ULTERIORI RIFLESSIONI RADICALI SUL VOTO DALL’ ESTERO E NON SOLO…

Vedete cai amici e lettori, come pieino ( iscritto al Progetto Pie) non posso che denotare un po’ di confusione che ultimamente I nostri parlamentari all’ estero stanno facendo, sulla riforma, sia dei Co.mi.tes, sia del voto passivo/attivo dall’ estero, diritto, come tutti sappiamo garantitoci dai nostril padri costituenti in Costituzione, sin dal 1948. Il voto e’ un espessione di democrazia e di scelta del cittadino! Ecco perche’ noi in primis difendiamo il voto postale, un sistema elaboraro e applicato anche in Inglilterra, a sostituzione del voto delega. Il voto deve essere prima di tutto un diritto di tutti a precindere dalla nazionalita’ e residenza e poi un dovere civico e di coscienza, in altre parole libera partecipazione alla vita socio e politica di ogni paese democratico. Spesso ( anche su questo giornale) ai miei scritti, ho avuto dei commenti da dir poco puerile e incorenti, da cittadino italiano, mi auspico che le annunciate riforme elettorali, prevedano una legge elettorale, che sia in Italia (e a tutte le tornati elettorali) e all’ estero introcuca per legge il voto postale e quello elettronico, previa scelta dell’ elettore..
Ultimamente si e’ parlato a vanvera, di togliere il registro elettorale ( AIRE) ai comuni e spostarli a Roma, be’ cari residenti all’ estero, I brogli sono avvenuti da destra e manza all’ estero e un po’ da tutti i partiti. Quindi, ecco lo scenario futuro, seggi in logo ( non vedo nessun intoppo) , voto postale ed elettronico, l’ attuale governo istituzionale, ne prenda atto! Vorrei concludere anche con una riflessione sui diritti costituzionali degli immigrati, si faccia subito una legge per garantire la cittadinanza a coloro pur non nati in Italia, dopo tre anni di regolarita’socio e politica, sia dato il diritto di aquistarla, nello stesso modo come avviene per martimonio di diversa nazionalita’ e ai loro figli nati sul suolo italico sia dato la cittadinanza automatica a tre anni, eta’ (per chi non lo sapesse) istituzionale di ogni cittadino; onde evitare che ( e di oggi la notizia) una ragazzina credo nigeriana, residente nel casertano, possa ritirare la pagella tutta con 10 e lode e ritenersi italiana a tutti gli effetti L’ Italia e’ ancora l’ unico Paese in Europa che tratta anche I rifugiati poltici ( art. Cost. 10) di…( per non dire altro) terza categoria Queste normative di “commune necessita’ e di buon senso, dovrebbero gia’ essere state emanate dal parlamento europeo, ma come tutti sappiamo al momento e alle prese con un Boa in attesa di cambio di muta, ( I will say no more. Si fa per dire)

Carmine Gonnella ( Progetto Pie) Londra/Italy

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