Cara Signora Aiardi,
cari amici dell’ANFE, cari tutti,
la notizia della scomparsa del nostro grande amico Alberto mi ha colto di sorpresa e non mi ha permesso soprattutto di potermi organizzare ed essere oggi qui presente per condividere con voi questo momento di grande tristezza e sconforto che ci accomuna.
Parlare di Alberto Aiardi mi riempie di grande commozione e mi porta indietro negli anni quando ho iniziato a militare all’interno della sua amata ANFE, che ha avuto il privilegio e l’onore di averlo vice Presidente nazionale per lungo tempo. La sua rettitudine, il suo rigore morale, la sua autorevolezza hanno rappresentato per me un forte esempio da seguire per condurre e rappresentare la nostra Associazione.
Il mio ricordo va a quegli anni quando, Egli al vertice dell’Associazione, ci onorava con la sua presenza e con il suo esempio nelle assemblee nazionali e ai comitati direttivi, intervenendo con la sua saggezza, guidandoci e invitandoci – noi molto più giovani – a seguire i valori fondanti dell’ANFE, ad assistere gli emigrati e loro famiglie con atti piccoli, quotidiani e concreti ma soprattutto continui. Ed è quello che oggi i rappresentanti dell’ANFE fanno in Italia e nel mondo.
Voglio ricordare il grande impegno profuso per l’ANFE, le battaglie politiche che Egli ha condotto nel Parlamento della Repubblica per i nostri connazionali emigrati. E poi la meritoria opera bibliografica che ci consegna e che rappresenta, per tutti noi, un rilevante punto di riferimento per la ricostruzione storica della nostra Associazione.
Alberto Aiardi ci lascia proprio nell’anno in cui l’ANFE ha deciso di festeggiare in modo solenne il suo 65° anniversario. Per la preparazione di questo importante evento Egli è stato il nostro mentore. Nei nostri programmi c’era quello di intervistarlo, proprio nei prossimi giorni, per la realizzazione del documentario che Giovanna Taviani s’appresta a girare sulla storia dell’ANFE e sulla figura della fondatrice, la deputata costituente Maria Federici. Grazie alle pubblicazioni dell’on. Aiardi e ai suoi ricordi siamo riusciti a scrivere una sceneggiatura che proverà a restituire, con immagini, parole e documenti, la storia dell’ANFE a tutti gli Italiani.
Sarà il grande assente. Ancora una volta lo citeremo e lo avremo con noi attraverso la sua opera, la sua vita e la sua storia, che rimane oggi e per sempre illuminante nel nostro cammino.
Assieme a tutti gli amici dell’ANFE, in Italia e nel mondo, e in modo particolare al nostro presidente onorario sen. Learco Saporito, porgo le sentite condoglianze alla Signora Aiardi, ai familiari, a tutti gli amici oggi presenti e a tutti quelli che hanno avuto l’onore di conoscere Alberto Aiardi e stimarlo come grande uomo.
Ciao Alberto, ci mancherai tanto.
Paolo Genco
Presidente Nazionale ANFE