"Presentazione libro d’artista di Giuseppe Messina nel "Salone delle Bandiere " del Palazzo Comunale di Messina

Sabato 26 maggio viene presentato a Messina (ore 17.30), nel “Salone delle Bandiere” del Palazzo comunale di Messina. il poemetto per un atto unico teatrale “Ulisse destino di se stesso” di Giuseppe Messina con in copertina riportata la sua opera “Autodistruzione” del 1978 (olio su tela cm 40×50).
Sarà presentato da Carmelo Eduardo Maimone, autore di diversi saggi, racconti che ha pubblicato libri di poesie, un romanzo e favole per bambini. E’ stato ospite in programmi televisivi ed è entrato in contatto con Enzo Biagi, Turi Vasile, Plinio Perilli, Giuseppe Tornatore, Dacia Maraini, Vittorio Sgarbi, Salvatore Natoli ed altri ancora.
Ad introdurlo sarà la prof.ssa Maria Torre, vice presidente del “Movimento per la Divulgazione Culturale” di Barcellona Pozzo di Gotto. La stessa traccerà anche una breve biografia di Pippo Messina.
Dopo la relazione dello scrittore Maimone, interverranno, portando una loro testimonianza, la poetessa e soprano Fortunata Cafiero Doddis e la poetessa e pittrice Teresa Rizzo, fra l’altro presidente dell’Accademia “Amici della Sapienza”.
La serata sarà coordinata da Rosario Fodale presidente dell’Associazione Culturale “Messina Web” che organizza l’evento culturale in collaborazione del “Movimento per la Divulgazione Culturale”, di cui è presidente e fondatore lo stesso Giuseppe Messina.
Nel corso della serata intervento musicale con lo straordinario noto chitarrista classico maestro Alessandro Monteleone che, vogliamo ricordarlo, ha iniziato la sua carriera concertistica giovanissimo rappresentando il conservatorio “A. Corelli” di Messina alla rassegna di “Primavera a Teramo” e che nel corso degli anni ha effettuato concerti per prestigiose Associazioni nelle città italiane più importanti ed in programmi RAI – TV, ricevendo il premio “Rete Azzurra” per l'impegno e la qualità della sua attività musicale.
Alla presentazione del volume saranno presenti, tra gli altri (hanno trascorso di recente insieme una bella giornata a Tripi) la pianista Francesca Alesci, il chitarrista Giuliano Parisi, il chitarrista e costruttore di chitarre Alessandro Previte, il pittore Ignazio D’Anna (anche costruttore di strumenti musicali barocchi a corda), la dott.ssa Giusi Barbera.
Vogliamo sottolineare che il poemetto che viene presentato, è un “libro d’artista”. Sono state stampate dal Movimento per la Divulgazione Culturale di Massafra Pozzo di Gotto solo 100 copie, tutte numerate, autografate e rese diverse una dall’altra dall’autore con originali disegni (sue opere) in bianco e nero e a colori e con personali aggiunte ed integrazioni di versi vergati a penna. Naturalmente queste poche copie il “magico artista (pittore, scultore, scrittore, poeta, musicista, produttore, regista…) le ha destinate ad amici ed artisti a lui vicino. Lo ha dedicato però, come si legge nelle prime pagine, “A Don Pino Puglisi, sacerdote di una parrocchia, al margine dell’inferno, dalla quale proteggeva i ragazzi con lo scudo del suo essere. All’uomo, incapace di risparmiarsi, il cui scopo era quello di togliere quegli stessi ragazzi dalla strada per far sì che non diventassero come coloro che lo hanno privato della vita”. Un libro di “poesia visiva” che apre ad una lunga poetica narrazione epica e civile.
Pregevole la prefazione della poetessa Roberta Tomaselli Arrigoni che definisce Giuseppe Messina una artista a tutto tondo, carismatico che trasmette con vigore la sua vis artistica a chi lo incontra anche soltanto nella lettura dei suoi scritti o ammirandone la riproduzione fotografica dei suoi quadri e delle sue opere scultoree o nella visione di opere cinematografiche. Fra l’altro afferma che “…Egli, come Omero e come Ulisse, interpreta parti con empito colmo di furia, rimproveri, asserzioni, rivelazione di verità antiche come il mondo sull’iterarsi di inganni, malaffare, ignoranza…” E continua mettendo in evidenza la sua “…pacata sfiducia nell’animo umano, di cui con versi liberi e musicali tocca tutti gli aspetti, come inciviltà bassezza, crudeltà: ma sa anche esortare l’umanità a risollevarsi dal guano in cui è sprofondata; si appella alle divinità anch’esse ormai misconosciute e venute meno nel credo degli uomini; ricorda e cita i Grandi della Storia: Socrate, Platone, Gandhi, Tagore, Neruda, rimasti inascoltati o uccisi; e Padre Puglisi…”.
Vogliamo ricordare che Giuseppe Messina. Oltre ad aver scritto “Ulisse destino di se stesso” (il suo primo volume di poesie in dialetto stampato nel dalla Pan Art di Firenze è stato “Puru chista è storia”), è autore della trilogia (tre poemi in versi endecasillabi dedicati a Omero) “Odissea ultimo atto” (pubblicato a cura del Movimento per la Divulgazione Culturale) che continua l’Odissea omerica; “La leggenda di Omero” (Ediz. Bastogi) con cui re-inventa e rende reale il più classico dei poeti e “Stirpi di Atlantide” in cui narra le ultime ore del mitico continente, prima di inabissarsi, e la fuga verso altre terre di una parte di quel popolo.
(per questa trilogia gli è conferito il Premio speciale della Giuria (Medaglia d’Oro del Senato della Repubblica) a Palazzo Barberini in Roma, al concorso letterario dedicato ad Antonio De Curtis in arte Totò); delle opere teatrali “Nel mitico regno di Eolo”, “Lamento per Placido Mandanici”, “5 gennaio 1984 – Testamento teatrale”, “Non sono
Cyrano di Bergerac”…; del romanzo “Pagine superstiti e drammi di casta” (dal quale è stato tratto e realizzato il film con la sua regia “Socrate non può morire” con il quale denuncia i mali che affliggono la nostra società, convinto, come del resto lo è anche Roberto Saviano, che il potere mafioso teme gli intellettuali, le loro denunce, le loro opere), ecc.
In tutte le sue opere artistiche del resto si avverte chiaramente la sua esigenza di denunciare i mali che affliggono la nostra società. Come scultore ha realizzato diverse opere in legno, in pietra arenaria (tra cui “Ciclope al vento”), in granito, in ossidiana e in bronzo (tra cui dieci sculture realizzate per illustrare il suo primo poema, i monumenti dedicati allo storico della città di Barcellona Pozzo di Gotto, Nello Cassata, e quello in onore dell’eroe della Prima guerra mondiale, Luigi Rizzo, posto sul porto di Milazzo). L’artista è anche l’ideatore del “Premio Città di Barcellona Pozzo di Gotto” per il quale ha creato il Trofeo bronzeo “Longano”, (simbolo della città) con il quale sono stati insigniti: lo storico Santi correnti, lo scienziato Antonino Zichichi, Donatella Bianchi, conduttrice del programma di Raiuno “Linea Blu”, l’attrice Francesca Chillemi, “Miss Italia” 2003 ed altri importanti personaggi.
Sue pregevoli opere pittoriche si possono ammirare in esposizioni pubbliche e private in Italia (ha esposto anche assieme ad artisti come S. Fiume, E. Calabria, R. Guttuso, R. Brindisi ed altri grandi) e all’estero (Russia, Argentina, Sud Africa, Australia, Canadà, U. S. A., Inghilterra, Malta, e in diverse città europee).
Giuseppe Messina è stato anche il fondatore (nel 1981) del “Movimento per la Divulgazione Culturale” di Barcellona Pozzo di Gotto e del suo organo di stampa, il mensile “La Molla”. Ed inoltre E stato anche co-fondatore (nel 2009) del gruppo artistico culturale “FilicusArte” della Parrocchia del “Sacro Cuore” di Milazzo.
Nel 2006, in occasione del quarantesimo anniversario della sua attività artistica, il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano gli ha conferito la targa d’argento, mentre nel 2011, in occasione dei sui 45 anni di attività artistica, nell’ambito della manifestazione dedicata alla “Settimana della cultura” , su iniziativa dell’Accademia “Amici della Sapienza” di Messina, gli è stato conferito il “Premio alla carriera” (Trofeo dell’Assemblea Regionale Siciliana). Ha tenuto seminari e conferenze, corsi di Pittura e Scultura, ha svolto anche attività teatrale con alunni di diverse scuole superiori e messo in scena alcune sue opere. Con gli alunni, ad es. dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Milazzo, ha condotto fra l’altro un progetto sulla legalità.
Ma non è tutto… Per saperne di più invitiamo i nostri lettori a consultare il suo sito www.giuseppe-messina.it/
Da parte nostra, tanti tanti auguri.
Nella foto l’artista Giuseppe Messina

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