Scriviamo per evidenziare una particolare situazione anomala nel contesto del pianeta “esodati”, che rappresenta una casistica degna di seria attenzione e di approfondimento da parte degli Organi Istituzionali.
Sussiste, tra gli esodati dI Poste Italiane, IBM ed altre Aziende, un gruppo di “sventurati” che alla data del 4 dicembre 2011 possedeva i seguenti requisiti:
firma dell'Accordo di esodo incentivato e sigla del successivo Atto di Conciliazione (c/o Unione Industriale o Ministero del Lavoro) prima del 4 dicembre 2011 ;
maturazione del requisito pensionistico di anzianità/vecchiaia nel corso del 2012 ;
riscossione, secondo le vecchie regole, del 1° rateo di pensione, entro 24 mesi dal 4 dicembre 2011 (data di entrata in vigore del D.L. 201/2011 )
Al momento, i sopra menzionati esodati non rientrano nelle 65.000 unità salvaguardate dal Decreto Legge a firma del Ministro del Lavoro, perché, pur possedendo questi i requisiti forse più importanti, hanno risolto/stanno risolvendo il rapporto di lavoro nel corso del 2012.
Pur vero che indiscutibilmente la problematica, per un principio di giustizia sociale, deve essere risolta inequivocabilmente per tutti i lavoratori, qualora ciò al momento non fosse possibile, poiché necessiterebbe scaglionare gli interventi correttivi, tenuto anche conto della dichiarazione del Ministro a Montecitorio e riportata nei giorni scorsi dall'Agenzia di stampa ASCA :
(ASCA) – Roma, 14 mag – Il decreto per i 65 mila esodati sara' varato ''entro la fine di maggio''. Lo riferisce il ministro del Lavoro Elsa Fornero, a margine di un convegno a Montecitorio. ''Lo stiamo predisponendo – spiega ai cronisti – insisto che e' bene separare la condizione di chi e' prossimo alla pensione da quella di chi, che non sappiamo identificare, si trovera' in quella condizione negli anni futuri '',
occorrerebbe salvare in primis tali esodati
Si tenga conto Onorevole di questa particolare ed angosciante situazione poiché, pur vero che non hanno lasciato il posto di lavoro entro il 31 dicembre 2011, tuttavia posseggono tutti gli altri requisiti per percepire la pensione prossimamente, ovvero nel corso del 2013 , secondo le regole previste al momento della firma dell'Accordo incentivato e dell'Atto di Conciliazione.
Sarebbe un'ingiustizia far precipitare tali persone nel “limbo” in cui si trova la quasi totalità degli esodati, per i quali già era previsto che andassero in pensione, secondo la vecchia normativa, negli anni 2014 , 2015 ed oltre.
In questo modo si allargherebbe la platea di salvaguardati a qualche altro centinaio di unità, con un costo aggiuntivo certamente non rilevante.
Per quanto riguarda gli esodati postali, l'Azienda ha provveduto a liquidare, una somma di denaro comprendente gli stipendi che coprono il periodo che va dal 1° mese da “disoccupato” al mese precedente il previsto 1° rateo di pensione, e le mensilità contributive da versare all'INPS, sempre nel rispetto delle regole vigenti all'atto della firma degli accordi. Pertanto, sono numerosissimi coloro che, in virtù della nuova normativa dovranno pagare già dai prossimi mesi di giugno/luglio contributi non previsti (anche € 1.450 al mese), scalando ogni mese tale importo dallo stipendio netto concordato con l'ex datore di lavoro (resterebbero dai 200 ai 500 euro al mese). Inoltre mancherebbero “all'appello”, da metà 2013 dai 18 ai 24 stipendi, anch'essi non garantiti dall'accordo.
Fermi restando i principi di carattere generale sopra enunciati, con riguardo alla condizione dei lavoratori esodati qui presi in esame, si ritiene opportuno sottolineare altresì la particolare ed assurda situazione che gli esodati IBM stanno vivendo per effetto della riforma Fornero.
Roma 28 maggio 2012