Al Ministro dell’Interno – per sapere – premesso che:
– l’inchiesta della DDA di Catanzaro che, nel dicembre 2011, ha portato all’operazione “Terminator 4” contro la cosca cosentina Lanzino – Ruà, ha evidenziato la capacità della ‘ndrangheta nel controllo del voto e la conseguente determinazione dei risultati elettorali;
– nelle stessa operazione giudiziaria sono risultati coinvolti, quali indagati, l’ex sindaco Umberto Bernaudo e l’ex assessore Pietro Paolo Ruffolo del Comune di Rende (CS);
– Bernaudo e Ruffolo, secondo l’ipotesi dei pubblici ministeri, all’epoca in cui occupavano le posizioni di sindaco e assessore di Rende, avrebbero finanziato la cooperativa “Rende 2000” che sarebbe in mano a Michele Di Puppo, arrestato e ritenuto elemento di spicco della cosca;
– In cambio avrebbero ottenuto il sostegno in occasione delle elezioni provinciali di Cosenza nel 2009, concluse con la vittoria di entrambi; Ruffolo era anche diventato assessore nel nuovo esecutivo, ma si è autosospeso dopo essere stato rinviato a giudizio, nell’ottobre 2010, per usura nell’ambito di un'altra inchiesta della DDA di Catanzaro nella quale è coinvolto come ex consulente di piccole imprese dell’Agenzia Unicredit di Belvedere Marittimo (CS);
– Nei confronti dei due politici sono stati ipotizzati il concorso esterno in associazione mafiosa, il voto di scambio e la corruzione;
– Dalle carte che gli inquirenti hanno acquisito presso il Comune di Rende ci sarebbero addirittura le prove dell’assunzione del superboss latitante Ettore Lanzino e di Michele Di Puppo nella cooperativa “Rende 2000”;
– Ettore Lanzino, latitante dal settembre del 2008, è ritenuto il “capo dei capi”della ‘ndrangheta di Cosenza;
– Il 13 aprile 2012 è stato catturato Franco Presta, il boss della Valle dell’Esaro, affiliato alla cosca Lanzino, responsabile di numerosi omicidi; Presta si nascondeva in un alloggio universitario ad Arcavacata in Rende;
– Nell’occasione, il Procuratore della DDA di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, ha dichiarato: “il fatto che Presta sia stato trovato a Rende dimostra che poteva contare sulla protezione di un’organizzazione efficiente”;
– nel rapporto dei ROS dei Carabinieri di Cosenza alla DDA di Catanzaro, del giugno 2010, vengono descritti i rapporti tra alcuni politici di Rende e la cosca Lanzino, della quale Di Puppo (ex presidente della cooperativa sociale “Rende 2000”), sarebbe figura di primo piano;
– sempre nel rapporto i Carabinieri scrivono: “ Michele Di Puppo non si è limitato a organizzare, in favore di Umberto Bernaudo e Pietro Ruffolo la campagna elettorale in Rende ed hinterland ma, mediante l’uso del mezzo telefonico, ha controllato le operazioni di scrutinio dei seggi del comune e delle varie frazioni di altri centri a quest’ultimo vicini, effettuando varie telefonate a persone che avrebbero potuto riferire gli esiti parziali e finali”:
– se non ritenga necessario ed urgente, alla luce degli incarichi di sindaco e di assessore tenuti all’epoca della tornata elettorale del 2009, rispettivamente da Umberto Bernaudo e Pietro Ruffolo, avviare le procedure per autorizzare l’invio di una Commissione d’accesso presso il Comune di Rende.
On. Angela NAPOLI
Roma, 30 maggio 2012