pubblica che questo governo sta producendo in linea con il precedente. Infatti, dal 2008, sul settore si e' abbattuta una mannaia da 8 miliardi di tagli, mai ripristinati, e adesso Monti vorrebbe sacrificare cio' ne che resta sull'altare dello spread”. Lo afferma in una nota Rosario Coco, responsabile scuola e universita' dei Giovani dell'Italia dei Valori, che aggiunge: “Dopo le nuove disposizioni di Profumo sull'accorpamento degli istituti scolastici, l'ultima trovata dell'esecutivo, prevista nel testo della spending review, e' un mega concorso truffa per far fuori migliaia di precari delle graduatorie e mettere a bando delle cattedre inesistenti. Stanno riconvertendo sul sostegno gli insegnanti in esubero, violando i diritti degli studenti disabili, e mandando i soprannumerari, vittime dei tagli, ad insegnare materie per le quali non sono abilitati”. Prosegue Coco: “Basta! Non possiamo piu' tollerare l'ennesima sberla che colpisce generazioni di alunni, da anni senza una continuita' didattica, perdendo per sempre la propria chance di formazione. Questa politica mette in ginocchio moralmente la classe docente. La battaglia di oggi a difesa della scuola pubblica e' una battaglia di tutti. Urgono misure straordinarie, non possiamo sacrificare in nome dello spread lo spazio in cui fisicamente si esprime ogni giorno il principio delle pari opportunita' e si forma la coscienza civile”. Conclude Coco: “E se lo spread aumentasse anche perche' il nostro Paese e' da decenni fanalino di coda in Europa per la valorizzazione della classe docente e per gli investimenti in cultura e formazione? Chi investirebbe in un Paese che ha deciso di svendere il meglio che ha, la cultura, puntando sull'ignoranza?”.

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