Il debito dal nulla
Il campo dei miracoli si trova vicino alla città acchiappa-citrulli. Qui Pinocchio viene persuaso a piantare i suoi zecchini d'oro dai due compari, il Gatto e la Volpe. Il campo avrebbe fatto crescere dai denari, in una notte, un albero pieno di monete. Sapete il resto della storia, i due truffatori rubano gli zecchini e fuggono. Collodi fu profetico. Sostituite Pinocchio con gli italiani (ma anche i greci, gli irlandesi, gli spagnoli, i portoghesi), mettete al posto del Gatto e la Volpe, la BCE, Draghi, Monti, Passera e la Merkel. Il campo dei miracoli sono le odierne banche europee e gli zecchini d'oro il debito pubblico. Il debito vale molto di più degli zecchini d'oro. Si crea per magia e tende all'infinito. Ma, allo stesso modo in cui nessun pranzo è gratis, non lo è neppure il debito. Si paga con l'aumento delle tasse, il tracollo dei servizi sociali, la disoccupazione, il taglio degli investimenti, le nuove povertà.
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Gli esami di maturità sono cambiati
“Alla maturità noi portavamo 3 anni in uno ma in alcune materie i prof del quinto anno del liceo scientifico avevano svaccato, in storia per esempio il prof si era fermato alla rivoluzione francese, ma poi aveva messo un programma più lungo per non sfigurare. Avevamo ben 3 prove scritte,anche quella di latino; portavano tutte le materie orali e non solo poche tratte a sorte come adesso. Insomma l'esame di maturità era davvero arduo e avevamo, mi pare, solo un prof interno e tutti gli altri erano sconosciuti. La cosa che ci angosciava di più era di dover portare ben 3 anni. La preparazione per l'esame fu un incubo, un mio compagno crollò,si tagliò le vene e venne salvato in extremis. Studiavamo anche la notte.Studiavamo cose che quei lavativi dei prof non ci avevano mai insegnato. Quella di oggi mi pare proprio una passeggiata, e poi con quel 99% di promossi! Che buffonata!
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Lusi: comunque vada sara' un successo leggi il post
di Mary C., Senigallia (Voti: 68)
Oggi mentre pranzavo da sola ascoltavo il tg de la 7, ascoltavo svogliatamente le solite notizie di crisi, spread, G20, la Nazionale , esodati…..Ma mi si sono rizzate le orecchie sentendo della “meravigliosa” proposta fatta da un rappresentante del governo : ha proposto di accorciare le ferie di 1 settimana a tutti gli italiani per contrastare la crisi e favorire la ripresa economica! Ho smesso di mangiare dal nervoso! Quel lurido insieme a tutti i luridi che siedono in Parlamento hanno la sfrontatezza di fare una simile proposta, mentre ci stanno spremendo come limoni, mentre ci stanno riducendo alla miseria, mentre ci hanno rubato futuro, dignità e conquiste sociali. Loro che lavorano appena un giorno alla settimana, che hanno tutti i privilegi e le agevolazioni possibili e immaginabili chiedono a me di rinunciare a una settimana di ferie a me che sarò andata in vacanza in tutta la mia vita solo 6 o 7 volte in tutto? Ma come si permettono?
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A proposito di IMU
di M.A.
Gentile sig. Beppe Grillo, le scrivo per trasmetterle la mia testimonianza ed esprimere la mia indignazione a proposito dell'odiosa ed iniqua IMU. Sono una pensionata di 74 anni, con gravi problemi di salute e un 70% di invalidità civile, già costretta a dover sopravvivere con una pensione da fame di 600€, ma a cui questo governo indegno ha deciso di attribuire una grave colpa: essere proprietaria della casa in cui vive. L'espiazione prevista per questa colpa è che io devolva quasi un'intera mensilità (cioè più di 500€) a titolo di IMU per prima (e unica) casa. Trovo veramente inspiegabile come possa risultare una cifra simile, in base ai calcoli astrusi legati ad una rendita catastale rivalutata totalmente inattuale (il palazzo è vecchio di più di 40 anni e peraltro richiede frequenti e costosi interventi di manutenzione) e non corrispondente al valore reale dell'immobile. Per quanto questo sia divenuto un po' grande da quando sono rimasta sola, avendo due stanze da letto, rimane pur sempre relegato in una zona periferica che certo non definirei di lusso, in una grande città come Milano. E allora cosa pretendono lorsignori del Governo? Di buttarmi fuori di casa e costringermi, alla mia età e nelle mie precarie condizioni, a cercarmi un monolocale? E questo perché la casa dove ho vissuto per decenni, acquistata a prezzo di tanti sacrifici e con i risparmi di più generazioni (peraltro derivanti da redditi sui quali sono GIA' state regolarmente pagate le tasse), adesso secondo qualche autorevole (o autoritario) professore è diventata un lusso che non mi devo più poter permettere? Il Governo, e chi lo sostiene, fa un gran parlare di “rigore abbinato a equità”, martellandoci con espressioni del genere “ognuno deve dare il suo contributo”, ma quello che trovo veramente intollerabile è che i calcoli per questa imposta non tengano minimamente in conto il reddito del contribuente, come invece impone la nostra stessa Costituzione, poiché è ovvio che la casa in cui si abita non rappresenta in alcun modo una rendita. E in tutto ciò va detto che non si distingue neanche il Comune di Milano, che pure avrebbe facoltà di ritoccare le aliquote IMU entro un certo margine sia verso l'alto che verso il basso, mentre questo sindaco si è finora mostrato sordo a qualunque richiesta di introduzione di opportune agevolazioni per le categorie più svantaggiate, come anziani e invalidi a basso reddito, mantenendo l'aliquota per la prima casa fissa allo 0,4% per tutti indistintamente. Alla faccia della tanto declamata EQUITA'. La ringrazio per la sua attenzione e per il suo impegno a sostenere e dare voce ai comuni cittadini, sempre più ignorati da queste istituzioni in mano a incompetenti, affaristi, malavitosi o, nella migliore delle ipotesi, burocrati esecutori privi di scrupoli. Cordiali saluti
Il gioco d'azzardo
di P.L.
Caro Beppe, vorrei sottoporti una proposta per tentare di mettere un freno a quella che stà diventando una piaga sociale: il gioco d'azzardo. Ormai non c’è quasi più strada che non abbia sostituito un’attività artigianale o commerciale con una sala di scommesse e slot-machines, e la televisione pubblica e privata fa continuamente pubblicità a lotterie e giochi online mettendosi l’anima in pace elargendo ipocriti consigli tipo “Gioca il giusto” o “Gioca senza esagerare” in realtà sperando di accalappiare più polli possibile. Non sono così ingenuo da illudermi di poter contrastare un fenomeno così vasto incoraggiato per primo dallo Stato, poi dalle varie mafie interessate, e in ultima analisi dalla perdita della speranza in un futuro migliore raggiunto solo con le proprie forze ed il proprio lavoro. Una cosa però si può e si deve fare, per cercare di salvare almeno quelli che non si sono fatti ancora intrappolare del tutto in questa spirale che può solo portare ad esiti tragici: obbligare per legge i gestori di lotterie e giochi a premio ad informare su quante possibilità di vincita ci sono su ogni tipo di giocata. Se chi stà per giocare ad una lotteria sapesse in anticipo quante sono realmente le sue possibilità di vincita, potrebbe più coscientemente valutare l’inutilità di rischiare grosse somme per aumentare in modo infinitesimo le proprie chances di vincita. Solo per fare il caso del Superenalotto, fa un certo effetto sapere che ci sono 622.614.630 combinazioni possibili per centrare il 6, e che quindi ogni colonna giocata ha solo 0,000.000.001.610 possibilità di vincita. Come nel caso degli avvisi di pericolosità per la salute sui pacchetti di sigarette, la notifica al giocatore delle sue reali possibilità di vincita sia prima della giocata, sia stampata sul tagliando, sono un atto dovuto, se non per avere pari possibilità dato che il gestore è sempre notoriamente favorito, almeno per avere le stesse informazioni di partenza. Spero che prenderai a cuore questo problema che sta facendo a gara col governo a mandare sul lastrico le famiglie, facendo tua questa mia proposta.
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