“Si dice che noi italiani (e non solo) siamo all’ avanguardia nel fare leggi ad hoc, ma non prima aver elaborato i brogli” [ autocitazione]
E’ risaputa la nostra proposta del voto elettronico, iniziativa ripresa prima dall’ allora deputato eletto all’ estero del IdV Antonio Razzi, oggi la stessa e’ stata accettata anche dall’ attuale governo istituzionale di Monti. Introdurre il voto elettronico a livello nazionale ed estero e’ e sara’ un toccasana che apporterebbe degli enormi vantaggi, sopratuttto a quei residenti italiani all’ estero nel nuovo mondo. La rete in un ventennio ha avvicinato la distanza di tutti noi italiani all’ estero, In un futuro non troppo lontano, il voto elettronico, se elaborato bene e a prova di brogli, potrebbe risolvere molte discrepanze, verificatesi nell elezioni del 2006 e 2008. L’ ex ministro dell’ Amministrazione Pubblica,Brunetta. aveva gia introdotto la posta elettronica certificata, da li’ ad arrivare al voto elettronico, sara’ solo una formalita’ per i tecnici. Quegli eletti all’ estero ( e non solo) che rifiutano e votono contro il rinvio dell’ elezioni dei Co.mi. tes, senza una loro radical riforma e introduzione del voto elettronico, in primis, vanno contro gli interessi generali dei loro elettori, ma dimostano anche un misero senso di progressismo e semplificazioni del sistema elettivo in Italia e all’ Estero. Le nostre alternative, sulla rfiorma radicale dei Co. mi. tes con l’abolizione dei Cgies e voto all’ estero, sono ancora alla portata di tutti, invitiamo gli eletti all’ estero ( e non solo) a discuterla.
( I will say no more. Si fa per dire)
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra/ Italy
